Palle

29 Ottobre 2008

 

Gli zero a zero sono iconograficamente chiari: due palle. Non c’è discussione in merito. Quando poi sono due di fila, ancorché con squadre che hanno meritato il pareggio senza discussioni, diventano palle al quadrato, al cubo, e via dicendo. Non è che la squadra giochi particolarmente male, ma neanche particolarmente bene. Non è che manchino le occasioni da goal, ma le loro concretizzazioni, come non mancano i pericoli, ma sono puntuali le neutralizzazioni degli stessi da parte di difesa e portiere. Palle come quelle che non vogliono mai entrare neanche se le disegni nella porta con un pennarello. Il tutto lascia al tifoso bauscia, forse troppo ben abituato dagli ultimi anni di dominio assoluto, un sapore un po’ bislacco in fondo alla gola.

Fortunatamente non perdiamo, altrimenti apriti cielo, e soluzione ponte con Beppe Baresi – idea tremenda che sono sicuro è balenata nelle menti di tutti gli interisti dopo il burrascoso cambio di panchina estivo come esito delle rinnovate bizze morattiane. D’altronde ci sono fatti che non si possono ignorare: questa cazzata che non conta la disposizione in campo ma la mentalità a me personalmente ha ampiamente rotto il cazzo. Se fosse vero non si spiegherebbe come quando la squadra passa dal 4-3-3 al 4-4-2 immediatamente il gioco migliora, pur con interpreti di medesimo (se non peggior) livello. Poi dovranno ancora essere digeriti gli schemi, smussate le asperità delle relazioni con il tecnico e quello che volete, ma è un dato di fatto che il 4-3-3 funziona a ritmo estremamente alternato (tipo montagne russe elettromagnetiche).

Capiamoci: io non sono una vedova di Mancini, e non avrei messo in campo una formazione diversa da così – forse avrei spostato Chivu davanti alla difesa e tenuto Zanetti e Stankovi come vertici alti della difesa a tre – però ci sono alcuni fatti su cui è importante riflettere. Per la prima volta in tre anni scendiamo in classifica anziché salire; per la prima volta in tre anni il Milan è davanti a noi (ennesimi punti regalati dall’ennesimo rigore regalato, poi a pensar male si fa peccato, ma almeno Silvio non sta decidendo il campionato per decreto ma con i suoi vecchi cari metodi mafioso-mercantili); per la prima volta in tre anni nessuno ha la sensazione che l’Inter domini le partite, ma sembra tornata essere una squadra come tutte le altre (squadre forti). Questi sono fatti. Non si possono negare. Come ho già detto molto tempo fa io aspetterò fine anno per giudicare la complessità della stagione interista, ma non so come dirlo, il mio deja vu è quello delle stagioni dove partivamo strafavoriti e a ottobre-novembre eravamo terzi, continuando a esserlo fino alla fine del campionato. Ovviamente lo dico sperando di sbagliarmi, ma la sensazione terribile emerge dal profondo del mio animo tafazziano e nerazzurro. Toccatevi anche voi palle destre e tette sinistre alla bisogna.

