Un pareggio dimostrativo (featuring: gobbi di merda)
Il pareggio di questa sera a San Siro dimostra molte cose, anche a chi cercherà di nasconderle (forse per non parlare del grandissimo Milan che perde a Bergamo 3 dei 9 punti dei recuperi con i quali sarebbe già quarto per la propaganda mediaset): dimostra innanzitutto che le sviste a favore e contro l’Inter non hanno motivo di innescare polemiche, se non speciose, ma una riflessione sulla qualità della classe arbitrale italiana; stasera infatti Farina, che io odio per il suo protagonismo esasperato, ha diretto impeccabilmente la gare, inclusi gli episodi più dubbi (qualche giallo in più non guastava). Vicerversa i suoi collaboratori o sono dei cecchini, o hanno alzato la bandierina ogni volta che un nerazzurro si lanciava nella metà campo bianconera. Questo pareggio dimostra che la Juve senza tre titolari ma con un tridente osannato in tutta Italia (Iaquinta, Pinturicchio, Trezeguet) era sotto di due gol in 11 contro 10, e solo con il secondo centrale difensivo fuori (Matrix per una testata) è riuscita ad accorciare le distanze. Il secondo gol è una ingenuità della difesa interista molto attenta fino ad allora, e della complice Legge Universale del Rimpallo Interista, che recita: in ogni caso se un rimpallo può andare in culo all’Inter, esso lo farà; viceversa se può favorire Milan o Juve, esso lo farà. Infatti il terzo gol di Cruz si infrange sul palo esterno, mentre la capocciata di Boumsong quel mezzo giocatori colpisce il lato interno della traversa e termina di un filo oltre la linea. Chiamala bravura… Peraltro in due dei quattro tiri a rete bianconeri. Chiunque ne capisca di calcio ha visto una squadra in dieci con meno della metà dei titolari in campo non far toccare la palla per mezzora alla squadra terza in campionato in superiorità numerica. Ai ragazzi che hanno calcato l’erba scivolosa di San Siro vanno tutti gli applausi del mondo e i complimenti per aver dimostrato che l’Inter non solo ha tecnica, rosa, qualità, ma anche grande carattere. I calci in culo li deve prendere solo Burdisso: dopo una settimana di can can assurdo sui "favori all’Inter" cosa pensi bene di fare? Falcidi un uomo lanciato a rete, da dietro. Quando capirai che alle volte megli essere sotto di un gol in undici che in dieci per tutta la partita, forse sarai tornato il Burdisso pre-Valencia. Per ora sei la sua pallida ombra.
Veniamo ai ragazzi, escluso l’argentino. In porta Toldo rientra dopo due mesi di stop e un po’ si vede, ma non si nega un paio di parate decisive e la necessaria sicurezza. Dietro partiamo con Burdisso-Matrix centrali, Rivas a destra (di contenimento) e Maxwell a sinistra (di spinta). Dopo l’espulsione e il panico fino al 15esimo, Matrix fa coppia con Rivas e Cesar scala come terzino destro vedendosi costretto a scarpinare chilometri. Una volta assettata così la squadra in inferiorità numerica è ampiamente superiore alle merde bianconere, e questo in sé è una figata. Matrix migliora, anche se non rinuncia a entrate plateali che possono costare care con arbitri meno sicuri di Farina; Rivas dimostra inaspettate qualità di tempismo e determinazione; Cesar da terzino non è malissimo, anche se necessita aiuto per tenere la fascia. Il suo assist per il secondo gol di Cruz vale un bacio in bocca. Maxwell gioca la sua migliore partita di quest’anno, facendo sperare di aver ritrovato il fluidificante preziosissimo dell’anno scorso.
