Repubblica: da giornale del centro sinistra a giornale delle questure.
Un tempo repubblica era il giornale del centro sinistra, dei sinceri democratici, misurati in tutto. Da ormai qualche anno a questa parte pare sia diventato l'organo della linea violante/cofferati: legge innanzitutto, ordine, equilibrismo per dire che gli unici buoni sono quelli che rispettano la legge (tranne quando i trasgressori sono parti di Ds e Dl) e quelli che si sottomettono alla ragion di stato sempre e comunque. A Milano ormai i suoi articoli sono considerati una barzelletta, e quasi è meglio sfogliarsi il corriere, tanto sono fotocopie delle dichiarazioni della questura (quando si parla di marginalismi e politica non istituzionale, sia questo un'occupazione, i rom, le colonne di san lorenzo). Almeno il giornale fa parlare solo De Corato.
E' evidente che anche a livello nazionale legalitarismo e giustizialismo la fanno da pardroni tranne quando c'e' da identificare le responsabilita' di chi governa e di chi comanda: infatti oggi per parare il colpo alle polemiche La Repubblica Online fa da ufficio stampa di Fournier, che spera cosi' di evitare l'isolamento all'interno del reparto. Che vomito: uno sperava che almeno un minimo di dignita' a qualche sbirro e qualche giornalista fosse rimasto. Invece no. Leggete e ribaltate il vostro fegato pure voi.
da giornale dei “radical chic” a giornale dei “celerini liberal”…
PS. ma qualcuno mi spiega la storia della nave da crociera cipriota??
da giornale dei radical chic con attico a roma a giornale di degennaro&co.
In primo luogo, devo confessare che negli ultimi anni i bianchi di
opinioni moderate mi hanno dato una grave delusione. Starei quasi per
arrivare alla spiacevole conclusione che nel cammino dei neri verso la
liberta’ l’ostacolo maggiore non e’ l’aderente al “White Citizens Council”
[Consiglio dei cittadini bianchi], o l’affiliato del Ku Klux Klan, bensi’ il
bianco moderato, che ha a cuore l'”ordine” piu’ della giustizia; che
preferisce la pace negativa, ossia l’assenza di tensioni, a una pace
positiva, ossia la presenza della giustizia; che dice sempre: “Sono
d’accordo con voi per quanto riguarda gli obiettivi che vi prefiggete, ma
non posso essere d’accordo con i vostri metodi di azione diretta”; che
crede, nel suo paternalismo, di poter essere lui a determinare le scadenze
della liberta’ di un altro; che vive secondo un concetto mitico del tempo e
continua a consigliare ai neri di attendere “un momento piu’ propizio”……..
……..Nella nostra generazione dovremo pentirci non soltanto per
le parole e gli atti odiosi di cui sono responsabili i cattivi, ma anche per
lo spaventoso silenzio dei buoni.
MARTIN LUTHER KING: LETTERA DAL CARCERE DI BIRMINGHAM DEL 16 APRILE
1963
Mi pare abbastanza pertinente non credi? 😉
preciso.
le parole di MLK dimostrano ancora una volta che è già stato detto quasi tutto quello che c’era da dire…e che ce lo siamo pure dimenticato…o che molti fanno di tutto perchè certe riflessioni vengano dimenticate