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Il mostro dell’autunno: blackswift è tornato

19 Novembre 2007

 

E’ stato peggio di un parto, il mostro dell’autunno ad opera di Blackswift. Il racconto è pronto da due mesi ma tra revisioni delle ultime cose (grazie blanquita), impaginazione (grazie carlo finalmente abbiamo una versione in pdf decente), e organizzazione del corteo di genova, non ce l’abbiamo fatta prima di adesso a spedire la newsletter. Ed è quasi il momento del mostro dell’inverno! In ogni caso ripubblico qua il testo della newsletter e spero vi andrete a leggere volentieri: Settembre andiamo, è tempo di migrare.

Pre Scriptum

Siamo spesso da biasimare in questo,
è ben provato che con un’aria devota e un’azione pia
inzuccheriamo lo stesso diavolo.

Autunno

Una nuova newsletter aperiodica per un nuovo mostro, quello dell’autunno. Andiamo al sodo, che è una newsletter di grande urgenza, almeno per noi. Gli eventi narrati, opera di fantasia, speriamo siano un gustoso divertissment sull’evento mediatico settembrino: Garlasco e la sua mostruosità, la mediaticità e le sorelle K, le trasmissioni e l’attenzione della gente, le discussioni e le battute. Decidendo di dedicarci alla fiction finiamo spesso per tentare ribaltamenti quotidiani di vicende annose e di ampio successo mediatico, ma in questo ci teniamo a precisare alcuni aspetti e ritirare fuori, graditamente, ancora una volta un articolo di Carlotto. Forse lui, meglio di noi, riuscirà a spiegarvi perché i delitti passionali in famiglia hanno così successo e perché lo abbiamo voluto tingere di un complottismo, in grado di sradicare minimamente i fatti dalla loro intima e reale vicissitudine. Lo pubblichiamo nel momento in cui, per altro, i delitti di famiglia sono già dimenticati: ora vanno di moda i pirati della strada, ancora più diabolici nei loro fili ideologici (su alcool, droghe, proibizioni, al solito). E allora la doppia citazione in partenza, ce ne regala, immediata un’altra, piuttosto convivente con i fatti da noi narrati.

Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole.. non c’è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l’avete fatto. So che avevate paura.

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