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Inter in Wonderland: troppa grazia

1 Marzo 2010

 

Arriviamo su un campo ostico come quello di Udine – ostico per noi, malleabile per il duopolio, da sempre, remember 5th of may – con montagne di squalificati e qualche infortunato. A ogni tifoso si gela il sangue nelle vene, le membra paralizzate dal terrore, quando legge la formazione: di fianco all’unico non assente Orco nel ruolo di dissuasore centrale giocherà la Statua di Sale, Tiagone il di marmo micione. Comunque c’è fiducia nel mister e nella provvidenza. Per chi ci crede.

In mezzo al campo schieriamo solo due giocatori di cui uno al 270esimo minuto consecutivo dopo un infortunio di due mesi – il Drago – e uno ancora acerbo – Marika il klingoniano oscuro. Marino non è un pirla e infatti capisce subito che deve metterci sotto e non aspettare come fa con il Milan, per dire: centrocampo dinamico e affollatissimo, esterni d’attacco assatanati (maledetti figli di lippi, ed è inteso come insulto) e Di Natale per infilare i nostri rapiderrimi centrali difensivi.

Tempo due minuti e siamo già alle bestemmie (approfittando del fatto che ancora non vale la nuova regola che prevede la squalifica): Pepe buca la difesa, il Colosso e il Capitano d’Acciaio non salgono e siamo infilati. Tutti i tifosi già temono una giornata orrenda. Ma i ragazzi ci fanno subito ricredere e Supermario scivolando infila Handanovic. Meno male. Sugli spalti tutti soddisfatti. Cominciamo a macinare gioco e non soffriamo più di tanto. Nel giro di dieci minuti, il Mago Mourlino schiaccia un tasto sul cellulare e i giocatori friulani si trasformano in birilli: Principe-Pantera-Colosso tutto di prima al volto e gran gol nel sette. Quando l’Udinese si scongela il loro pomeriggio di gloria è già finito. Non demordono, ma non mordono. Per demerito loro più che per grandi meriti nostri. E allo scadere Supermario mette un cross perfetto, e altrettanto telecomandato è il taglio del Principe che punisce l’Udinese. Tre a uno e sospiro di sollievo.

Si rientra in campo con fiducia, immotivata evidentemente. Infatti nel secondo tempo gli eroi del Mago non entrano in campo. E’ solo Udinese. E per fortuna riescono a segnare solo un gol su rigore sacrosanto. Nessuno però ha capito che dagli spalti Mourlino ha azionato il suo incantesimo più potente: attraverso il cellulare attiva uno dopo l’altro dei dissuasori magnetici che impediscono ai friulani di concentrarsi e alla palla di entrare in porta. Purtroppo si dimentica di disattivarli proprio quando l’Olandesina e il Leone smunto si trovano sui piedi due ottime occasioni. Si distrae fin troppo, lasciando in campo fino al settantesimo una Pantera che a parte il tocco nel gol non ne imbrocca molte, e ritarda l’ingresso di Matrix abbandonando il nostro Micione di Marmo preferito fin troppo in una posizione scomoda (lo sguardo perplesso della Statua di Sale quando si posiziona sulla linea dell’area di rigore è lampante). L’ultima svista sui dettagli – che evidentemente in campionato non sono importanti come altrove – è quando si allontana dagli spalti al 93esimo. Infatti con lui lontano i campi di forza si spengono e complice il supplemento di recupero deciso dall’arbitro rischiamo di prendere il gol al 94esimo e mezzo. Mourlino rientra appena in tempo per riattivare i dissuasori mentre la palla plana sulla traversa: saluta il Friuli con il gesto che ci hanno insegnato significa "ciao a tutti, amore e grande calcio" in olandese. Speriamo che anche nel suo caso lo capiscano tutti.

Siamo stremati e meno male che c’è una settimana per riprendersi. Marino ci fa sudare la partita presentando i friulani come al solito con il coltello tra i denti (contro di noi). Alcuni giocatori sono un po’ fuori condizione e devono sbattersi senza discutere. Supermario mostra che la Primavera è la sua stagione e cresce, Milito è immenso, la difesa fa il massimo possibile. E’ in mezzo che oggi eravamo un po’ disperati consentendo agli avversari di scendere ogni volta senza opposizione alcuna. Per fortuna recupereremo tutti gli squalificati tranne Cambiasso – somma ingiustizia – e dovrebbero recuperare molti degli infortunati, se non tutti (SGRAAT). Tre punti importantissimi, diciamo che compensano i punti buttati nel cesso a Parma. Avanti tutta.

Categorie:spalti e madonne Tag:
  1. Kundo
    1 Marzo 2010 a 13:28 | #1

    Così pieno di inesattezze che sembri un giornalista.

    K

  2. nero
    1 Marzo 2010 a 14:51 | #2

    quali sarebbero?
    sono lieto di correggere.
    dopodiché le mie cronache sono fantasia, mica realtà.

    [il gesto dell’ombrello l’ho lasciato perché mi sarebbe tanto piaciuto che l’avesse fatto =D]

  3. spacecozza
    1 Marzo 2010 a 16:23 | #3

    Ma che ombrello…saluto olandese!!

  4. Kundo
    2 Marzo 2010 a 13:09 | #4

    Già uno lo hai detto te… e correggi anche l’altro vistoso.. sul primo goal solo maicon sbaglia.

    K

  5. nero
    2 Marzo 2010 a 17:51 | #5

    mi spiace ma anche il capitano è basso, e se volessimo essere pignoli pure Motta sbaglia la posizione.
    Ma sono dettagli =D

  6. nero
    2 Marzo 2010 a 20:08 | #6

    mi correggo. ho rivisto bene l’azione e hai ragione tu k. il capitano non c’entra un cazzo =D

  7. ppn
    3 Marzo 2010 a 13:38 | #7

    Il Capitano non sbaglia mai.

    Mi rincuora sapere che è ancora così giovane.
    Avremo modo di godercelo ancora per qualche decennio prima che molli il calcio e si dedichi a superare i record di Marco Olmo.

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