Mamma li Turchi – parte terza
Blue Cruise
Le Crociere Blu sono vituperate dall’estensore della Lonely Planet Turchia in maniera indegna: istiga i peggiori dubbi nel lettore e subdolamente suggerisce di fare altro. Quando poi si legge che il posto migliore secondo l’autore di tutta la costa mediterranea è vicino ad una base militare USA perché "ci si sente a casa con tutti i soldati nei caffé e nei pub", si capiscono molte cose. No?
Per noi la crociera di tre notti e tre giorni (inclusi tre pranzi, tre colazioni, tre merende, tre cene, ma escluse le bibite) è stata un ottimo modo per fare dei grandi bagni nelle caldissime acque delle baie mediterranee: la migliore in assoluto la Baia delle Farfalle che meriterebbe forse una visita specifica con pernottamento nelle tende che vengono affittate sul bagnasciuga e cena al ristorante di pesce raggiungibile solo dal mare. Se volete farvi qualche giorno di puro leisure non esitate a scegliere queste giornate di sole su un due alberi che viaggerà a motore ma per un tratto che in tutto copre meno di qualche centinaio di chilometri (quindi non vi disturberà più di tanto). Ovviamente la piacevolezza della crociera dipenderà molto da equipaggio e compagni di viaggio (si parla di gite da 14-16 persone + l’equipaggio), ma questo è totalmente imprevedibile: a noi è andata bene. I costi? Prenotando da Selçuk abbiamo pagato circa 180 euro a testa, ma di questi 30 erano la commissione di chi ha prenotato per noi, e se mettete insieme pernottamento, spostamento e cibo non andate molto lontano dalla cifra che spendereste comunque. Consigliamo vivamente la Ocean Blue Cruise (la compagnia che abbiamo preso noi) o la V&O Blue Cruise (o qualcosa del genere, che ci è sembrata buona). Noi abbiamo fatto il percorso da Olympos a Fethiye, ma la maggior parte delle persone fa il contrario.
Antalya
L’abbiamo vista solo di sfuggita prima di fiondarci a Olympos, ma ci è parsa abbastanza una merda. Ci dicono che la città vecchia è bella, ma così alla distanza sembra un enorme conglomerato di cemento nel caldo torrido.
Olympos
E’ il famoso posto delle case sugli alberi. Tutti ne dicono gran bene. A me non ha fatto grande impressione. Sarà che i due campeggi più grossi sembrano un villaggio vacanze, ma a me non ispirano granché: il pernottamento è più caro (ma se non vi fermate al Turkman Treehouse e vi spingete un po’ più giù verso la spiaggia potete trovare delle sistemazioni molto meno chic e molto più genuine), il cibo ordinario, la spiaggia nulla di che. Ovviamente per arrivare in spiaggia dovete pagare perché ci sono delle rovine lungo la via che vi porta dai campeggi al mare, altrettanto ovviamente maltenute. Insomma: se vi piacciono i campeggi sull’adriatico, forse è un posto che vi può sconquiferare. Ma se preferite le vacanze da maggiorenni, forse ci sono altre mete più appetibili.
Kas
Mini cittadina, tappa obbligata delle Blue Cruise: piccola, turistica, apprezzabile giusto un’oretta per spezzare le ore di mare, onde e barca.
Fethiye
Se il caldo durante il vostro viaggio lungo la costa egea e poi durante la crociera non vi ha assillato più di tanto, potrete rifarvi a Fethiye. La città in sé è un paradiso per turisti e forse dopo 4 giorni di barca potete apprezzarla per un paio di giorni di tranquillità e consumismo: il piccolo centro ospita un bazar ricolmo di negozietti e ristoranti, dove troverete ogni cosa (io ci ho visto purtroppo la finale di Supercoppa che i lazieli ci hanno inopinatamente soffiato), e lungo i moli potrete fermarvi in cafeterie e baretti di ogni risma e per ogni gusto. Il caldo però è soffocante, vittima delle montagne alle spalle e della baia trasformata in un unico grande molo e che non consente al vento di spirare e spazzare la cappa. Onestamente più di due giorni non saprei cosa ce li passiate a fare, se non come base per altre gite.
Noi abbiamo dormito alla Ideal Pension, posto alla mano e gestito da Sonher e Bayram, che dobbiamo ringraziare per la gentilezza e la disponibilità che hanno dimostrato quando blanca è stata male. Se arrivate e non c’è posto potrete dormire in terrazza e se non siete ingrifati come dei mandrilli secondo noi la sistemazione alla buona è molto meglio delle stanze. Le stanze sono piccine e i bagni hanno questa incredibile feature di essere comunicanti con l’abitazione adiacente, ma se non siete troppo sofisticati il posto vi piacerà. Il costo sempre il solito: 60 TL per notte per una doppia. Ma in terrazza potete scendere fino a 10 TL per persona.
