Against the Day Synopsis (3.4 – 3.7)
3.4
Deuce Kindred e Lake Traverse viaggiano per molto tempo, in fuga dalla paranoia di Deuce di essere seguito da qualcuno che lo ucciderà presto. Nei loro viaggi passano anche dalla famiglia di Deuce, nella zona di Cairo, Illinois (per un attimo sembra anhce che Deuce sia ebreo, ma forse è solo un gioco di riferimenti del testo).
Il loro matrimonio è stato felice per pochi giorni, poi è diventato una sorta di partita a poker, con il segreto di pulcinella di Deuce da un lato del tavolo (il suo omicidio del padre di Lake) e il perdono di Lake dall'altro. Il discorso della sua ammissione di colpa salta fuori ogni tot, con battute e mezze frasi.
A un certo punto della loro vita, Lake e Deuce si stabiliscono nella cittadina di Wall of Death, Missouri, dove vengono scambiati per il vice sceriffo e moglie che erano attesi quel giorno e che mai erano arrivati a quella cittadina persa nel nulla, mettendosi al servizio dello sceriffo della città Eugene Boilster.
In questa veste dopo giorni e giorni di lenta quotidianità, al telegrafo dell'ufficio dello sceriffo arriva la notizia della morte di Sloat Fresno. Deuce va in escandescenze e parte abbandonando Lake alla ricerca dell'assassino del suo compare, o comunque di qualcuno da uccidere per vendicarsi o anche solo stare meglio. La stessa notte Lake pensa di essere stata visitata dal fantasma di Sloat quando mentre dorme ha una specie di riflesso rettale, proprio la stessa sensazione di quando faceva amplessi a tre con il defunto e il suo ormai lontano maritino.
Nel periodo di assenza di Deuce, Lake fa amicizia con la moglie dello sceriffo Tace Boilster, alla quale confessa tutta la loro storia, chiedendo consiglio. Tace non la biasima, e anzi, materna comprende il suo odio per Webb e il surrogato di vendetta che il matrimonio con il suo assassino costituisce in qualche modo.
Dopo una decina di giorni Deuce torna a casa, cambiato per sempre, e soprattutto inseguito dal fantasma di Sloat, che non lascia dormire neanche Lake.
Dai discorsi con Tace, scopriamo che Lake vuole in un certo senso redimere Deuce, almeno parte di lei lo vuole, vuole credere che il suo uccidere Webb sia stato un errore, un tragico errore e che Deuce in fondo è una persona buona.
A un certo punto della vita di coppia di Deuce e Lake diventa però chiaro a tutti e due che lei sa che lui sa che lei sa, e tutto diventa più lineare, tanto da trasformare Deuce, perseguitato dal senso di colpa, in un agnellino che cerca solo di farsi perdonare da Lake e dalla vita, scatenando però la furia di Lake che vede in questo un comportamento senza dignità.
Dopo anni di vita spericolata, Deuce entra nel mondo della vita ordinaria, e la coppia cerca di fare un figlio, senza riuscirci, sottoponenendosi a cure di ogni tipo e subendo i peggiori pettegolezzi, salvo da Tace e Eugene che li appoggiano e consolano amorevolmente.
Tutto questo fino a che un certo giorno Deuce non confessa a Lake che avere un figlio per lui sarebbe in un certo senso una compensazione per l'omicidio di Webb: Lake va su tutte le furie, capendo che la loro vita di coppia, tutto il loro amore, gli anni spesi e anche il desiderio di prole è solo un modo per fare pace con il proprio senso di colpa. Nel pieno del litigio, Deuce racconta a Lake di come l'abbandono di Lake sia stata la mazzata finale per il vecchio Traverse, che ormai era una carcassa umana a cui lui e Sloat hanno solo dato il colpo di grazia, e che mentre lo ammazzavano lui non faceva altro che parlare di lei, chiamandola Child of the Storm.
E' la goccia che fa traboccare il vaso e Lake lo colpisce mandandolo a sbattere per terra su qualche spigolo. Sta per finirlo con una grossa pentola di piombo ma ci ripensa e decide di infierire con un ferro da cucina non molto pesante, mandando Deuce al tappeto ma senza ucciderlo, per la grande delusione di Tace che accorre sulla scena, la quale cinicamente nota che forse Lake non è meglio di Deuce, dato che l'ha protetto dalla vendetta dei suoi fratelli con la sua presenza fino a oggi.
