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Giovani vecchi nazismi e conclamati talenti

5 Dicembre 2006

 

Dedico un post superveloce (la mia vita fino a settimana prossima è un po' un inferno di impegni, penso che si noti dal ritmo rallentato dei post) a due produzioni di Wu Ming, pubblicate in questi giorni: su carmillaonline è apparso un testo sistematizzato che analizza la presenza di una trasformazione culturale e antropologica dell'homo italianicus verso il neofascismo. Il testo è molto attento e spiega meglio di come potrei mai fare  io perché i territori e soprattutto le persone stanno acquisendo sempre di più una deriva culturale di estrema destra. Se vi aggirate nei vostri quartieri, per le strade negli autobus, non dovreste stupirvi più di tanto, ma chiedersi perché a volte aiuta poi a trovare un meccanismo di reazione adeguato. Prima d'ora non mi era mai capitato di trovare due vecchietti sulla 70 che mi porta verso Bruzzano che si rivendicano ad alta voce la loro partecipazione alla gioventù balilla, il tutto con grande nostalgia: un tempo questi scampati al giusto destino di essere trucidati nel 45-46 stavano ben attenti a nascondere i loro piccoli tragici segreti nel profondo della loro memoria.

Oggi è anche uscito l'ultimo anticipo di Manituana, il nuovo libro di Wu Ming, che si preannuncia decisamente gustoso. Come dicono anche loro questi estratti non sono anticipi veri e propri del libro, ma side-stories, idee narrative rimaste al margine della storia che è poi diventata Manituana. Come spesso accade: la definizione di un contesto aiuta a immaginarsi la realtà che vi si cela. Nella fantasia e nella letteratura questo è un modo affascinante di dipingere ciò che attraversa la nostra mente mentre raccontiamo delle storie: successive approssimazioni per un grande affresco.

PS: il titolo è dovuto al fatto che secondo me Wu Ming 1 è il più grande talento letterario che abbiamo in italia da un pezzo a questa parte. Non è l'unico, ma è molto bravo 🙂 

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