Per mangiare non ci sentiamo onestamente di consigliare i ristoranti turistici: costano più cari del solito e non sono niente di speciale. Ma non potete mancare di fare una visita al mercato del pesce: al centro i banconi da cui comprare il pesce fresco, ai lati i ristoranti dove per 5 TL vi cucineranno il pesce e forniranno pane e insalata. Con meno di 10 euro a testa mangerete a volontà! Siamo purtroppo costretti a sconsigliare invece la cena della Ideal Pension: rapporto qualità prezzo non adeguato. Senza nulla volere a Sonher e Bayram! 🙂
Patara
Last but not least sulla costa mediterranea: la spiaggia di Patara. Per arrivarvi da Fethiye dovrete prendere un bus dall’otogar (uno ogni ora la mattina), scendere a Patara, prendere un dolmus e farvi portare fino alla spiaggia (3 TL per il dolmus e 5 TL per entrare nella spiaggia). Ne vale la pena: 20 km di spiaggia di sabbia bianca, dove la notte le tartarughe caretta caretta depongono le uova. Anche il baretto che c’è sulla spiaggia non ha prezzi assurdi, e potrete goderne le bibite serenamente. Il mare è molto bello, fatto salvo il fondo sabbioso: ovviamente non sarà cristallino come durante la crociera, ma se volete prendere un po’ di sole e stare al mare, Patara è sicuramente uno dei posti dove farlo felicemente.
Goreme e la Cappadocia
La cappadocia è fantastica, se non fosse una colonia italiana sarebbe ancora meglio. Goreme è sicuramente un posto magico da cui pianificare le proprie gite nelle vallate circostanti: noi abbiamo alloggiato alla Kose Pension, gestita da Allison e con il bagno migliore che abbiamo mai trovato in Turchia. Fantastico. Se poi considerate anche che ha una splendida piscina dove concludere le giornate avete fatto filotto.
Il modo migliore per vedere la cappadocia è spenderci almeno tre giorni: un giorno prendete un bus per il cosidetto tour verde che include una città sotterranea, visioni panoramiche, il monastero di Selime, la gola di Ilhara e se siete fortunati un caravanserraglio; per gli altri due giorni prendetevi uno scooter a 45 TL e sbizzarritevi lungo le strade. Noi abbiamo fatto in un giorno 120 chilometri vedendo tutte le vallate e tutti i paesini a sud-est di Goreme, turchia vera, rurale nel vero senso della parola. Imperdibile. Il terzo giorno dedicatelo a vedere il Museo all’Aperto di Goreme: visiterete le chiese e le abitazioni dei maltesi e dei cristiani della cappadocia, qualcosa di decisamente suggestivo.
Per quanto riguarda il cibo non resterete delusi: dovete assolutamente provare il Testi Kebap al Dibek Restaurant, prenotandolo il giorno prima. Prepareranno questo kebap di manzo (rifuggite quello di pollo o quello vegetariano pensato per i turisti) cotto per cinque ore in un orcio di terracotta che spaccheranno davanti ai vostri occhi. Buonissimo. L’ambiente del ristorante è veramente tipico (se non ci trovate dei romani di merda che gridano come i burini che sono, come successo a noi) e potrete gustare anche altre prelibatezze locali come i ravioli con sugo di panna e pomodori (i cosidetti manti), o le dita di fata (una verdura un po’ strana che ha provato blanca). Altri ottimi posti dove nutrirsi sono il Kappadokya Pide Salonu e la Firin Express dove potrete gustare delle pizze turche buonissime e qualche piatto locale: non fatevi fregare, il miglior Testi Kebap lo avrete solo al Dibek.
Questi post promemoria sulla Turchia non renderanno mai merito alla bellezza di alcuni luoghi, come il mare turco meridionale o la cappadocia, ma spero servano a qualcuno come traccia per organizzarsi il suo viaggio (come dice Kundo con il valido e necessario aiuto di guide più complete dei miei "papiri").
…zzzzz….eh, ocazzo sei arrivato al terzo capitolo?
ma, sul ponte di Galata, hanno cercato di fregarvi con il trucco della spazzola da scarpe che cade per terra?in alternativa quello della sigaretta offerta ma voi non fumate
a noi ci scambiavano per turchi, quindi non ha cercato di fregarci nessuno 🙂
minghia, se la terrazza di fethiye e’ la stessa che penso io (e’ quella sara’), siamo stati nella stessa pansion… e i due “signori” che la gestivano erano veramente fantastici, soprattutto la vecchietta con la quale abbiamo dovuto sostenere lunghe conversazioni in turco senza trovare modo di farle capire quanto fosse incomprensibile per noi… eppure effettivamente ci si capiva! 🙂
mentre a patara e goreme ho trovato le due sistemazioni migliori di tutta la turchia. la pansion di patara continua a mandarmi gli auguri di natale ogni anno, e ci aveva offerto una cena casalinga memorabile…
il mitico star cave hotel di goreme invece e’ l’unico hotel al mondo in cui mi sia sentito realmente “a casa”. tanto che gaia ha dovuto penare per riuscire a smuovermi da li’, altrimenti ci avrei trascorso l’intera vacanza. :))