3.5
Un breve capitolo in cui ritroviamo Nigel e Neville, ormai sulla strada della dipendenza da oppio, e soprattutto Cyprian Latewood, matematico in erba in compagnia di Reginald “Ratty” McHugh, al momento tra i favoriti del professor Renfrew (uno dei due rappresentanti della carta del Diavolo nella società segreta dell'Icosadiade, tra le cui principali attività c'è quella di intelligence su chiunque incontri nella convinzione di un suo futuro e imminente impiego in qualche servizio segreto).
Cyprian Latewood, come tutta la società bene di Cambridge e Londra, subisce il fascino carnale di Yashmeen Halfcourt, protetta del Grand Cohen della società segreta TWIT, la quale però è di inclinazioni saffiche. In realtà Cyprian è in rapporti intimi con la giovin pulzella, di cui è perdutamente innamorato.
Yashmeen Halfcourt sviluppa sempre più un interesse nelle funzioni Zeta di Riemann, che la porterà a partire per Gottingen per meglio studiarle, anche a fronte della noia mortale della vita di intrighi farlocchi e senza senso delle società segrete inglesi.
3.6
Nel viaggio transoceanico sulla Stupendica Dally e sua madre Erlys si stanno finalmente riappacificando: viviamo in un flashback l'incontro tra Erlys e Merle, il loro rapporto neutro e corretto, ma privo di passione, fino all'arrivo di Luca Zombini, per il quale Erlys prende una cotta mostruosa che dura tuttora.
Erlys fa notare a Dally un giovane che la fissa dall'inizio del viaggio durante i pasti nella hall della prima classe, spingendola a presentarsi. Il giovane non è altri che Kit Traverse, in viaggio verso Gottingen e lontano dalla sua storia familiare, che gli ripiomba addosso quando riconosce in Dally la giovane donna con cui ha chiacchierato durante una serata organizzata da R. Wilshire Vibe, nonché una recente conoscenza di suo fratello Frank. Dally si innamora alla Seconda Vista di Kit, che però decide di evitarla per non travolgerla nelle sue vicissitudini targate Vibe e Traverse.
Nel frattempo il compagno di viaggio di Kit, Root Tubsmith, scopre che la Stupendica è in realtà una nave dall'identità doppia: la sua seconda natura è infatti quella di essere l'incrociatore austriaco S.M.S. Emperor Maximilian. Proprio mentre Root e Kit stanno esplorando la dimensione militare della nave, nel profondo della sala macchine, conoscono il marinaio O.I.C. Bodine e il suo capitano austriaco. Mentre Kit è ancora in compagnia di Bodine, dal telegrafo di bordo arriva l'annuncio dell'inizio delle ostilità in Europa che segnano l'inizio della Prima Guerra Mondiale. La Stupendica si sdoppia nella S.M.S. Emperor Maximilian, i passeggeri ostaggi della nuova identità militare della nave, che salpa alla volta del Marocco. Kit viene di fatto incorporato nell'equipaggio di guerra della nave, senza riuscire a tornare sopra coperta, mentre Dally lo cerca disperatamente.
Sotto coperta, tra le altre cose, Kit incontra qualche famiglia di Lubeck sequestrata all'insaputa di tutti salvo il Capitano, per essere sbarcata in Africa e giustificare in quanto intervento coloniale l'interesse austriaco nell'area in vista del conflitto bellico mondiale ormai cominciato. Una volta arrivati presso la costa marocchina, i civili presenti sulla S.M.S. Emperor Maximilian vengono fatti sbarcare, incluso Kit che decide di abbandonare il suo futuro nella marina asburgica.
Una volta a terra Kit si fa assumere nell'equipaggio di un peschereccio, il Formalaut, la cui ciurma lo guarda con sospetto fino a che nei pressi di Agadir, altrimenti nota come Cadice, la nave si imbatte in un banco di pesci infinito: la nave viene stipata di carico ittico fino all'ultimo centimetro disponibile, e la ciurma guarda Kit come se fosse Gesù. "Giona al contrario", dirà il capitano, rieccheggiando la discussione avuta da Kit con un ebreo prima di imbarcarsi circa la leggenda del viaggio di Giona oltre le Colonne d'Ercole, il cui approdo è identificato sia a Cadice che a Massa, 500 chilometri più a Sud: "Come se lo stretto di Gibilterra agisse come unione metafisica tra mondi differenti. A quei tempi passare in quella stretta apertura tra continenti verso il vasto, incerto territorio oceanico significava abbandonare il mondo conosciuto, e forse anche le sue convenzioni circa l'essere in un solo luogo alla volta… Una volta attraversato lo stretto la nave di Giona ha preso due vie contemporaneamente? O era il pesce gigante che aveva il potere della bilocazione? Due pesci, due Giona, due Agadir?"
