Against the Day Synopsis (2.16) – Pynchon e la lotta di classe
2.16
Kit realizza la vera natura di Yale, quella di fabbrica di uomini dell'estabilishment. Lui ovviamente pensava che fabbricasse scienziati, ma evidentemente ci vuole un po' per accettare la realtà.
Gibbs, il suo professore, muore verso aprile e lui inizia a pensare a come levarsi dall'impiccio in cui si è infilato, finalmente chiedendosi come diavolo ha fatto a voler essere parte dell'estabilishment così tanto quando era più giovane.
La sua ritrosia a diventare l'erede di Scarsdale genera sempre più frizioni con il suo finanziatore, che inizia a pensare di doverlo eliminare più concretamente di come abbia fatto finora (sul modello del padre).
Un giorno viene convocato dal professor Vanderjuice, che gli consegna la lettera (già aperta e di vecchia data) in cui Lake lo avvisa della morte per cause non esattamente naturali di suo padre Webb. E' la goccia che fa comprendere il meccanismo a Kit, il meccanismo di neutralizzazione che il sistema ha attuato contro la sua famiglia, considerata un nemico: qualcuno è stato comprato, qualcuno disperso, qualcuno neutralizzato, qualcuno ammazzato.
Kit si chiede perché nessuno, nemmeno Colfax, il suo compagno di stanza, gli abbia parlato di suo padre, gli abbia anche solo chiesto scusa del ritardo con cui gliel'abbiano comunicato.
Mentre Kit pensa a quello che deve fare a questo punto, il professor Vanderjuice lo invita per una passeggiata, mentre osservano la nuova torre costruita su Long Island da Tesla, che il professor Vanderjuice ammette essere stato pagato per sabotare ormai dieci anni addietro, senza mai averlo effettivamente fatto.
Da qui il discorso si fa parallelo su Kit:
“ “Prima forse potresti convincerti che non gli devi”, gli dice il professore, “beh… nulla”.
“Certo. In Colorado la gente viene ammazzata ogni giorno per questo tipo di convinzione. Si chiama barare”.
Il professore fece un respiro profondo, una o due volte, come se dovesse liberarsi di un grande peso prima di parlare: “Prendi in considerazione la possibilità che forze senza nome stiano al momento corrompendoti. E' la loro politica incontrovertibile. Coloro che non possono essere feriti, possono essere corrotti. Di solito tutto quello che serve sono i soldi, perché queste forze ne hanno così tanti che nessuno ha delle remore morali nel prenderne un po'. I loro bersagli diventano ricchi, che male c'é?”
“E se i soldi non funzionano…”
“Beh, allora bisogna darsi da fare con il lento e malvagio mestiere che è diventato la loro specialità, lento, malvagio e silenzioso, portato avanti per anni. A un certo punto, avendo usato i soldi per per tempo, la stessa condizione priva di anima si viene a verificare nel soggetto… In un certo senso i soldi, essendo stati invece investiti altrove, hanno portato un tasso di interessi anche migliore…” […]”
Il professor Vanderjuice consiglia quindi a Kit se non altro di levarsi di torno, di sfuggire in questo modo un po' subdolo al giogo dei Vibe, proponendosi di scrivergli una lettera di raccomandazione per Gottingen, dove potrebbe studiare con i successori di Hertz.
Dopodiché Kit e Vanderjuice e Colfax vanno a trovare Tesla a Long Island, il quale si ricorda benissimo di Kit dandogli credito per aver corretto il suo esperimento a Colorado Springs e il quale gli racconta di come la scienza sia in realtà fatto di epifanie e di intuizioni, almeno per lui. La rivelazione non stupisce Kit, che sente un'improvvisa solidarietà con lo scienziato serbo.
Mentre tornano a New York, Colfax svela a Kit di essere stato per anni il suo “guardiano”, di aver fatto rapporto ogni giorno sul suo comportamento, come forma di cautela. Colfax spiega a Kit anche che ormai i Vibe sanno che lui vuole sottrarsi alla loro tutela, e che quindi prima o poi decideranno di chiudere la partita, e che se vuole un consiglio gli conviene farsi dare i soldi per andare in Germania facendo finta che sia una cosa per il bene dei Vibe, dandosi poi alla macchia.
Kit allora va a incontrare Scarsdale Vibe e Foley, il suo socio, cercando di convincerlo che il viaggio a Gottingen è fondamentale per la sua formazione e per le possibilità che questa porti un qualsiasi vantaggio alla Vibe Corp. Scarsdale fa finta di crederci, in effetti valutando che in Germania in ogni caso Kit sia fuori dalle palle.
Segue una discussione tra Foley e Scarsdale sulla natura del conflitto di classe (fantastica).
“Un osso duro da masticare, il ragazzo, difficile capire cosa gli passi per la testa”, disse Foley, “Spero che non sia un altro Rosso fino al midollo come il suo vecchio.”
