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Posts Tagged ‘precarietà’

Altro che Eddie Florio…

22 Ottobre 2010 1 commento

Eddie Florio è il fantastico protagonista del miglior libro in assoluto, Noi Saremo Tutto, di una persona che stimo tantissimo, Valerio Evangelisti. La vicenda del rinnovo del contratto nazionale separato da parte di Cisl-Fim e Uil-Uilm c’è da dire che conferisce un senso tutto nuovo alla parola corruzione, una manovra da far impallidire i magheggi mafiosi dei grandi sindacati (o pseudo tali) della tradizione americana (per chi non lo sapesse praticamente una sorta di gruppi di interesse che gestiscono per conto dei padroni il rapporto con i lavoratori).

L’Unione Sindacale di Base (diamo a Cesare quel che è di Cesare) ha scoperto che nel rinnovo è prevista una clausola che obbliga i lavoratori non iscritti al sindacato a versare un contributo sindacale di 30 euro per “l’attività di negoziazione svolta” che verrà applicata con la logica del silenzio assenso (se non si nega esplicitamente il consenso si considera tacitamente accordato il prelievo dal proprio stipendio). Traduzione: in cambio all’accondiscendenza dei sindacati gialli italiani a un accordo separato e favorevole a Fincantieri e compagnia cantante, quest’ultima ha fatto in modo che con 30 euro a lavoratore i sindacati stessi possano guadagnarci milioni. Se non è un atto di pura e semplice corruzione questo, non saprei come altro definirlo.

Ovviamente come nel caso delle pensioni che i parasubordinati mai vedranno ma continuano lautamente a foraggiare, o delle tasse che si continuano a pagare nonostante la demolizione dei servizi pubblici sistematica operata negli ultimi decenni, nessuno alzerà un dito per protestare. In paesi con più dignità (come la Francia ad esempio) starebbero già spaccando tutto. Peccato vivere nel Paese che non c’è.

Chiamale se vuoi… distrazioni

6 Ottobre 2010 Commenti chiusi

Lo spazio della Fornace di Rho è uno dei pochi luoghi vivi in una città di morti. Non è un caso se sorge nel punto di convergenza dei massimi interessi metropolitani con i massimi conflitti: mobilità, lavoro, precarietà, territorio, speculazione. Rho, il nuovo polo fieristico, le magnifiche sorti e progressive dell’Expo: i ragazzi della Fornace sono stati motore e azione di tutto quello che vi ha avuto a che fare, e adesso, a meno di due settimane dalla scadenza dei tempi per sbrigare le ultime pratiche legate proprio all’Expo 2015, con la maggioranza impelagata in ogni sorta di problema legato ai desideri iperspeculativi di politicanti e costruttori, la sos Fornace si ritrova sotto sgombero da un giorno con l’altro.

Sarà un caso che siano uno dei luoghi principale in cui si andavano aggregando vertenze e precari dell’area della Fiera e dell’Expo. Sarà un caso che non passasse mese senza mobilitazioni e rotture di palle nei confronti dell’incapace management metropolitano. Sarà un caso che Maroni era a Rho per dirimere anche la questione Fiera/Expo proprio due giorni fa. Sarà anche un caso che un bel problema di ordine pubblico offre un’ideale diversivo ai giornalisti per non parlare delle porcate che si faranno per sbloccare l’Expo: terreni che si svendono e si comprano a prezzi assurdi, per poi lasciarli lì a marcire e non perdere il prestigio dell’evento. Bella mossa, ma vecchia come il cucco.

Com’è come non è, domani cominciano i presidi antisgombero alle 5.00 del mattino. E se li buttano fuori sabato in una nuova occupazione si terranno gli Stati Generali che avrebbero dovuto essere altrove (Arci Bellezza). Sapete com’è, le distrazioni con chi ha degli obiettivi concreti non funzionano più di tanto. A la prochaine.