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I nuovi totem

11 Marzo 2008

 

Joe Lansdale sforna libri come se fosse un antico panificio: regolarità e qualità impressionanti. Scrittura semplice, diretta, senza fronzoli e pretese di grande letteratura, ma altamente godibile e che arriva fino in fondo. Non si capisce perché tra gli scaffali dei best-sellers ci stia gente come Ken Follett e non gente come lui: il suo stile è più veloce, più adatto al tempo moderno, più vicino al senso comune di chi legge i libri da scaffale di supermercati. Forse non offre grandi avventure consolatorie in cui l’uomo medio possa pensare di immedesimarsi dimenticando i propri problemi. Forse è anche per questo che Follett mi fa vomitare e Lansdale mi fa godere. In effetti.
La Lunga Strada della Vendetta non ha una trama complicata, non ha personaggi troppo introversi e psicologici, non ha grandi affreschi lessicali. La Lunga Strada della Vendetta ha ritmo, ha personaggi familiari e immediatamente comprensibili, ha come fondali le strade che viviamo tutti i giorni (ovviamente più negli States che in Italia, ma la distanza non è così siderale), e soprattutto non ha paura di sognare.
Il libro è un noir con un tocco di fantasy che non stona, anzi arricchisce il "genere" del libro. Per un old-timer dei giochi di ruolo fa vibrare innumerevoli corde della memoria e dell’immaginazione: la spiritualità di popoli antichi che si incrocia con la modernità, l’impossibile che incontra il quotidiano, un’avventura che si conclude con un grande scontro e con un senso (o più di uno). Consigliato vivamente a tutti quelli che amano gli immaginari, e le meticce vie della fantasia, oltre che una buona dose di azione senza tante menate 🙂

Voto: 7

Categorie:pagine e parole Tag:
  1. casual romanista
    11 Marzo 2008 a 10:47 | #1

    In quanti riescono a scrivere un romanzo thriller partendo usando come protagonista un personaggio dei fumetti famoso come Batman?
    Solo lui, che scrive piu’ di un burocrate, poteva riuscirci.
    Per chi non conosce abbastanza il nostro prode Lansdale consiglio vivamente tutto cio’ con Hap & Leonard protagonisti.

  2. ppn
    11 Marzo 2008 a 11:14 | #2

    Esatto caro Nero:
    Hap e Leo ti prenderanno a cali nel culo ma invece che ululare bestemmie ti rotolerai a terra dal ridere.
    e letteralmente ti consiglio di leggerli disteso, tipo a letto, perchè a piegarsi da ridere rischi di prendere delle capocciate assurde (lo dico per esperienza personale).

    E quando avrai finito di leggere tutti i suoi romanzi ti accorgerai che hai goduto come un riccio per la roba che scrive un texano che ha fondato un suo stile di arti marziali, altro che quello sfigato di Chuck Norris.

    Nel frattempo muori male, cretino!

  3. 11 Marzo 2008 a 13:47 | #3

    Si’! Di recente ho divorato quasi tutta la seria di Hap & Leonard e non posso che essere d’accordo! E poi ci sono dei personaggi che non si dimenticano, non solo i protagonisti! 😉

  4. pbm
    11 Marzo 2008 a 15:20 | #4

    Assolutamente PIU’ Lansdale! Il problema è che è fortemente influenzante. Io ho trattato come una merda il mio collega qui in ufficio per una settimana dopo “rumble tumble”.

  5. casual romanista
    11 Marzo 2008 a 18:24 | #5

    qual e’ il meglio?
    io sono una cifra indeciso tra il filone thriller, horror e i cicli hap&leonard e nottideldrivein.

    direi “il mambo degli orsi” ma anche l’ultimo (che poi ultimo non e’!) “mucho mojo” spacca.
    aggiungo a menzione “tramonto e polvere” e gli ultimi usciti “la ragazza dal cuore d’acciaio” (un joe in formissima) e “echi perduti”.

    una cosa e’ certa, joe nun sbaja ‘n cazzo!

  6. ppn
    11 Marzo 2008 a 18:43 | #6

    Grande PBM, che ridere!!!

    Comuqneu tra tutti Hap & Leo, anche perchè a me le serie episodiche piacciono e mi affeziono ai personaggi, non ce n’è.

    Poi Tramonto e polvere mi è piaciuto un sacco, così come la serie “agreste” a base di cacce al cinghialone e così via. Ammetto che la serei dei drive-in (è uscito in italiano il 3!!!) è troppo spassosa ma in certi punti un po’ meno coinvolgente, addirittura un filo noiosa, ma son gusti.

    Io la lunga strada del dark knight me lo sto tenendo in caldo, perchè poi non ho più niente di suo da leggere e ci soffro. Nel frat-time mi intrattengo con Jasper Fforde che consiglio vivamente a chiunque, Nero incluso. E già che ci siamo se non avete mai fatto la conoscenza -ma ovvio che si, dai- Lethem, su tutti Testa di Pazzo e Concerto per Archi e Canguro.

    Anzi, ora corro a casa e mi lancio sul divano a leggere.

    ciao a tutti, tranne a Nero che deve suggermelo.

  7. 11 Marzo 2008 a 19:21 | #7

    mucho mojo sicuramente, ma anche rumble tumble spacca!

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