“Il nostro compito non sarebbe meno nitido. Ci sono centinaia di questi ascessi che stanno spurgando pus nel corpo della nostra Repubblica”, un tono oratoriale prendeva corpo nella voce di Scarsdale, “che devono essere rimossi, ovunque essi si trovino. Non c'è altra opzione. I peccati del vecchio Traverse sono documentati e una volta che sono stati scoperti, non c'era più nulla da fare per lui, era irrecuperabile. Dovremmo farci problemi morali nella lotta di classe nel prendere di mira i nostri nemici? Sei stato in questo gioco abbastanza a lungo da sapere quanto siano potenti le ali dalle quali noi siamo protetti, quanto immuni siamo dagli sforzi di questi mocciosi Rossi di violare i nostri nomi. A meno che, Walker, non mi sia sfuggito qualcosa e tu stia sviluppando qualche punto debole…”
“Cosa ci è successo Foley? Eravamo splendidi”.
“Il tempo passa, ma cosa ci dobbiamo fare?”
“Troppo facile. Il tempo non basta a spiegare la furia che mi sento crescere dentro, il desiderio di ammazzare ogni singolo fottuto socialista o qualsiasi cosa ci sia a sinistra di esso, senza alcuna pietà.”
“Mi pare ragionevole. Non che le nostre mani non siano sporche di sangue.”
[…]”Ci credevo talmente tanto. Anche sapendo che la mia progenie era dannata, volevo che l'eugenetica fosse sbagliata in qualche cosa. E allo stesso tempo volevo disperatamente appropriarmi della progenie dei miei nemici, che pensavo incontaminata. Volevo una promessa, una speranza senza limiti.”
“Che attitudine cristiana, da parte tua.”
“Foley, sono impaziente con i discorsi sulla religione come qualsiasi altro peccatore, ma che peso incredibile essere obbligati ad amarli, pur sapendo che essi sono l'anticristo, e che la nostra unica salvezza sarebbe di sbarazzarci di loro senza indugi”.
L'umore di Foley non era per nulla favorito dal fatto che quella mattina si fosse svegliato con il ricorrente incubo della Guerra Civile: nell'incubo lo scontro era limitato a un area non più grande di un campo sportivo, anche se innumerevoli migliaia di persone vi erano state confinate. Tutto era scuro, grigio, fumoso, marroncino. A un certo punto cominciava un lungo scambio di artiglieria, proveniente da ben più in là dei confini misteriosi del campo. Foley si sentiva oppresso dall'imminenza della fine, di un certo impegno suicida di fanteria a cui nessuno poteva sottrarsi. […]
“Non ho avuto la mia guerra allora”, disse Scarsdale, “ma fa nulla. Ero troppo giovane per soppesare che cosa ci fosse in gioco. La mia guerra civile doveva ancora cominciare. Ed ora vi siamo in mezzo, senza vederne la fine. L'Invasione di Chicago, le battaglie di Homestead, quella di Coeur d'Alene, le catene di San Juan. Questi comunardi parlano mille lingue straniere, i loro eserciti sono i maledetti sindacati, la loro artiglieria è la dinamite, assassinano i nostri grandi uomini e bombardano le nostre città, il loro obiettivo è quello di spogliarci dei nostri sudati guadagni, di dividerli e suddividere tra le loro orde le nostre terre e le nostre case, di abbattere noi, le nostre vite, tutto ciò che amiamo, fino a che essi diventeranno come noi. Cristo, ma chi ci ordina di amarli? Che prova dello spirito è questa? Che velo di oscurità è stato gettato sulla nostra intelligenza, tale da non farci più riconoscere l'opera del maligno?”
“Sono stanco, Foley, ho combattuto troppo a lungo in queste acque ingrate, sono una nave senza capitano persa in una tempesta che non terminerà, mai. Il futuro appartiene alle masse asiatiche, ai bruti slavi, o addirittura, Dio ci salvi, alla genia nera dell'interminabile Africa. Non possiamo resistere, soccomberemo a questa marea… Dov'è il nostro Cristo, il nostro Agnello… Dov'è la Terra Promessa?”
Foley preoccupato per il vecchio Vibe, provò a dire: “Nelle nostre preghiere…”
“Risparmiami queste cazzate Foley, quello che dobbiamo fare è cominciare ad ucciderli in numeri significativi, perché null'altro ha funzionato. Tutto queste palle, “eguaglianza”, “negoziazione” sono state una facciata crudele, crudele per entrambe le parti. Quando il popolo del Signore è in pericolo, sai quello che si deve fare.”
“Colpire”.
“Colpire duro e spesso”.
“Spero che non ci senta nessuno”
“Dio ci sta ascoltando. Per quanto riguarda gli uomini, non ho nessuna remora circa quello che dobbiamo fare.”
Amen.