Bayern Monaco a San Siro: vent’anni di bestemmie
Ero piccolo nel 1988 quando mi gustai la cavalcata di Berti per il 2 a 0 a Monaco. Solo gli interisti possono immaginare la mia faccia quando pigliammo 3 gol a San Siro: la definizione di incredulità e delusione non sono sufficienti a qualificarla. Siamo nel 2006, ormai sono uno scafato interista da 30 anni, quindi incredulità e delusione non le conosco più, però non riesco a smettermi di incazzarmi.
L'inter principalmente è affetta da tre problemi difficilmente sormontabili singolarmente, figuriamoci tutti insieme:
- giochiamo normalmente 11 contro 13 (il dodicesimo è l'arbitro, il tredicesimo Mancini).
- siamo una squadra composta da bipolari schizofrenici, da cui l'inno Pazza Inter
- ce la stanno gufando tutti
Ora, una volta accettato questo assioma nerazzurro, possiamo passare alla disanima della partita. La tattica lungimirante per una volta del mancio è chiara dal primo secondo: temporeggiare il primo tempo in attesa di un miracolo di qualcuno dei nostri, provarci un po' piu' convinto il secondo tempo, mettere dentro adriano a 3 minuti dalla fine per prendersela con lui poi se non ha segnato.
Il primo tempo è equilibrato, noi ci proviamo meglio di loro, ma ibra e crespo stasera hanno sbagliato bersaglio e usano Kahn anziché la rete. L'arbitro decide per valutazioni inglesi, non ammonisce nessuno neanche se si ammazzano in campo, e non fischia un cazzo di niente. Un esempio di tutto ciò è il fallo della foto: io non dico che doveva fischiare un rigore (è iniziato fuori area) ed espellere il tedesco (ultimo uomo), però almeno il fallo dal limite e il giallo erano limpidi. Invece manco uno sguardo. Poco prima, un altro tedesco entra come raffigurato in ideogramma su Figo -| dove il trattino è la gamba con tacchetto del tedesco e la pipe è lo stinco di Luis, tanto che io mi sono cagato addosso che gli aveva spezzato una gamba. Anche qui, non dico rosso diretto che pur ci sarebbe stato, ma almeno fischiare il fallo, no?
Finisce il primo tempo, inizia il secondo tempo. Entriamo in campo un po' più determinati. Crespo si mangia un gol fatto ma io continuo a confidare nel fatto che porteremo a casa la partita. Ibra lotta su un pallone in area e cravatta il difensore: giallo. Ci sta. Fino ad adesso non ha fischiato nulla, ma uno mica si può lamentare sempre. Se non che la partita si fa cattiva, e questo continua a fischiare ed elargire cartellini solo dalle nostre parti. Ibra è un depresso bipolare, si fa rodere il culo e fa un intervento un po' deciso, a metà si ferma e alza le mani capendo di aver fatto una cazzata. L'arbitro fischia il fallo (e ci mancherebbe), ma poi tira fuori di nuovo il cartellino e lo butta fuori. Follia. Ma si sa, che all'Inter piacciono le imprese eroiche, quindi ci mettiamo sotto e Crespo rischia di fare il gol della vita in 10 contro 11. I tedeschi continuano a picchiare come dei fabbri, e addirittura Schorl mentre Grosso protegge il pallone che sta andando sul fondo fa un intervento degno del miglior viet-vo-dao sulle sue gambe. Il guardalinee lì di fianco sventola come un forsennato, l'arbitro inglese guarda con sufficienza grosso ed estrae a fatica il cartellino giallo: Se era Materazzi gli davano 6 giornate di squalifica. Iniziamo a dare segni di squilibrio generalizzato e i tedeschi ci infilano su una leggerezza difensiva proprio di Fabietto. Incarogniti come furetti ci buttiamo all'assalto e in un confronto a braccia reciprocamente larghe in corsa, un bavarese fa una scena madre: l'arbitro non aspettava altro e si vendica del giallo che ha dovuto tirare fuori prima, con un bel rosso diretto per Grosso che con grande stile non protesta, tanto ci pensa quel nazista serbo di Mihaijlovic a farlo prendendosi un rosso pure lui. Al 92' sbandata di Cordoba che gli regala il secondo gol, ma a questo punto non cambia veramente un cazzo se non confermare la serata storta.
Purtroppo in questi momenti ho sempre troppe poche cose da spaccare intorno e mi tocca pure essere una persona misurata in assemblea. Se non ci rendiamo la vita difficile non ci divertiamo, ma io dico, una volta nella vita, non potrebbe andare tutto liscio?