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70 anni dopo: tornano le leggi razziali

21 Maggio 2008

 

E’ stato un attimo. Era il 1938, l’anno di non ritorno per la storia italiana. Le leggi razziali approvate in quell’anno hanno segnato il destino di questo paese, e messo nero su bianco le sue aspirazioni. Fino ad ora non è che si stesse scherzando: in tutta Europa la questione immigrazione è affrontata con isteria e emergenzialismo degni del più becero senso di paura dell’altro, di ciò che non è identico a noi. I CPT sono l’invenzione più orribile in senso civile e politico degli ultimi decenni di politica, galere prive di regolamenti, in cui la vita di alcune persone viene dimenticata per mesi e mesi (con il nuovo ddl fino a 18 mesi, provate a contarli sulla vostra pelle), in base al solo fatto gravissimo a quanto pare di essere straniero. La xenofobia è stata il silenzioso compagno di viaggio della politica europea e italiana in particolare, e il DDL di oggi ne è il frutto amaro, amarissimo. 

Da oggi essere straniero in Italia è un reato. Penale. Punibile da 6 mesi a 4 anni. Non importa se sei buono, bello, brutto, cattivo, ligio alle regole, sottomesso, ribelle. Se straniero, quindi sei un criminale. L’equazione più semplice e contraria a ogni concetto di libertà fondamentali dell’uomo è per la prima volta nel nostro paese sancita nero su bianco. O meglio bianco su nero. Questo è l’ultimo passo, l’ultimo confine. Tra la civiltà e la barbarie. Sono combattuto: da un lato spero che il DDL venga dichiarato incostituzionale il minuto dopo che è approvato, dall’altro vorrei vedere le carceri piene di gente straniera per bene che vede la sua vita rovinata, famiglie sul lastrico perché non hanno più la badante o il portinaio o l’idraulico o il muratore, imprenditori che vedono le proprie fabbriche andare in rovina senza gli operai stranieri. Vorrei vedere gli statunitensi in Italia con un permesso turistico prendersi 4 anni di gabbio, e vorrei vedere la reazione dei media e di chi ha votato, coccodrilli dalle lacrime troppo facili. Quanto sta avvenendo è molto più orribile di quello che vogliamo ammettere. E io ricordo che a 5 anni dalle leggi razziali la gente andò in montagna. Armata. Forse è l’unico esito possibile. O forse no. Come dice WM4 a proposito del suo ultimo libro: serve molto coraggio, ma non so se è abbastanza.

Io voglio passare ad un livello successivo.

Categorie:movimenti tellurici Tag:
  1. 21 Maggio 2008 a 17:46 | #1

    C’e’ una piccola differenza. Che quanto la gente ando’ in montagna non ci andò a 5 anni dalle leggi razziali. Ci andò dopo 21 anni dall’arrivo di Mussolini.

    Una differenza non da poco.

  2. nero
    21 Maggio 2008 a 18:24 | #2

    vero, era un auspicio. come dire che le cose che stanno avvenendo si sono già viste, come si è già visto che la popolazione italiana vuole l’autocrazia e il populismo. Il fascismo non era un regime impopolare, purtroppo. Lo è diventato solo dopo, grazie al sacrificio di molta gente che ha deciso che era contrario a molti dei loro valori per i quali hanno combattuto. Purtroppo in Italia poca gente ha la capacità di leggere la storia lucidamente e si accontenta delle panzane strumentali di Pansa e soci. Per la prima volta in tanti anni sto pensando di andarmene dall’Italia per un lungo periodo di tempo e guardare da lontano l’effetto che fa l’abbrutimento di una intera società. E’ triste.

  3. pero’
    21 Maggio 2008 a 20:17 | #3

    dimmi un posto, onestamente, dove la gente non vuole autocrazia e populismo..la Repubblica delle Banane, forse? 🙂

  4. nero
    22 Maggio 2008 a 9:24 | #4

    però se non è il posto in cui sei nato e cresciuto e di cui erediti cultura, storia e difetti, non è la stessa cosa. E’ più facile non sentirsi coinvolti 🙂

  5. ppn
    22 Maggio 2008 a 10:51 | #5

    …in ordine sparso:
    la nuova caledonia
    la nuova zelanda
    metà del sudamerica (in particolare il perù)
    l’australia

    o in alternativa di tutto un po’.

