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Sulla rimozione del capo della polizia Gianni De Gennaro

21 Giugno 2007

 

Ieri sera era ancora presto e tuttora lo è, per trarre delle conclusioni. I dati certi sono pochi ma buoni. In primis, Prodi ha annunciato in maniera del tutto irrituale la sostituzione del capo della polizia non con la nomina del nuovo capo ma con la rimozione dell'attuale capo: in politica le piccole cose contano, e in materia delicata come il governo di tutto l'apparato delle forze di sicurezza ancora di più. Non si conosce ancora il nome del successore: tutti danno per accreditato il vice di lungo periodo di De Gennaro, Antonio Manganelli, ma la cosa è tutt'altro che scontata. Alcuni ritengono la scelta troppo in continuità e la avversano per questo (il Foglio cita il PRC come ancora titubante su questo nome), altri la incoraggiano per non dare il senso di repulisti di tutto il vertice (Il Corsera tra gli altri). La verità è che Manganelli è un fedelissimo di De Gennaro e in un clima più tranquillo sarebbe stato normale per lui arrivare, ma è anche vero che non è la prima volta che qualcuno fa carriera in fretta per aver assegnato il posto che la politica decide gli spetti. Solo il Foglio cita Serra tra i possibili candidati, mentre tutti gli altri snocciolano il lungo elenco (5 nomi) di seconde file che però mi parrebbero una scelta di understatement un po' curiosa in un contesto in cui la questione securitaria tiene sempre più banco in mezzo all'incapacità di gestire i problemi in altro modo che non quello dell'uso delle forze di sicurezza in copiosi numeri.

L'ultima cosa certa è che l'8 giugno 2007 il capo della polizia Gianni De Gennaro ha ricevuto comunicazione della sua iscrizione nel registro degli indagati per aver indotto l'ex questore di Genova Francesco Colucci a falsa testimonianza. La mossa dei pm genovesi sembra tutta politica e non solo a livello nazionale, ma proprio sul piatto delicato della bilancia del processo per i fatti della Diaz e per il resto dei processi del G8. Tirare in mezzo il grande capo significa far partire una bambola di giocoleria con bombe a mano al posto delle palline. Ammiro molto il dottor Zucca (e il suo socio Cardona) per la spavalderia con cui si muove su un terreno pesantissimo come questo, ma gli effetti di tutto questo sono ancora da decifrare. Perché se verrà dimostrato il coinvolgimento di De Gennaro, io mi chiedo tutta questa sagacia che gli viene riconsociuta dove è finita: per un processo in cui tutti più o meno si stavano accodando sulla soluzione di comodo (condanna per lesioni a Canterini e company con soldi alle vittime, condanne lievi o assoluzione per insufficienza di prove per i dirigenti che cosi' non devono stare li' a menarsela: non vediamo il tribunale con molto coraggio nei confronti di Gratteri, Luperi e via dicendo, onestamente!) il capo della polizia si fa infinocchiare nello scandalo che è riuscito ad evitare da sette anni. Gatta ci cova, ed evidentemente sia dal lato dei pm che da quello del capo della polizia la cosa è molto più articolata di quello che ci vogliono far credere. 

La cosa più sconvolgente è però la reazione dei media stamattina (mi riferisco ai giornali di cui ho fatto incetta impunemente in edicola): nessuna difesa a spada tratta del capo della polizia, nessuna condanna esplicita della gravità istituzionale dei fatti se se ne verificasse la veridicità, una generica ammirazione e apprezzamento per il superpoliziotto freddo come il ghiaccio e capace di grandi equilibrismi politici tanto da restare in carica sette anni (e io aggiungerei: di grandi ricatti dai suoi cassetti ben forniti di materiali). Gli editoriali di tutti i giornali sono tiepidissimi su De Gennaro concentrandosi tutti su Prodi, PD, Napolitano e via dicendo. La cosa è molto indicativa del potere dell'uomo in questione, se nessuno vuole pestargli i piedi con troppa decisione, un motivo ci sarà. Vince il premio buco dell'anno Liberazione, che è l'unico giornale a mancare la notizia: peccato perché mi pareva in risalita come qualità, ma questo marca una crisi di dilettantismo abbastanza grave nel già asfittico panorama mediatico giornalistico italiano.

Stiamo a vedere che succede. I botti non sono finiti.

 

  1. kundo
    21 Giugno 2007 a 10:31 | #1

    Cosa vuol dire “ho impunemente fatto incetta di giornali in edicola” ..????

    Non li avrai mica rubati??????

    K

  2. nero
    21 Giugno 2007 a 10:43 | #2

    non si rischia una denuncia per una cazzata come 5 euro di giornali. 🙂
    pero’ dovevi vedere la faccia del mio edicolante di fiducia (mannaggia a lui è pure milanista) quando mi ha visto prendere anche il foglio 🙂

  3. 21 Giugno 2007 a 18:35 | #3

    Ei visto che hai fatto incetta…ho una curiositĂ …mi dici L’UnitĂ  che ha scritto?
    Un riassunto eh!
    🙂

    Io cmq butto lì…Cavaliere.

    ciao
    b.

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