Parliamo di calcio ora: Julio Cesar si conferma una certezza, anche se non particolarmente impegnato da un reparto avanzato – quello viola – che non segnerebbe neanche senza portiere a difendere i pali avversari, in particolari quando il terminale d’attacco è Pazzini. Maicon è un po’ stanco e sembra meno prorompente del solito, ma non si può certo criticare o mettere in discussione. Burdisso e Cordoba sono una coppia da thriller: possono fare benissimo per molti secondi di gioco, ma a un certo punto potrebbero combinarne di tutti i colori. Maxwell è una delle note positive della serata: spinge, chiude, imposta. Gli manca solo il tiro, ma tornerà.
A centrocampo soffriamo: tra il culo dei viola nel avere tutti i rimpalli tra i piedi e l’assenza dei nostri centrocampisti, non vediamo una palla. Zero (il primo zero delle due palle). Chivu in posizione avanzata soffre e non si trova a suo agio come forse potrebbe essere di fronte alla difesa. Zanetti fa il suo compitino ma non strafà. Stankovic non azzecca un pallone che sia uno: sarà stanco, ma se deve giocare così, è meglio che sta a casa a dormire. Come si nota, non c’è un protagonista del centrocampo che convinca: l’eccezione è Vieira, al rientro, porta autorità, penetrazione e visione di gioco. Speriamo che sabato rientri anche Cambiasso che con il francese d’ebano fanno un team di centrocampo che mi fa godere.
Davanti non mettiamo un pallone dentro che sia uno da 180 minuti. Zero (l’altro delle due palle). Obinna sembra notevolmente un Oba Oba Martins più magro. Aiuto. Ibra e Mancini si intendono bene e si vede da subito, ma poi calano. Il brasiliano scompare progressivamente dal campo e si mangia un gol per sparare un tiro al volo quando c’era tutto il tempo di stoppare e piazzare la palla dentro la porta sguarnita. Ibra subisce come al solito il fischietto di Rosetti (che gli fischia più falli che a Gattuso in tutto il campionato), ma sfodera come sempre grandi numeri. Inguardabile l’egoismo con cui non appoggia una palla facile facile a Quaresma per finire perdendola. Ammirabile la rabbia e determinazione con cui insegue il giocatore che gli ha sottratto la palla fino all’area nerazzurra. Se si vuole capire perché Mario non gioca e Ibra sì, questo è un buon punto di partenza. In campo si rivede Crespo che nel giro di dieci minuti fa capire la differenza tra un puntero vero che sa muoversi lì davanti e un bidone brasiliano assimilabile a una rinnovata lavatrice antropomorfa. Peccato che abbia una certa età. Quaresma entra troppo tardi per essere realmente valutato. Speriamo che abbia ragione José ed emerga più avanti.

Ora non ci resta che osservare la bagarre che i giornalai ci scateneranno addosso, in un campionato che sembra la serie A che fu nel 1980 con la differenza che di campioni ce ne sono poco, di spettacolo ancora meno, e di business fin troppo. Forse il paragone migliore è con il 1925, e solo i genoani capiranno questa battuta. Poi la Repubblica delle Banane non può putroppo rimanere confinata fuori da un campo di calcio. Forza ragazzi. 

Categorie:spalti e madonne Tag:
  1. ppn
    30 Ottobre 2008 a 10:46 | #1

    -ricordare è dimenticare-

    ovvero:

    Una serata come tante altre.

    Ieri sera sono andato al pub, il 442, giusto per farmi una birretta e mangiare un po’ di junk food. La birretta era buona e l’hamburgher, che fosse bovino o canino, era presentato bene e l’ho gustato con piacere. Mi sono orrendamente sbrodolato di ketchup e maionese ma pazienza, il pub non è un luogo dove sia richiesta chissà quale etichetta a tavola. Qualche patatina per finire -anche qui, unto sulle dita e tracce di salse un po’ ovunque-, qualche chiacchera e poi via, di nuovo a casa. Salgo in macchina, accendo l’autoradio e in breve mi porto fuori dalla città, diretto nella per niente ridente campagna. Lascio sintonizzata la radio fintanto che propone i Deep Purple, poi, ispirato dai favolosi anni 70, inserisco uno dei cd residenti in macchina: comincia con qualche pezzo degli Alabama Thunderpussy, prosegue con le Desert Session 9 e 10, e finisce con le rilassanti tracce di Lucifer song degli Ufomammut. Parcheggio sotto casa, salgo in camera da letto, mi infilo sotto il piumone e mi tuffo nelle pagine di un romanzo di Fforde. Arriva di soppiatto il sonno e piano piano non capisco più un cazzo di quello che sto leggendo, così chiudo il libro, spengo la luce, abbraccio quella specie di fagotto russante che risponde al nome di Elisa e mi addormento. Nella testa, prima di spegnermi del tutto, frullano in sospensione ketchup, riff hard rock e detective letterari. Poi click, buio, fine, titoli di coda.

  2. Dehshur
    30 Ottobre 2008 a 11:43 | #2

    “Fortunatamente non perdiamo”

    Col cazzo!
    Come già ti dissi: o si vince o si perde!
    Abbiamo vinto? NO!
    Ergo abbiamo perso!

    Non farmi ripetere sempre le solite cose.

