Ripresa del campionato Pisanu senza ritmo
Riprende il campionato dopo i fatti di Catania, un campionato à la Pisanu, decreto disprezzato da tutti e ora invece osannato da chiunque, un decreto che trasforma il campionato in un giocattolo per telecamere, dove la protesta degli Ultrà romani comincia a mostrare l'applicazione dei nuovi DASPO (diffidati per voltare le spalle a un campo di calcio è un concetto di libera scelta un po' curioso), dove alla fine nulla cambia dove serve e tutto cambia dove servono i soldi.
Il pericolo chiaro è quello di un calo di concentrazione e di ritmo, e infatti la partita è tutto cinismo e niente gioco: i nerazzurri entrano in campo e imbroccano un gol mostruoso di Adriano dopo appena un minuto, però poi si addormentano e il Chievo ci mette sotto. I gialloblu giocano con sei centrocampisti e due punte, pressando a tutto campo, il nostro comparto difensivo mostra limiti imbarazzanti, il centrocampo non becca una palla e davanti siamo un po' legati, nonostante un Adriano tornato ai suoi livelli (tutto fisico, un po' di tecnica, poco senso della posizione, ma ha imparato a fare assist).
Nel secondo tempo un po' miglioriamo, Crespo infila Sicignano colpevole anche se tocca di mano. Figo entra e sfiora il terzo gol, ma in generale è una partitaccia. Julio Cesar beatificato honoris causa salva due volte la porta dopo papere incredibili di Cordoba… Speriamo che serva a rimettere la testa sul campionato, e che allo stesso tempo il trio Pancalli-Melandri-Amato capiscano che il problema non sono i tornelli (ma Pisanu avrà un parente tornellista?)…