Blackswift su radiopop
Un paio di settimana fa, senza che noi ne sapessimo nulla, Carlo Oliva ha recensito su Zoe, a Radio Popolare, Monocromatica. Vi offriamo il suo punto di vista nonostante sia molto impietoso nei nostri confronti anche senza conoscerci né sapere chi siamo e cosa facciamo, e nonostante sia impietoso lo scempio che fa della lingua italiana e lingua inglese il recensore stesso (melting bot… blackswith….). Individua bene o male qualche tema del libro, ma non coglie minimamente il nostro totale disinteresse per "l'originalità" e per la "fama", forse memore di suoi precedenti amici o conoscenti emersi dalla scena "underground" la cui attitudine cerca-successo ci cuce ingiustamente addosso. Cerca di individuare nel libro secondi e terzi fini che non ci sono, ma fortunatamente lo conquistiamo con la vera protagonista del libro: Milano. Il desiderio di rimbrotto del critico fa un po' sorridere, soprattutto quando coglie un riferimento a Tito Livio che vive solo nella sua testa. Ringraziamo per aver comunque dato visibilità a quello che abbiamo scritto, ma ci spiace che l'età e l'esperienza di Oliva non gli consenta di vedere più in là del suo fine naso di critico (siamo sicuri che con il suo benestare saremo prima o poi dei "grandi autori", come sembrano essere quelli che lui ama e apprezza, ihihihihih).
PS: speriamo che non si offenda per l'irriverenza, ma se avesse provato a confrontarsi con noi magari avrebbe scoperto sia il nostro gusto che per la polemica che il nostro totale disinteresse per l'arrivismo 🙂