    Il tuo fiendly D. di quartiere

  3. nero
    30 Ottobre 2008 a 12:38 | #3

    senti, fiendly di sto cazzo, se non ti fai vedere la domenica sera ti riduco in scatolette di sushi. tu e anche i tuoi cari. a buon intenditor poche parole 🙂

  4. Dehshur
    30 Ottobre 2008 a 13:41 | #4

    Sinceramente avevo intenzione di passare la domenica sera in un modo più dilettevole.
    Ma sembra che qui qualcuno abbia bisogno di una buona dose di scarpate sulle gengive.
    Quindi mio carissimo nero prepara: ago, filo, morfina e già che ci sei il numero 118 sul tuo cellulare, che domenica sera ti uso come cavia per dimostrare il seguente teorema: “Indicata con f(s) la generica funzione scatoletta di sushi, nero è omotopo a f(s)”

    Il tuo fiendly D. di quartiere.

  5. milingo
    30 Ottobre 2008 a 18:08 | #5

    lo sciamano di setubal non mangia le castagne, propongo la soluzione ponte Suarez

  6. bastoni
    31 Ottobre 2008 a 1:52 | #6

    Bravo una disamima perfetta della partita, anche il tuo avvocato leggendola sarebbe stato contento della pacatezza, della imparzialità.
    saresti stato perfetto se avessi detto due paroline, sulla strattonata a Pazziniin area, va beh non si può avere il massimo.
    Pareggio giusto comunque.

  7. ppn
    31 Ottobre 2008 a 14:26 | #7

    Nel caso di nero omotopo di fogna!

    Comunque niguardese di merda, sono della tua opinione sul vincere e perdere, sono dalla tua parte sul picchiare l’impiastro nero, ma se domenica non ti fai vedere…nagasaki bum, hiroshima bum…

    …niguarda bum…

  8. Dehahur
    31 Ottobre 2008 a 16:57 | #8

    Pavesiono del cazzo, qui nel lato oscuro di Niguarda stiamo aspettando anche te a braccia aperte…e spranghe in mano.
    Poi non dire che i niguardesi sono poco ospitali…abbiamo anche il pronto soccorso qui vicino, nel caso il nostro affetto fosse un tantino eccessivo.

    Il tuo fiendly D. di quartiere.

  9. Carletto
    1 Novembre 2008 a 15:00 | #9

    Nero, ma chi cazzo è sto Deschur, Dehshur, Dehashur o come si chiama?
    In ogni caso, imparara a scrivere:
    fRiendly ha una erre in più, come stRonzo.
    Come NiguaRda.
    Che evidentemente se tu non ci abitassi saRebbe un posto miglioRe.

    ciao ciao!

    Carletto

  10. Dehshur
    2 Novembre 2008 a 0:32 | #10

    A parte il fatto che non sono CAZZI TUOI di come io e nero interagiamo, se non censura i miei messaggi ci sarà un motivo. Evidentemente questi nostri scambi di battute volutamente feroci sono uno scherzo tra amici, al quale se non te ne sei accorto partecipa anche ppn.
    E comunque fiend=demone, fiendly derivante da fiend. Mi sembra lampante che è una storpiatura in chiave ironica della frase: “Friendly Neighborhood Spider-Man” frequentemente utilizzata dal super eroe in questione.

    Il resto del tuo messaggio non mi spreco neanche a commentarlo.

    Il tuo fRiendly D. di quartiere.

  11. Carletto
    2 Novembre 2008 a 1:47 | #11

    Sei solo un pusillanime, spero che nero ti voglia bannare -dall’inglese to ban, mandarti via a calci in culo- perchè sei solo un irriverente ignorantello. Ho cercato sul dizionario e non ho trovato alcun riferimento al tuo presunto inglese. e poi, quanti anni hai, ancora a pensare a Spiderman? Ma dico io, dove finiremo? Ai miei tempi gli eroi erano Salvatore Calopresti e Luigi “Sergente Rosso” Chiaretti, non questi supereroi in calzamaglia. Ma cosa ne vuoi sapere tu, che ti accompagni a questo altro cretino di ppn, coi suoi deliri da drogato…

  12. Dehshur
    2 Novembre 2008 a 17:44 | #12

    Fiend”ly, a. [AS. fe[‘o]ndlic.] Fiendlike; monstrous; devilish. [Obs.] –Chaucer.
    Dove Chaucer è Geoffrey Chaucer, scrittore, poeta, filosofo, burocrate e diplomatico inglese. Viene spesso riconosciuto come il padre della letteratura inglese. Tra le sue opere “I Racconti di Canterbury” pervenutici incompleti. Chaucer fece uso della lingua volgare (middle English, evoluzione dell’old English parlato dagli Anglosassoni) elevando la lingua inglese del suo tempo a lingua letteraria.