A centrocampo schieriamo Maniche e Pelè in mezzo, a contrastare e impostare, sui lati Cesar e Solari; dopo l’espulsione passiamo al centrocampo a tre, molto più stretto e compatto. Maniche è molto ben integrato nei movimenti della squadra, cose sorprendente considerato che è la seconda partita in nerazzurro. Pelé dimostra che i recenti flop erano un momento di flessione, e fa vedere numeri tecnici veramente pregevoli, nonché una autorità molto decisa per un ragazzino che viene dalla serie B portoghese a fare il culo al club più titolato d’Italia. Solari rimane un mezzo giocatore sul viale del tramonto e si mangia due cross che erano praticamente gol. Cesar spinge sulla fascia e va encomiato. Quando a metà del secondo tempo entra Zanetti la fascia destra con Cesar diventa un incubo per i bianconeri che si trasferiscono in blocco dall’altro lato. Cambiasso entra e sarebbe decisivo se sostituisse Pelé come previsto, ma l’infortunio a Matrix lo costringono a fare il centrale difensivo di cui deve ancora acquisire i movimenti (sai non è esattamente il suo ruolo). Comunque è intoccabile e ingiudicabile. Rientra anche Vieira, e al primo pallone da solo scarta tutto il centrocampo dei gobbi e anche mezza difesa: qualità incredibile, e sogno di vederlo così in forma per alcune partite di fila. Se fossi nei prossimi avversari dell’Inter la prospettiva di un rombo con Stankovic, Cambiasso, Figo, Vieira non mi farebbe dormire sonni tranquilli (neanche con gli innesti possibili di Maniche, Jimenez, Zanetti e Cesar).
Davanti vediamo la coppia Cruz-Crespo: Mancini sceglie bene perché Ibra non brilla con i gobbi, mentre i due veterani ne hanno da vendere. Valdanito è definitivamente scongelato e gli manca solo il gol. Cruz in questo momento, con i suoi due gol ha un solo paragone nella storia dell’umanità: Gesù. Se avesse fatto il terzo che il palo gli ha negato, avrebbe fatto un salto di categoria: Dio. Forse Suazo avrebbe fatto comodo nella fase finale della partita, e penso che Cruz non lo vedremo domenica dato che ha dato tutto e si preparerà per mercoledì prossimo.
Quando ho visto la formazione all’inizio ho pensato (e lo penso tuttora) che forse era un errore sottovalutare la partita così, nonostante le assenze di Nedved, Chiellini, Salimazdic, Buffon. L’espulsione ha confermato questo problema, ma la risposta motivazionale dei nerazzurri è qualcosa che non ho mai visto all’Inter almeno dalla metà degli anni Ottanta in poi (per quanto mi ricordi): è qualcosa di nuovo, che noi tifosi non conoscevamo e che spero di poter ammirare a lungo, e si chiama carattere, consapevolezza, determinazione. Devo dire che una vittoria mi avrebbe veramente reso felice in maniera indescrivibile, e sarebbe stata pienamente meritata, ma anche con questo pareggio non sento di poter dire nulla ai ragazzi se non grazie per l’emozione che mi hanno dato. E i gobbi sanno di aver avuto molta fortuna a infilare due gol. Vorrei che Mancini tra Udine e mercoledì non risparmiasse i titolari e desse un assaggio della potenza dell’Inter a pieno regime. Mi tocco le palle e vado a leggermi le dichiarazioni ridicole dei pennivendoli ("orgoglio juve" in 11 contro 9, "la Juve rimonta l’Inter" che vinceva due a zero in inferiorità numerica multipla, ecc.)
La conclusione del post non può che essere una: gobbi di merda, mi fate vomitare. <g>
ghghghghghghghgh :-)))
PS
Forza Atalanta!
Ieri ho visto due squadre stellari,
che, ha questo punto, hanno sciolto tutti i dubbi su questo campionato.
Inter imperiale, in dieci dal 9′ che
disintegra la juve, che riparte male … piano… e con poca qualita’, mentre ogni lancio in zona crespo e cruz dell’inter era un occasione da gol, formidabile. Complimenti anche alla seconda in campionato, regale, che nonostante l’inferiorita’ numerica (in dieci dal 17′) si va a prendere un pareggio fuori casa con un gran gol, e sul finale poteva anche vincere.
Queste due pareggiano solo se giocano in dieci, per il resto meritano le rispettive posizioni.
Quelli che non meritano nulla, invece, sono la juve e il milan. Ma si sa, la juve “deve” stare li e il milan gioca solo le partite di champions.
Ottimi segnali per un girone di ritorno che si preannuncia scintillante. L’inter non ha mai perso, la roma lo ha fatto solo con l’inter.
Oltretutto da ieri sono rientrati anche gli infortunati. Contro queste due, ci sara poco da fare.
Gli altri dovranno solo sperare in qualche pareggietto strappato coi denti.
mammamia che bestie
non rosico per nulla. io sono molto orgoglioso della prestazione di ieri. 🙂 (anche della vostra 🙂
mi diverto ad illuderli!
andiamo a torino, 2 gol, e tutti a casa!