Un oscuro scrutare: esperimento riuscito!
Il nome di Linklater non mi diceva nulla, così ho consultato la bibbia e ho scoperto che era il regista di Suburbia, un filmetto niente male di qualche tempo fa. La cosa non mi ha stupito, dato che, nonostante il silenzio assordante nel mezzo del quale è stato distribuito (avete mai visto il trailer?), A Scanner Darkly può dirsi un esperimento riuscito.
La tecnica di cartoonizzazione delle scene e il lavoro di postproduzione rendono perfettamente il senso di spaesamento dell'opera di Dick, e devo ammettere che la tuta disidentificante è esattamente come tutti gli amanti di PKD se la immaginavano. Il film è molto fedele (qualche semplificazione nel finale giusto per non perdersi un 20% degli spettatori per pura questione di stile) al libro originale, e non manca di gratificare i devoti dickiani di alcuni momenti cult: la scena paranoide iniziale e il tentato suicidio di Frecks sopra tutti gli altri.
Purtroppo la profondità umana e politica del libro non esce in tutta la sua potenza nel film, ma diciamo che quello che si può fare in due ore lo fa tutto. Le polemiche che hanno accompagnato la preparazione del film mi paiono ampiamente ingiustificate e mi azzarderei addirittura a dire che vedono uno dei pregi più grandi del film (la focalizzazione sulla recitazione più che sul marketing o l'effetto speciale) come una specie di limite, nell'hollywoodiano mondo di plastica. La colonna sonora dei superbi radiohead è la ciliegina sulla torta.
Voto complessivo: 7