La qualità del coraggio
L’11 marzo 2006 un presidio indetto contro una manifestazione fascista si trasforma in mezzoretta di scontri in un’area limitata (circa 50 metri della via/vetrina di corso Buenos Aires). La vicinanza delle elezioni e la strategia dei carabinieri (assecondati dal pm Basilone) genera una bufera mediatica che riesce a giustificare per una situazione del genere l’uso del reato di devastazione e saccheggio, 4 mesi di galera preventiva per 27 persone, 9 delle quali verranno assolte e 18 condannate per il solo motivo di essere presenti in quel tratto di strada in quel momento a 4 anni di carcere.
Oggi la sentenza di appello per quei 18 condannati, ormai scemato il can can mediatico e i pruriti repressivi, si sperava rendesse giustizia all’assurdità delle condanne in primo grado, decidendo per una derubricazione delle accuse che facesse il paio con la situazione reale vissuta quel giorno e con il buon senso. Invece il giudice ha scelto di confermare le condanne per 15 imputati, contribuendo con il proprio tassello all’operazione terroristica che magistratura, palazzi e forze dell’ordine stanno ordendo contro chi esercita il proprio diritto di manifestare. Come principio della settimana che ci porta al corteo di Genova per riappropriarci della nostra storia non c’è male.
I magistrati e gli sbirri difettano principalmente di una qualità: il coraggio; il coraggio di cambiare ciò che è sbagliato, sia nelle strade o nelle aule di tribunale. A noi quel coraggio non manca mai, e lo paghiamo sempre in prima persona, ma forse la società in cui viviamo, assetata di ferocia, non merita tutta questa dignità.
dura la vita eh?
che ti devo dire giskard? non ti dico niente. io questo posso fare, nel clima di merda in cui lavoriamo… 🙁
mica è finita, si può ancora recuperare……o almeno si spera
…anche in politica e speri nel pareggio…
mi piace l’idea di chiamarla “operazione terroristica”, come allo stesso modo l’hai chiamata al boccaccio venerdì scorso parlando di genova. secondo me se si sviluppa il discorso può venire fuori una bella riflessione, e anche “di impatto” , che si comunica bene. Perchè in effetti, anche guardando le definizioni di “terrorismo” ufficiali, e soprattutto le ultime riguardo al terrorismo come medium. bella, verga
mi piace l’idea di chiamarla “operazione terroristica”, come allo stesso modo l’hai chiamata al boccaccio venerdì scorso parlando di genova. secondo me se si sviluppa il discorso può venire fuori una bella riflessione, e anche “di impatto” , che si comunica bene. Perchè in effetti, anche guardando le definizioni di “terrorismo” ufficiali, e soprattutto le ultime riguardo al terrorismo come medium. bella, verga
io non ce la fare col computer troglodito.
dicevo, che anche vedendo le ultime definizioni europee e Usa di “terrorismo” come medium, le condanne di Genova e dell’11 m. calzano.
verga (e tre).