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Inter in Wonderland: Mork e Mindy

23 Novembre 2009

 

I ragazzi di Mourlino reduci dalla soporifera pausa per le nazionali avendo perso per strada il Bambino d’Oro e solo precauzionalmente l’Olandesina Volante, si affacciano su un campo della serie di Oz per ricominciare a correre. Sbarcano dall’astronave con il nostro Mago nerazzurro che chiama a gran voce: "Qui Mork chiama Oz, rispondi Oz". I mindyiani rossoblu, poveri terrestri, osservano con stupore e si adeguano al loro ruolo. Checché voi ne diciate, Mindy era carina e intelligente e piaceva a tutti, ma il protagonista indiscusso della serie è sempre stato Mork: questo è il riassunto del match, Mork è ed era nerazzurro.
Mourlino schiera la formazione aliena titolare, e i terrestri cercano di rispondere senza mostrare timori, ma il match è a senso unico: il bombardamento è incessante e dopo le schermaglie di un paio di decine di minuti il Principe scarica in rete un bolide senza esitare. Si presagisce la goleada, ma il Panterone ex gobbo che ci purga ogni volta appare in area e con un incantesimo salvato nel medaglione regalatogli da un suo nonno sudamericano riesce a far scomparire la palla e trasferirla direttamente nel sette. Tutto nel giro di trenta secondi dal gol del vantaggio. Gli alieni per un attimo paiono sbigottiti.
Si ripigliano subito, prendono la palla e non la restituiscono più agli avversari. Sul finire del primo tempo Supermario dopo il solito giallo guadagnato a caso, mette nel sacco il secondo gol nerazzurro.
Nell’intervallo Mourlino capisce che non si può giocare 10 contro 11 e spomparsi prima della gara del Camp Nou e sostituisce Supermario con il Leone. I difensori del Bologna iniziano a vedere le streghe aliene di Oz. Prima prendiamo due pali e la palla incredibilmente esce sotto gli occhi attoniti del Pelato. Poi il Principe da un metro spara un missile terra aria sulla traversa. Poi il Drago quasi uccide il povero Viviano con un altro proiettile e un difensore fa del suo corpo scudo alla discesa tipo slalom gigante del Colosso. Alla fine i mindyiani capiscono l’antifona e accettano di prendere un altra pera facendo fare un figurone sia al Principe per l’assist che appoggia al Pelato per la tega di sinistro al volo.
Partita finita. Al Colosso però come al solito risale la grappa nel momento sbagliato e si esibisce in un doppio insulto al guardalinee al minuto 46 del secondo tempo. Non chiamandosi né Totti né Camoranesi viene giustamente espulso e rischia di prendere due giornate di squalifica che gli costeranno la partita con i gobbi. Fin d’ora dichiaro che Mourlino è talmente pazzo da far esordire con la Viola Donati, e io lo stimerei, ma mi cagherei addosso. Il match ci dice solo che siamo in forma tutto sommato e che siamo concentrati verso martedì. Meno male, ma speriamo che non salga anche ad altri la grappa nel momento peggiore. 

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