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Cinismo e sufficienza

10 Dicembre 2006

Arriviamo a Empoli con un quintale di gufate e torniamo a casa con il record di Trapattoni ed Herrera eguagliato e 3 gol alla "difesa meno perforata del campionato". Il riassunto della partita è: troppa sufficienza nel giocare e un cinismo sconfinato nel mettere 3 palloni 3 in fondo al sacco.

Il primo tempo è da dimenticare, e ogni interista rivede il film degli anni passati: la squadra non gira, la difesa tiene ma quando la palla oltrepassa il centrocampo il gioco scompare. Sbagliamo TUTTI i passaggi e Solari è evidentemente in giornata no, lasciando a bocca asciutta di palloni l'area dell'Empoli e il presidio che Ibra-Crespo vi allestiscono.

Rientriamo nel secondo tempo e l'Empoli ci crede: ci mette sotto un po' e quasi la mette dentro. Grosso si fa male e Mancini butta dentro Maxwell che forse interpreta male il senso delle parole "devi fare il terzino sinistro" che dalle mie parti indicano "anticipa l'avversario e spazza via quando sei indeciso". Invece lui fa il brasiliano e quasi fa un paio di figure di merda epocali.

Mancini ancora non si fida e aspetta il 13esimo del secondo tempo per buttare dentro Recoba, l'unico che può iniziare a far filtrare palloni in area (almeno per circa 90 minuti, fino a quando non si farà male di nuovo ai muscoletti). Infatti la partita cambia faccia e nel giro di due minuti da un suo cross dall'angolo torre di Ibra e tap-in di Crespo. Ogni tifoso dell'Inter lo sapeva che era il cambio da fare, ma Mancini non può fare SUBITO la cosa giusta, deve farti per forza penare un po'. L'Empoli si tuffa a testa bassa in avanti, e dai e ridai, al primo passaggio sbagliato Ibra la mette sbeffeggiando Balli con un tiro a girare dritto sul palo interno. Dopo altri dieci minuti Ibra da solo davanti a Balli la tocca piano e fa fare la figura dell'eroe al portiere 39enne dell'Empoli. Sullo sviluppo dell'angolo, cross di Burdisso e testata di Samuel che insacca il 3-0 che chiude definitivamente la questione. All'Empoli non rimane che mettersi a prendere a scarpate chi capita, ma le ammonizioni le becchiamo solo noi.  

Ah, dimenticavo… Al 18esimo del secondo tempo è entrato anche Adriano che nonostante gli scongiuri continua a essere una lavatrice. La cosa più irritante: perde la palla e rimane fermo lì deluso che gli avversari osino GIOCARE contro di lui, l'Imperatore. Sì… l'Imperatore di sto cazzo.

 

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