Godo
Come si fa a definire in una parola sera quello che ho provato ieri sera? E' semplice: godo.
Nel 265esimo derby (si contiamo anche quello tra le seconde squadre di cento anni fa e ci mancherebbe, conterei pure quelli tra allievi A e allievi B, se fosse per me) dominiamo la gara per 70 minuti filati, portandoci senza indugi sul 3 a 1, grazie a una prestazione di gruppo che non vedevo fare da 20 anni all'inter. Che cazzo gli sia successo in sta settimana non lo so, ma mi limito a compiacermene. La festa ce la rovina, manco a farlo apposta, l'arbitro che decide di espellere al 25' del secondo tempo Matterazzi non perché ha ucciso un rossonero, ma perché ha esultato per il 4 a 1. 10 contro 11 i cugini vedono la rimonta possibile e ci danno l'assalto, mentre noi ci chiudiamo a riccio. Prendiamo due gol di cui uno al 46' e riusciamo come di consueto a patire gli ultimi 5 minuti di gara fino in fondo. Ma la gioia per aver vinto un derby così è troppo grande per stare a rimestare nel torbido, oltre al fatto che oggi di tempo ve n'è poco e vi dovrete accontentare di questo.
Confermo e sottoscrivo, sono anni che non si vedeva l’Inter giocare con questa mentalità. La nota veramente positiva è che negli scontri con le grandi (o presunte tali) abbiamo sempre dominato la partita. La nota negativa (tranne a Roma) è che lasciamo troppo spazio agli avversari quando la partita andrebbe solamente gestita.