    Quindi fiendly lo possiamo rendere con: demoniaco, mostruoso. E’ vero è un termine inglese obsoleto, ma esiste. Tenendo in considerazione la maniera volutamente aggressiva ed ostile con cui mi sono rivolto a nero ed il fatto che fiendly e friendly differiscono per una sola consonante ma hanno un significato completamente opposto (demoniaco il primo, amichevole il secondo) mi sembra che come firma di chiusura possa essere classificata come divertente.

    “Irriverente ignorantello” questo presume che dovrei riverirti. Non so quali sono le tue abitudini ma io non sono una persona incline a riverire.
    In particolare sul “ignorantello”, non mi conosci e io non conosco te, ma ti suggerisco di controllare meglio quando cerchi qualcosa….magari anche su delle enciclopedie.

    “Pusillanime” ovvero “chi ha poco coraggio e scarsa volontà, vigliacco, pavido, vile”. Non capisco cosa cazzo centri.

    Sono contento che ai tuoi tempi tu avevi degli eroi, io personalmente preferisco farne a meno. Sono persone come tutte le altre, quindi in grado di compiere atti stupefacenti e subito dopo macchiarsi di crimini indicibili. Esattamente come ogni persona. Glorificare un altro essere umano, no grazie non fa per me.
    Così come non fa per me glorificare un personaggio di fantasia, sia esso spiderman, superman o dio.
    Il fatto che tu deduca che io abbia come “guida” o come “eroe” spiderman solo perchè utilizzo una “storpiatura” o se vuoi un “adattamento” di una sua espressione tipica (con un intento ironico aggiungerei) è a mio avviso segno di una logica fallace. Allora chiunque riportasse od usasse una frase di Hitler, indipendentemente dal contesto in cui viene impiegata, dovrebbe essere considerato un suo ammiratore? Evidentemente no.

    Sinceramente non riesco a capire il motivo per cui ti sei inalberato in questo modo, tenendo in considerazione anche il fatto che nero mi ha risposto per le rime. Tuttavia tengo a sottolineare (anche a forza di ripetermi) che NON SONO CAZZI TUOI di come io e nero interagiamo.

    Il tuo friendly o fiendly (vedi un pò tu) D. di quartiere.

  13. Carletto
    2 Novembre 2008 a 21:28 | #13

    Oh, ma poverino, teniamo un tono pacato quasi fino in fondo e poi però ci lasciamo scappare le parolacce eh?
    Sei la vergogna di Niguarda, spera che nero non mi riveli dove abiti perchè ho tanta voglia di sostituire le mie ormai logore scarpe e potrei dar loro il colpo di grazia sul tuo pusillanime culo.
    Vedi di stare attento, non mi sono per niente piaciute le tue velate minacce!

  14. Monè
    2 Novembre 2008 a 22:23 | #14

    Caro Carletto,
    che fai ti scaldi? come mai? prendi esempio dai tuoi eroi, liberaci dalla tua presenza.
    un caro saluto
    Monè

  15. ppn
    2 Novembre 2008 a 23:47 | #15

    …lo dovete scusare.
    E’ qualche giorno che non riesce a mettersi in contatto con il suo medico curante e ha evidentemente finito prima del tempo le medicine.
    Carletto, chiamami!
    …io ne ho di buonissime!

    Non metterti contro Dehshur, è cattivo e spietato anche con gli amici! (tra l’altro quando leggerà la prima cosa che chiederà sarà: quali amici?)
    E’ più forte e più sleale di Devil Gnomo (tanto per rimanere in tema di supereroi) e non porta neanche la maria!

    Vuoiti bene, non gettare la tua vita così!
    Te le compro io un paio di scarpe nuove dai!

    Finiamola con questa spirale d’odio, ora è intervenuto anche il suo amico Monè, non c’è speranza!
    Il prossimo nemico che ti farai sarà Bonzilla e allora dove troverai scampo?

    Dai, aspetta lunedì e ritelefona al medico, passerà.

  16. Carletto
    4 Novembre 2008 a 0:41 | #16

    Cazzo vuoi ppn?
    Le medicine?
    Quali medicine?
    Voi non vi rendete conto.
    Avete passato il limite, ma di brutto.
    Guardatevi le spalle, vi dico solo questo.
    Nero, occhio anche a te.
    Finchè si scherza si scherza, poi…

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