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Platessa all’arancia e puré

2 Febbraio 2007

Bene, torna il gourmet di nero 🙂

Oggi  ci cimentiamo con il filetto di platessa all'arancia. 

Ingredienti

  • 4 filetti di platessa (ocio che si stringono e sono pochi per un piatto unico uno a persona, ma vanno bene se accompagnate con un primo o un antipasto abbondante)
  • ca 100g di burro
  • due arance succose
  • un bicchierino da 10cl di martini dry (quelli da caffé da asporto manco pieno)
  • sale
  • pepe
  • 4 patate
  • noce moscata
  • un bicchiere o due di latte
  • un tuorlo d'uovo

Preparazione del puré

Fate bollire le patate pelate in acqua salata, scolatele quando sono ben lessate, e rimettetele nella pentola che potete lasciare a fuoco lento. Aggiungete circa 50g di burro e mescolate il tutto schiacciando bene le patate. Quando è tutto ben amalgamato, aggiungete il latte, il pepe e un pizzico di noce moscata. Mescolate bene e assaggiate: aggiungete latte, sale o pepe fino a vostro gradimento.

Preparazione filetti di platessa all'arancia

Portate il forno a 180 gradi circa (= fuoco MEDIO sennò vi si brucia il pesce mannaggia a cristo!) 

Prima di tutto grattuggiate la scorza di due arance (non raggiungete la scorzetta bianca sotto la buccia che è amara e vi rovina il piatto) e  spremetene il succo (alla fine deve essere circa 15-20 cl).

Imburrate lievemente una pirofila e disponetevi sopra i filetti di platessa lavati e scolati. Salate il pesce e aggiungetevi una spruzzata di pepe. Versate  metà del succo di arancia (filtrato con un colino!) intorno al pesce e infornate, avendo cura di coprire la pirofila con un foglio di carta di alluminio. Il pesce dovrà stare in forno circa 20 min, ma dategli un occhio a metà per verificare che il fuoco non sia troppo alto.

Prendete circa 25-30g di burro e scioglietelo a fuoco basso in un pentolino. Aggiungete scorza di arancia grattuggiata, martini dry e il resto del succo di arancia. Portate tutto ad una temperatura pre-ebollizione. Nel frattempo ponete un tuorlo in una ciotola e dategli una velocissima sbattuta. Aggiungete poco alla volta la miscela calda del pentolino al tuorlo facendo ben amalgamare tutto. Una volta amalgamato rimettete tutto nel pentolino, aggiungete altri 25-30g di burro e fate andare a fuoco basso senza smettere di mescolare. La mistura si omogeneizzerà perfettamente, poi comincerà ad addensarsi.

Se notate che la crema è ancora molto liquida a due minuti dalla cottura del pesce, date una fiammata di fuoco alto senza smettere di mescolare per circa un minuto, e poi riabbassate la fiamma per un altro minuto (dovrebbe addensarsi senza perdere né il vermouth).

Servite le platesse su un piatto a parte (cmq il succo di arancia nella pirofila un po' si bruciacchia) e versatevi sopra la cremina, il tutto accostato al puré.

Tempo di preparazione: circa 1 ora tutto incluso.

Tnx to blanca as my copilot 🙂

Categorie:kitchen Tag:
  1. irma
    3 Febbraio 2007 a 12:09 | #1

    perchè al forno e non tutto in padella sughetto compreso?
    è una domanda non una polemica come mio solito
    ;)))

  2. nero
    3 Febbraio 2007 a 12:20 | #2

    perché il pesce e la salsa hanno due funzioni e due tempi di cottura diversi.
    Il pesce deve assorbire l’arancia e cuocersi (quasi lessarsi in forno), mentre la salsa deve essere ben amalgamata e rappresa per essere servita sopra il pesce già insaporito.

    non è che non si possa fare tutto in padella, ma è diverso.

  3. 4 Febbraio 2007 a 12:45 | #3

    E io che mi sogno il cibo italiano di notte…
    Sssluurrpp…

  4. karletto
    7 Febbraio 2007 a 3:10 | #4

    …arriverà la vegan jihad [o almeno la veggie jihad] a punire i mangiatori di animali morti…

  5. pisellino
    15 Luglio 2007 a 0:44 | #5

    Ho provato la ricetta, davvero buona. Una cosa però, c’era bisogno di bestemmiare? Il mannaggia a cristo potevi anche risparmiartelo.

  6. nero
    15 Luglio 2007 a 11:52 | #6

    se sei un credente, e’ un blog che ti risultera’ indigesto, mi spiace 🙂

    siamo atei, ma giusto nel caso esistesse la bestemmia come intercalare e’ un atto di giustizia (nonche’ di costante espressione di astio nei confronti di ogni forma di religione organizzata).

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