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La dura legge del gol

12 Marzo 2008

 

L’Inter non è pronta per l’Europa: non lo è fisicamente, non lo è psicologicamente, non lo è politicamente (a buon intenditor poche parole). I nerazzurri escono di nuovo agli ottavi di finale di Champions League, almeno meritatamente questa volta di fronte a una squadra di gran carattere come il Liverpool. Usciamo a testa tutto sommato alta, anche se vuota in alcuni casi. In campo i tifosi volevano 11 leoni e hanno visto 10 uomini – con i loro pregi e difetti – e un solo leone, il Capitano, Javier Zanetti. Lo stadio per una volta è davvero una bolgia e i ragazzi non possono certo lamentarsi del fatto che il popolo nerazzurro non abbia risposto all’appello, ma questo non basta a trasformarli in quelli che abbiamo visto fino a dicembre. Il tono fisico è abbastanza preoccupante, e la maledizione degli infortuni che Mancini attribuisce a Combi – responsabile di sicuro dei tempi di recupero tripli dei nerazzurri rispetto alle altre squadre, ma non certo del tono fisico generale dei giocatori. Forse di questo Mancini deve incolpare i preparatori atletici, che però fanno parte del suo clan: il richiamo a Dubai ha fatto più danni che altro, e l’aver giocato 9 partite in 10 uomini non può essere un alibi. Anche quest’anno arriviamo a marzo decisamente spompi, e questo problema deve essere una priorità da risolvere per la società se vuole puntare a restare in alto a lungo.

Nonostante i proclami iniziali Benitez gioca coperto e si affida alle ripartenze e al piede caldo di Fernando Torres. Mancini saggiamente non sbilancia troppo la squadra, ma neanche troppo poco: quando attacchiamo siamo praticamente un 3-5-2, quando difendiamo un 4-1-3-2. La scelta funziona e per tutto il primo tempo noi avanziamo e loro proteggono la loro metà campo, ripartono e vengono intercettati dalla nostra difesa. Cruz e Ibra però non la riescono a mettere dentro, in alcuni casi per pura sfiga (il cross di Maicon che batte sul tacco di Cruz e rimane incastrato sotto l’ascella di Reyna) in altri per grossolani errori che non ci si aspetta dalle due punte nerazzurre (il tiro di Cruz fuori di un metro da solo davanti al portiere e con di fianco l’accorrente Stankovic). A metà del primo tempo Mancini avrebbe dovuto già individuare un errorino tattico che poteva essere importante: la difesa del Liverpool fa acqua, sia quando scendiamo sulle fasce, ma soprattutto al centro. Doveva imporre un gioco più verticale ed evitare di tagliare il campo da destra a sinistra e viceversa tre volte prima di affondare. E poi, uno mi deve spiegare perché cazzo non tiriamo mai da fuori area. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 e i giochi per noi si fanno più difficili, ma il gioco della squadra tutto sommato lascia fiduciosi di potersela almeno giocare.

E qui Mancini commette il suo secondo peccato (per nulla veniale), un errore strategico che a mio avviso ci costa buona parte della partita: Vieira è in apnea e Stankovic è un cadavere che cammina privo di fantasia e non in grado di aprire il gioco per Ibra e Cruz come servirebbe. Luis Figo un tempo nelle gambe ce l’ha, e l’esperienza pure: anche a Valencia l’allenatore aspettò troppo a buttarlo nella mischia e non riuscimmo a sbloccare la situazione. Questa volta fa di peggio, perché aspetta il gol di Torres prima di chiedere a Figo di entrare, che lo manda a cagare seduta stante, sbagliando, ma è facile capire perché lo abbia fatto. Uno dei due centrocampisti spompi doveva uscire nell’intervallo per giocarsi il tutto per tutto. A questo errore manciniano (quando imparerai?) si somma l’asineria burdissiana: dopo un primo intervento assassino a centrocampo costatogli il giallo (fin troppo generoso), ne fa un secondo e si fa espellere. Nascondersi dietro l’alibi della asimmetria di giudizio degli arbitri durante le partite dell’Inter sarebbe troppo comodo: non è possibile che a farsi cacciare fuori siano sempre gli stessi (Burdisso, Vieira, Matrix), anche concedendo un metro un po’ stretto degli arbitri nei loro confronti evidentemente hanno un problema a limitare la propria irruenza, e questa cosa non può essere tollerata a lungo in una squadra che vuole ambire a determinati traguardi.

In dieci comunque l’Inter se la gioca ancora, sacrificandosi, e incitata da tutto lo stadio. Ibra fallisce un gol clamoroso, e la dura legge del gol ci punisce: abbiamo sbagliato troppe occasioni limpide perché Torres non ci punisca con un destro imparabile. Sotto di un gol, è finita. Riusciamo a non prendere 7 gol come hanno fatto altri, per chiudere dignitosamente la partita, ma di fronte alla sconfitta le gambe non ci provano neanche più. Il Liverpool merita di passare il turno, più per demerito nostro che non per qualità eccelsa del suo gioco, ma almeno quest’anno potremo consolarci pensando di non essere usciti meritando invece di passare il turno come gli scorsi due anni.

