Meno male il jardinero!
Partita da vincere senza se e senza ma per poter ancora pensare di giocarsi la Champions League 2006-2007. L'inter arriva reduce da due sconfitte consecutive in coppa, prima con lo Sporting per un colpo di sfiga, poi con il Bayern per arroganza, e non può sbagliare. Ibra fuori per squalifica, ritroviamo Vieira e già il centrocampo è tutta un'altra cosa. Crespo reduce dall'infortunio viene risparmiato, Adriano merita di stare sotto la panchina dopo la prova di domenica, e quindi largo al nano da giardino di Moratti (che però ha classe e la partita di stasera lo dimostra) e al jardinero che firma due gol nei primi dieci minuti. Godo.
Il primo tempo nerazzurro sembra finalmente quello della squadra che sto aspettando dalla notte della supercoppa e dalla partita con la Roma: veloce, pressing a centrocampo e in difesa, le punte che si muovono e si trovano con e senza palla, i centrocampisti avanzati che macinano gioco e stecche contro il portiere, le fasce che producono accelerazioni e cross. Che figata. Potremmo chiudere il primo tempo sul 4-0 (4-1 se Boyarintsev la mette dentro sull'unica distrazione difensiva, con Maicon e Cordoba che si scontrano e la palla che rimane lì preda dei moscoviti).
Ma era troppo bello per poter durare. Le caratteristiche dell'Inter non tardano a farsi sentire: secondo tempo usualmente rapsodico con buchi incredibili (che ci portano a prendere il 2-1) e momenti di puro genio (la cavalcata di Stankovic che si scarta due russi, uno per piede, un terzo di tacco, poi la mette perfetta per Cruz che non ha 50 minuti nelle gambe e spreca tutto; oppure la traversa di Figo al 6' che è un capolavoro balistico e se entra finisce dritta dritta nelle immagini di repertorio). Ci si mette il dodicesimo giocatore contro di noi, il Mancio, che con una mossa di puro estro demenziale tira fuori entrambi i fantasisti in campo, sostituendoli con un terzino (avanzando Zanetti, e questo ci può pure stare) e con Adriano (che fa qualche sgroppata per dimostrare che non è una lavatrice ma non riesce a imbroccare palla e porta allo stesso tempo). La domanda fondamentale è: chi fa i lanci per gli attaccanti se non ci sono né Figo né Recoba (che stava giocando una buona partita)? Stankovic? Vieira? Dacourt? Matterazzi? Ci provano, ma non gli si può rimproverare un errore tattico di Mancini.
Ovviamente se gli incontristi lanciano e attaccano, poi ci scopriamo e al 44' i russi mancano di un soffio il 2-2 con una discesa di Quincy che brucia Cordoba (roba da non crederci) e poi mette al centro per il solito Boyarintsev (Santo Julio Cesar, nonostante le cappelle che ha fatto cincischiando nei rinvii). Ultimi dieci minuti in patema d'animo come al solito ma portiamo a casa la partita, che cmq è una delle migliori che abbiamo giocato finora. Una domanda fondamentale resta: come cazzo è possibile che i giocatori dell'Inter a novembre non abbiano ancora 90 minuti nelle gambe? Ai poster(i) l'ardua sentenza.