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La Lega dei Citroni: Wurst mit Kartoffeln

30 Settembre 2010

La tavola imbandita con la tovaglia buona a stelle nere e campo argento. Le posate raffinate. I bicchieri di cristallo. Il piatto ampio di un bianco splendente. Gli eroi nerazzurri si riaffacciano al salotto buono del calcio da invitati principali, nonostante le tante assenze e le difficoltà di assetto. Benny schiera il Leone prima punta, cosciente che ai carnivori i wurstel con patate non dispiacciono per niente, da buono chef e buon gustaio.

Non ha paura: in campo due baby ancora non pronti per certi palcoscenici ma almeno uno con numeri ancora da esplorare; in campo due baby a coprire anche chi ha mostrato di subire di più le difficoltà del poco rientro dalle prime linee di Leone e soci.

Pochi minuti e proprio il baby nanetto, Totò, si divora un gol di testa, nonostante sia circondato da salsicce giganti e pesanti il doppio di lui. Si vede che anche in Brasile la salsiccia non viene disdegnata, cibo popolare di grande interesse. Poco dopo è l’Olandesina che si fa parare un gol fatto su assist del succitato nanetto.

La tavola si arricchisce di pietanze teutoniche e il momento per l’irruzione del vorace appetito africano è maturo. Due zampate e la partita è finita. A seguire uno stuzzichino anche per l’Olandesina e il dolce per il nostro miglior attaccante: ogni partita da prima punta, due o più gol. C’è da dire che non vede la porta.

Finiamo la partita con il Castello e l’odiato Driblomane (è una battuta eh!) che esordiscono nella competizione e con il rientro del Bambino d’Oro: fine gara con quattro baby in campo e tanta spavalderia.

Non penso si sia mai vista l’Inter fare una scelta del genere, e affrontare una partita in Lega dei Citroni senza il pannolone. Miracoli di Madrid, del Triplete e anche della voglia di dimostrare qualcosa di Benny. Diamo a Ciccio quel che è di Ciccio. Nonostante l’assurdo incaponimento sul modulo tattico. Magari ha ragione lui. Ma magari no. Comunque io esco felice dallo stadio.

  1. milingo
    30 Settembre 2010 a 12:09 | #1

    ho trovato l’inghippo che mi ha portato in confusione, mi cospargo il capo di cenere.

    “Originariamente le sostituzioni non erano previste nelle partite: se un giocatore si infortunava e non era in grado di proseguire, lasciava la sua squadra in inferiorità numerica. La prima regola in tal senso fu disposta nel 1958, anche se limitava le sostituzioni esclusivamente agli infortuni: potevano essere sostituiti solo il portiere e uno degli altri giocatori in campo solo se impossibilitati a riprendere il gioco. Il numero di sostituzioni, indipendentemente da ruolo e infortuni, salì a due solo nel 1970. Nel 1994 fu aggiunta la possibilità di una terza sostituzione ma solo in caso di avvicendamento del portiere e nel 1995 fu eliminata anche questa limitazione, portando il numero di sostituzioni a 3 indipendentemente dal ruolo.”

    tratto da http://pc-community.forumcommunity.net/?t=37258481

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