    Possiamo anche organizzare Nero.

  6. nero
    22 Maggio 2008 a 11:02 | #6

    se ti va l’argentina mi sa che stiamo organizzando un tour. poi da li’ possiamo fare parecchie spedizie anche naturalistiche dove tu vuoi. se ti va facciamo.

  7. 22 Maggio 2008 a 11:03 | #7

    sarebbe divertente se ogni paese straniero dichiarasse che essere itagliani e’ illegale.
    rimpatri forzati per tutti, o galere.
    cannavaro dietro le sbarre a madrid, sarebbe un’ottima immagine.

    “Sono paranoico ed ossessivo fino all’abiura di me”…

  8. nero
    22 Maggio 2008 a 11:16 | #8

    mi basterebbe che tutti gli stranieri se ne andassero dall’italia per davvero. voglio proprio ridere poi….

  9. ppn
    22 Maggio 2008 a 13:42 | #9

    …considera che non succederà mai. Dove servirà mantenere il lavoro nero o perfino la criminalità stai pur certo che si saprà chiudere un occhio. Perciò mi aspetto che in proporzione questa nuova legge colpirà solo chi non avrà ganci/voce/ speranza, ma la facciata sarà salva e di casini non ne succederanno. Perciò davvero forse è meglio darsi alla macchia.
    Quindi fammi sapere per l’argentina, tra novembre e febbraio passo felicemente da precario a disoccupato, quindi avrò un sacco di tempo libero -che culo-
    .

  10. nero
    22 Maggio 2008 a 15:27 | #10

    i processi finiscono a ottobre. vedi tu.

  11. mina
    22 Maggio 2008 a 16:49 | #11

    secondo me la maggior parte di chi si svegliiiò stanco di fascismo, non lo fece per le leggi razziali ma per cose che andavano moooolto di più a toccargli la vita: la guerra, la fame, il commercio azzerato etc.
    non penserai mica che questo paese le ritenga davvero un problema vero?
    hanno votato berlusconi per questo.
    per sentirsi DIFESI DAGLI ALTRI.
    maledetti stronzi.
    se vai in montagna ti ci ritrovi tu ppn e altri 6 gatti (probabilmente me compresa diocane) a combattere contro milioni e milioni di italiani felici di vivere in una gabbia fatta a forma di stivale.
    e cmq il problema non è essere straniero, è essere straniero povero.
    non vedrai gli ammeregani in galera.
    non ci sperare.

  12. nero
    22 Maggio 2008 a 17:33 | #12

    allora, il post era uno sfogo. non era mia intenzione fare una lettura storica seria della situazione anche perché ci vorrebbero almeno almeno una decina di cartelle che non ho il tempo, la voglia e la determinazione di scrivere.
    Tagliando la questione con l’accetta: certamente gli italiani non si stancarono del fascismo per le leggi razziali, ma per la crisi economica e per l’incombere dell’ennesima guerra che non è mai un bel vedere diciamo. Quello che volevo dire con il post è che il momento in cui vengono ratificate le leggi razziali è il punto di non ritorno per il fascismo italiano da populismo nazionalista a qualcosa di più. Segna l’allenza indelebile e inarretrabile con il nazismo tedesco (non a caso non sono ben digerite dalle gerarchie, non per filantropismo ma perché rendono chiaro che da lì in poi non si torna indietro).
    Così oggi il nuovo decreto legge (o meglio l’approccio del governo alle questioni: repressione, militarizzazione, populismo privo di numeri per far quadrare i conti) segna il matrimonio definitivo della destra italiana con una tradizione che non metteva piede in queste forme almeno da tambroni.
    La differenza forte sta che sia negli anni 20 che negli anni 50 c’era ancora un’idea che serpeggiava in alternativa al pensiero dominante, e che dava un minimo di speranza a chi buttava il cuore oltre la siepe. Quello che ci manca adesso è un idea: non sto parlando necessariamente di pensiero forte (anche se di questi tempi non mi dispiacerebbe) ma anche di un pensiero debole all’altezza del totalitarismo fluido che stiamo vedendo.

