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Venti minuti possono bastare

9 Dicembre 2007

 

Entriamo un po’ molli e distratti, in una formazione inedita contro un Torino che vorrebbe almeno fare bella figura: rombo con Burdisso vertice basso, Cambiasso vertice alto, un desaparecido Cesar a sinistra e Zanetti a destra, Ibra prima punta e Cruz seconda punta. Non funziona e nel giro di dieci minuti Mancini corregge in corsa il rombo in 4-4-2 spostando a centrocampo Chivu e Burdisso come terzino. Ancora non funziona e l’Inter stenta anche se il Torino è praticamente imbelle. 

Nella ripresa Jimenez rileva Cesar e si torna al rombo con il Mago dietro le punte e Cambiasso vertice basso, Chivu e Zanetti laterali: tutto funziona meglio e in meno di un quarto d’ora chiudiamo la partita. Poi è solo melina per evitare di seppellire i granata con dieci gol.

Passando a un po’ di valutazioni ad personam: in porta Julio non corre rischi e non si preoccupa, c’è quando serve. La difesa vede rientrare Matrix che fa un ottima partita per sessanta minuti, mentre Maicon scorrazza a destra vittima della maledizione di "Inter 100 e lode" (chi fa l’intervista in settimana gioca sottotono la domenica). Cordoba provoca i soliti terrori nei tifosi, ma poi segna e fa un paio di recuperi incredibili, e tutti lo perdonano. Burdisso a centrocampo fa cagare, non so se Mancini lo capirà mai, mentre terzino sinistro non fa male, di sicuro ha due piedi che sono incapaci di impostare. Chivu io lo vedo bene dietro o in mediana sulla fascia, di centrali ne abbiamo abbastanza.

A centrocampo senza qualcuno a inventare gioco il rombo non è la soluzione adatta, ma appena Cambiasso o Jimenez salgono in cattedra passa la paura. In momenti di incertezza schemi più regolari sono tranquilli e lineari. Cesar ancora non si è ripreso (o forse erano solo un caso le partite di inizio campionato), e Pelè entrato a rilevare Matrix gioca con tranquillità ma evidenzia una preoccupante velocità ridotta nello scatto che per un ventenne non è il massimo. Zanetti fa la solita partita di mestiere e quantità, e non vi è altro da dire.

Davanti Cruz dietro Ibra non convince, ma forse il Mancio lo fa giocare così visto che tutti chiedono di provarlo al contrario dietro due punte: il solito bastian contrario. Il Genio ancora  riesce a farsi ammonire saltando il Cagliari e preparandosi al derby, mentre Cruz nonostante una scarsa prestazione la mette. Il gol di Jimenez è sicuramente il migliore dei quattro e mi costa dirlo visto che avevo tanto vituperato il cileno. 

Ora testa a Cagliari e in mezzo facciamo esordire un po’ di gente ad Eindhoven.  

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