Allo stesso modo scopriamo che la Stupendica ha continuato il suo viaggio senza il suo doppio militare e con tutti i passeggeri, fino a Venezia e poi Trieste. Nel resto del viaggio Dally cerca Kit, ma anche Root ricorda solo di essere stato con lui nella stiva e poi di averlo perso di vista. Dally nella sua ricerca di Kit sviluppa anche il potere del viaggio astrale, che la porta a sondare la costa alla ricerca del suo innamorato. Fino a quando la Stupendica arriva al suo porto a Trieste e per un attimo Dally torna in sé chiedendosi: "che diavolo è questo posto?".
3.7
Kit a bordo della Formalaut approda a Ostend, in Belgio, da cui spera di poter arrivare a Gottingen in qualche modo. Una volta arrivato negli hotel del centro si guarda in uno specchio e si rende conto di essere un relitto umano, con in tasca solo la misera paga di marinaio della Formalaut. Decide quindi di giocarsela al casinò per poter raggiungere la cifra sufficiente a pagarsi un biglietto per la Germania.
Trasferitosi in una zona più prossima al porto e alla diga che separa Ostend dalle acque che la sormontano, Kit scopre che è in corso una Conferenza Mondiale dei Quaternionisti, che hanno letteralmente invaso la città. In un osteria conosce Barry Nebulay, dell'Università di Dublino, che lo invita a stare con lui e altri della sua medesima fede matematica a Grand Hotel de la Nouvelle Digue, dove ormai i proprietari hanno smesso di chiedersi chi stia effettivamente pagando il conto della stanza e chi sia solo di pasaggio.
Qui Kit prende una stanza con una cellula di nichilisti belgi, Eugénie, Faout, Denis e Policarpe, il cui gruppo porta il nome di Giovane Congo, ispirandosi al fatto che l'onda nera africana per i belgi di Ostend è una minaccia tanto concreta e perenne come quella dell'acqua che bussa alle porte della città al di là della diga. Il gruppo spera nell'aiuto di Kit, in quanto Americano, per uccidere Leopold, Re del Belgio, la loro perenne ossessione.
I Giovani Congo fanno amicizia con due Italiani, Rocco e Pino, in Belgio per realizzare il prototipo del Siluro Dirigibile a Lenta Corsa, un missile subacqueo di cui hanno rubato i piani di progettazione a Fiume, e con il quale vogliono far saltare in aria lo yacht reale Alberta e i suoi regali passeggeri. I due italiani, nonostante siano ossessionati dal fatto di essere seguiti da spie (donne) entrano in confidenza con Eugénie e Fatou, con le quali cominciano un affaire amoroso.
Intanto al Grand Hotel de la Grande Digue Kit viene introdotto alla matematica giapponese Umeki Tsurigane dell'Università Imperiale di Tokio, la quale gli chiede di accompagnarla nel Gran Salon dell'albergo, dal quale svanisce un secondo dopo che vi sono entrati. Nel salone sono in corso discussioni di ogni sorta, inclusa una nella quale i Quaternionisti sono paragonati agli anarchici (anche in quanto a sconfitte storiche per idealismo) mentre i seguaci di Gibbs-Heaviside sono paragonati ai vittoriosi (o presto vittoriosi) bolscevichi.
Nel salone Kit ritrova Root Tubsmith, e deduce di essere tornato sincrono con il mondo della Stupendica. Kit chiede in prestito dei vestiti puliti a Root, per poi recarsi al Casinò con l'amico di viaggio, il quale ritiene di poter sbancare il luogo attraverso l'applicazione di un campo di sua invenzione come la Probabilistica Quaternionica, o anche solo attraverso il puro culo.
Kit non riesce a trovare una faccia simmetrica in tutto il casinò fino a che non incontra una donna della specie sphinxe Khnopffienne, affascinante e vestita in modo estravagante, dagli occhi di una tonalità ambra pallido che se fossero incastonati nelle orbite di un cane ti comunicherebbero subito che non ti trovi davvero davanti a un cane ma a qualcosa di un altro pianeta.