  13. *
    22 Maggio 2008 a 23:40 | #13

    oppure sarebbe divertente se tutti gli immigrati si organizzassero fra di loro assumendosi a vicenda con regolari contratti di lavoro, per un’invasione legalizzata di massa, dove ci fanno fuori tutti

  14. mina
    23 Maggio 2008 a 11:02 | #14

    sono d’accordo. è chiaro che è un punto di non ritorno questo.
    ma forse è peggio di come la vedi tu perchè non solo c’è la destra ch vediamo, non solo non c’è un Idea, ma c’è anche una sedicente sinistra che vista la malaparata elettorale sta seguendo a ruota la destra per mostrarsi all’altezza delle paure insulse e delle voglie di militarizzazione attualmente in voga: a bologna, città massacrata dall’essere un laboratorio del pci prima e del pd adesso,ci sono le ronde degli studenti contro gli studenti chiassoni e vengono “armati” i vigili e forse ricorderete gli sgomberi delle famiglie rumene in piena notte con manganelli e violenze varie poco dopo l’insediamento di Cofferati.
    In più c’è una ridicola e inesistente sinistra radicale (aahhahahaha) che si è cancellata da sola e di cui non sento alcuna nostalgia che comunque invece di sbattersi contro la merda che avanza sta evidentemente chiusa in sezione a piangersi addosso e a cercare di accoltallarsi tra miriadi di ridicole fazioni (ti ricordi la scena dellos tadio di Brian di Nazareth?ecco).
    Non vedo peraltro grandi alzate di voce di noialtri “movimentisti”.
    Forse servirebbe un faticoso lavoro capillare e paziente “one-to-one” per rendere evidente la realtà e disfare il teatrino che ci hanno costruito attorno, ma non vedo chi potrebbe avere una rete simile. I preti forse. Il problema è che mentre parlano di solidarietà parlano anche di aborto etc etc purtroppo.
    Non so Nero forse dovremmo cominciare a scriverle quelle cartelle o forse è già interessante che io e te sisia ricominciato a parlare seriamente di politica e di “che fare” dopo almeno un anno di sbornia maternale per me e di parziale disimpegno per disillusione e per motlo altro per te.
    Forse è da li che si dovrebbe ricominciare. Parlare almeno noi “svegli” di quello che succede nel confortevole letargo circostante.
    Un abbraccio grande e denso.

  15. Fan
    23 Maggio 2008 a 23:46 | #15

    Adesso che Mina ha finito di figliare, possiamo fare la Rivoluzione!!!!!!!
    VAI MINA SEI TUTTI NOI!!!!

  16. ppn
    24 Maggio 2008 a 10:45 | #16

    …(cito Mina): “Forse è da li che si dovrebbe ricominciare. Parlare almeno noi “svegli” di quello che succede nel confortevole letargo circostante.” rischia di essere la solita palude che contraddistingue le attività politiche del movimento: l’autoreferenzialità.
    Oh, rischia, sottolineo.

  17. 24 Maggio 2008 a 11:47 | #17

    giusto per sottolineare che non e’ vero che in tutta europa e’ cosi’, la xenofobia italiana colpisce pure i comunitari, sembrera’ strano a questi italici xenofobi ma esistono paesi europei che credono che l’immigrazione sia una risorsa, aiuti a crescere l’economia e si guardano bene dal perdere questo capitale sociale.

    Certo, mi potresti dire che l’Italia alla fine recepisce in anticipo la direttiva europea sui CPT ma il punto e’ che in altri paesi, e non cito solo quello dove vivo, non c’e’ tutta questa xenofobia… forse perche’ la situazioen economica e’ diversa? chissa’.. onestamente non ho tempo e voglia per capirlo, mi accontento di guardare le vicende italiche dall’esterno

  18. ainolop
    24 Maggio 2008 a 14:50 | #18

    ciao hackerino!
    che bello il bordino batik (mi sembra che si scrive così), l’hai creato te?
    è bicromatico!

    ciao, un bacione!!

  19. nero
    25 Maggio 2008 a 10:18 | #19

    non è batik. sono le azulejos portoghesi fotografate in quel di lisbona questo capodanno 🙂

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