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Nuovo anno, nuovi vecchi processi: la mayday parade non si tocca

7 Gennaio 2008

Sembrerà strano a tutti che un evento così importante e pesante politicamente come la mayday parade non sia stata interessata dal solerte intervento di giudici, procuratori e polizia giudiziaria. Infatti non è così: la mayday 2004, quella di Adotta una catena e la prima con una partecipazione ampia a livello nazionale e internazionale, è oggetto di un processo che si è concluso oggi con la sua sentenza di primo grado.

Le accuse iniziali erano ridicole. A parte aver accorpato la mayday con il presidio in solidarietà con marta, milo e orlando in un unico processo, il rinvio a giudizio andava da violenza privata (picchetti davanti alla standa di via torino e a zara di corso vittorio emanuele), a propaganda sovversiva (i volantinaggi), a danneggiamento aggravato (la pittura di telecamere e vetrine di alcuni esercizi commerciali). Il processo ha mostrato come le accuse fossero un palese travisamente della realtà: i picchetti erano legittime forme di protesta contro chi il primo maggio costringe la gente a lavorare per una paga da fame; la propaganda sovversiva era legittima forma di contestazione di un modello di vita e di lavoro che noi avversiamo; i danneggiamenti erano quattro pennellate innocue. 

La sentenza è andata bene a metà, che di questi tempi è già qualcosa. Il pm aveva chiesto l’assoluzione di tutti, tranne che per 8 persone per le quali aveva chiesto dai 6 ai 9 mesi per danneggiamento. Due persone inoltre dovevano secondo la pm essere condannate per imbrattamente a una multa. La giudice come al solito, non si è accontentata: 10 persone (incluse le due di cui sopra) sono state condannate per danneggiamento a pene tra i sei mesi e i quattordici mesi. Gli altri assolti.  E’ andata bene perché ritorniamo nell’alveo del buon senso con le assoluzioni. E’ andata male perché rifilare 14 mesi a chi anche scrivesse due cazzate su una vetrina di un macdonald durante un corteo di centomila persone che di fatto rappresenta un ampio settore della società è una follia. Per ora gira bene e speriamo che in appello il buon senso impronti anche la sorte degli attuali condannati. Basterebbe quello per accorgersi delle stupidaggini che il mondo della magistratura continua a rifilarci.

Per chi non se lo ricordasse poi, mercoledì non solo riprende il processo per i fatti alla scuola Diaz il 21 luglio 2001, ma comincia anche il processo d’appello per i fatti del San Paolo: i poliziotti che hanno massacrato gente inerme in un pronto soccorso sono stati quasi tutti assolti nonostante fossero ritratti da un video chiaro come il sole; due dei quattro compagni a processo hanno preso un anno e otto mesi per resistenza aggravata e lesioni. Poi si parla di mondo alla rovescia… Ma d’altronde è evidente che il pm Gittardi uno specchio a casa per guardarsi in faccia la mattina non ce l’ha.

 

Categorie:movimenti tellurici Tag:
  1. Teo
    7 Gennaio 2008 a 18:38 | #1

    Sai già cosa ti sto per chiedere…
    Visto che hai poco tempo ed ispirazione per la mostra ti andrebbe una chiacchierata?
    Argomento a scelta (tua ovviamente)!

  2. nero
    8 Gennaio 2008 a 18:37 | #2

    mi pare anche più interessante.

  3. 8 Gennaio 2008 a 19:13 | #3

    un semplice grazie, per quel lavoro di recupero della memoria-presente che tragicamente ci manca…

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