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Sempre a proposito di leggi razziali a Milano

6 Giugno 2008

 

Sempre a proposito di leggi razziali a Milano, oggi ho ricevuto una mail che mi segnala come siano in atto le nuove misure del prefetto relativamente ai campi nomadi: da stamattina polizia e carabinieri stanno provvedendo a fotografare, identificare e schedare tutti i presenti nei campi milanesi. Sono sicuro che la gran parte delle persone non ci vedranno niente di strano in tutto questo, anzi che gioiranno, come dimostrano le occhiate di schifo complice che si scambiano le signore impomatate sulla metrò quando entra l’ennesimo rom a suonare una tarantella con l’armonica. Io invece ci vedo qualcosa di strano, anzi di schifoso: se al posto di schedare i rom passassero da casa vostra a chiedervi di farvi una foto e di segnare dove state e con chi state, sono sicuro che non vi sembrerebbe tanto normale. Chi abita in un campo rom non è diverso da me e da voi, è un cittadino europeo (nella maggioranza dei casi), spesso addirittura italiano, ha un documento d’identità valido, e non c’è nessun motivo per cui debba essere schedato, se non un pregiudizio e la necessità di soddisfare la canea mediatico-popolare. Ma questo tipo di soddisfazioni non sono mai un buon preludio. E’ aberrante che l’unico a scrivere cose intelligenti in proposito sia Gad Lerner. Forse perché la sua storia gli ha insegnato come cominciano i periodi bui per la democrazia e l’umanità in generale.

 

  1. ppn
    6 Giugno 2008 a 12:01 | #1

    …un sacco di gente ti direbbe che si farebbe pure fotografare, tanto non ha nulla da nascondere.
    io la chiamo “interiorizzazione dello sbirro” e succede anche al contrario, tipo quando ti fermano per dei controlli e istintivamente ti cachi sotto, anche se non hai nulla da temere.

    Credo abbia a che fare in qualche modo con una certa miopia…

  2. 8 Giugno 2008 a 8:53 | #2

    Allora vorrei vedere fotografati identificati schedati (con il caratteristico clima di intimidazione):
    – tutti i milanesi maschi per il violentatore della tredicenne.
    – tutti i tifosi dell’Hellas Verona per le violenze culminate nell’assassinio di Tommasoli
    – tutte le adolescenti italiane bianche di Roma per il bullismo di quelle 6 del liceo Mafai
    e via reprimendo….
    E poi, per una particolare applicazione della legge del taglione, farei loro provare a vivere da stranieri e precari, per esempio negli USA.
    Allora qualcuno capirebbe cosa significa il diritto a vivere e realizzarsi.

  3. spacecozza
    9 Giugno 2008 a 18:42 | #3

    🙂

    Io mi caco addosso quando mi fermano, siempre!
    Perchè non sono certa di avere nulla da temere.

  4. echomrg
    14 Giugno 2008 a 13:37 | #4

    Come dice PPN, ho la netta sensazione che molta gente aprirebbe volentieri la porta e si farebbe fotografare e schedare, tanto non hanno nulla da nascondere, loro…

    M

  5. 28 Giugno 2008 a 20:22 | #5

    http://zepolt.blogspot.com/
    il blog di un’amica che racconta cosa vuol dire sbattere la faccia sulle legi italiane dell’immigrazione

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