La donna si presenta come Pléiade Lafrisée, conseuilleuse, ma il loro incontro è interrotto da Root che ritorna colmo di fiches e li coinvolge nel suo progetto di sbancamento del casinò, lasciando lievemente di stucco Pléiade. Quando hanno vinto a sufficienza, la donna li invita tutti a cena, tutti intendendo tutti i quaternionisti presenti. Durante la cena Pléiade indaga su cosa sia un Quaternione, incorrendo nelle risate generali:
" "La personalità di Cambridge nota con il nome di Bertie ('Mad Dog') Russell ha osservato che la maggior parte degli argomenti hegeliani alla fine si risolvono con la parola 'è'. In questo senso la questione circa cosa 'sia' un Quaternione si risolve nel fatto che noi lo incontriamo in più di una guisa. Un vettore quoziente. Una maniera di mappare numeri complessi su tre assi anziché due. Una lista di istruzioni per trasformare un vettore in un altro."
"E considerata soggettivamente", aggiunge il Dr. V. Ganesh Rao dell'Università di Calcutta, "un atto per diventare pià alto o più basso, allo stesso tempo girando su seé stessi, tra assi le cui unità vettoriali sono non familiari e confortanti ma la totalmente inquietante radice quadrata di meno uno. Se lei fosse un vettore, signorina, comincerebbe nel mondo reale, cambierebbe la sua altezza entrando in un sistema di riferimento immaginario, ruoterebbe in diverse direzioni, per tornare nel mondo reale come una persona nuova. O come un vettore." "
A questo segue una dimostrazione di una nuova tecnica Yoga Quaternionista, attraverso la quale il Dr Ganesh si trasla nelle cucine cambiato in una nuova persona, più alta e bionda. Il dottore è però costretto ad ammettere che solo alcuni maestri si dice siano in grado di rendere il tutto reversibile, e che per lui quindi questa tecnica risulta una sorta di reincarnazione a basso costo, con il vantaggio aggiunto di escludere tutta la questione karmica dall'equazione.
Pléiade viene richiamata da un impegno, e abbandona la cena per recaris a incontrare tale Piet Woevre dei servizi segreti belgi, ex poliziotto della Force Publique, transitato dal Congo per rifinire la propria brutalità per approdare alla polizia politica. Questi sta studiando i Quaternionisti come possibili anarchici, e chiede a Pléiade di distrarre per un'oretta Kit. Pléiade, legata a Woevre da un rapporto sado masochistico raffinato, invita Kit la notte successiva nella sua suite. Kit durante l'incontro rimane sconcertato dalla sparizione di Pléiade in un'altra dimensione mentre consuma con lui dell'assenzio mischiato a champagne, anche se gli sorge il dubbio che il tutto sia un effetto della sostanza stessa. Quando torna nella sua stanza al Grand Hotel scopre che il suo sacco a pelo è sparito, portato via dalla polizia politica, che però non ha degnato di uno sguardo i Giovani Congo che vivono con lui.
Dopo questo incontro, Kit incontra Pléiade Lafrisée in un café-restaurant, una specie di museo dedicato alla maionnese, preparata in ogni forma. Pléiade chiede a Kit quanto ne sappia di maionese, e alla sua risposta "Più o meno fino a 'Aux armes, citoyens' " (che in realtà è La Marsigliese), si dilunga in un ex cursus storico sulla nascita della Maionese alla corte di Luigi XV per opera di Richelieu, corte che per inciso è molto simile secondo Pléiade a quella di Leopold in Belgio.
Alla fine del discorso Pléiade, notando la sua erezione dovuta in grossa parte al cappello che la donna indossa, dato che Kit si scopre essere un feticista in materia, invita Kit a un rendez-vous presso la Mayonaise Works, lo stabilimento che produce tutta la maionese del Belgio, dove ad attenderlo troverà una carrozza che lo scorterà a casa sua.
Kit va all'appuntamento nonostante non si fidi di Pléiade, e si aggira per la fabbrica completamente automatizzata sentendo crescere dentro di sé il panico. Arrivato in una stanza cade e scopre di essere vittima di un attentato, con la mayonese che sale rapidamente di livello nella stanza fino a riempirla. Riesce a fuggire sfondando una finestra con un calcio e venendo riversato da un torrente di salsa gialla nel canale al lato degli stabilimenti, dove incontra Rocco e Pino che provano il loro prototipo di torpedine. I due italiani lo accompagnano al Grand Hotel de la Nouvelle Digue, salvandogli la pelle.
Il carattere è nu poco illeggibile…
Ci faiu la grazie di metterlo come prima? :)P
Ora è l’interlinea 😉
vabbè scusa. Me lo copincollo su un file di testo e me lo leggo con carattere corpo 14 e interlinea 2,5
:)P
ciao