Veniamo all’analisi dei giocatori: Julio Cesar si conferma uno dei migliori al mondo, e ci mette le pezze quando può, con un paio di interventi strepitosi e una uscita kamikaze da brividi; dietro il migliore è Rivas, che non trema e nei suoi limiti riesce sempre a chiudere sugli attaccanti inglesi; è pure vero che il gol è sua responsabilità dato che non esce sull’uomo prima che questo sia al limite, ma non gli si può chiedere di colmare il gap di classe che c’è tra lui e Torres. Chivu difende con grinta (ricordiamo che gioca con una spalla lussata) e imposta con autorità, dimostrando che dovremmo scendere in verticale più spesso, e nel secondo tempo corre come un disperato a chiudere quanto il Liverpool parte in contropiede. Burdisso ha sulle spalle una buona partita, ma se l’anno scorso gli dobbiamo una mega rissa, quest’anno gli dobbiamo il dubbio primato di giocare anche metà del ritorno in dieci uomini, proprio quando c’era più bisogno di spingere. Da sanzionare. Maicon è un uomo: scopriamo che il colosso può avere anche lui la cacarella. Infatti non spinge come potrebbe, anche se almeno in difesa non svariona. E’ pur vero che dal suo piede partono le migliori azioni del primo tempo che se le punte avessero concretizzato avrebbero garantito un secco 2-0.
A centrocampo Vieira ormai è da pensionare con ricerca di un valido sostituto: lento e in apnea dopo dieci minuti di partita, non riesce più a smistare i palloni come un tempo. Stankovic è l’ombra del suo cadavere: solo l’amore sconfinato di Mancini consente che giochi ancora titolare. Cambiasso ha sbagliato i tacchetti, ma non li ha cambiati all’intervallo. Prova di quantità e generosità del cuchu, che però con le sue scivolate vanifica alcuni sforzi offensivi e in un paio di casi fa cagare addosso i tifosi spalancando il contropiede avversario. Zanetti è immenso: si sa che non ha caratteristiche tecniche eccelse, ma è l’unico che ci mette l’anima, fino in fondo, e che parte diretto verso la porta avversaria seminando il panico, con Ibra che gli resta accanto o arretrato vanificando i suoi sforzi. L’unico leone visto in campo è lui, e forse è questo il motivo per cui porta la fascia di capitano nonostante la sua mitezza: se gli altri dieci avessero giocato con il suo cuore avremmo vinto 10-1.
Davanti Mancini schiera Cruz che non gioca da un mese una partita, si suppone per avere uno che torna e che copre, al contrario di Crespo che è una palma al centro dell’area piccola. Il jardinero che nella prima parte della stagione non ha mai perdonato, pecca di egoismo due volte nel primo tempo, mancando un gol che sarebbe stato decisivo. Ibra invece si trova sul piedone la palla dell’1-0 in 10 contro 11, pur non avendo brillato, ma la spreca tirando a lato anziché servire Cruz da solo al centro dell’area piccola: un peccato di egoismo anche questo che però segna la partita. Se all’andata diceva di chiedere a Matrix come fosse andato il match, oggi tocca a lui sentirsi rivolgere la sarcastica domanda. A 27 anni inizio a pensare che non sia in grado di decidere le partite vere, ma solo di offrire grandissime prestazioni quando psicologicamente tutto il collettivo è una macchina da guerra. Dovremo trovare qualcun altro che lo affianchi quando c’è da non avere paura di niente.

Ora comincerà il fuoco incrociato: quando domini da due anni in Italia e fai un passo falso, le iene sono tutte lì. D’altronde tutti sognamo di cagare in testa al primo della classe, è un istinto umano (bieco ma quanto mai concreto). I ragazzi devono stamparsi in testa una scena che non ho mai visto a San Siro: il pubblico che fischia gli ultimi minuti e i cambi, mugugnando, ma che quando la partita sta per finire intona un coro a pieni polmoni; i giocatori sotto gli sguardi incazzati come caimani di 80.000 persone vanno sotto la curva ad applaudire, e tutto lo stadio li abbraccia. I ragazzi devono farsi una bella dormita, domani mattina sciacquarsi la faccia con l’acqua gelida, evitare di leggere i giornali, guardarsi tutti negli occhi e guardare avanti. Ci sono un campionato da giocare fino in fondo e una coppa Italia (terzo obiettivo stagionale, seppur vituperato da tutti quando a vincerlo siamo noi). Lo sfregio più grande a quell’abbraccio a fine partita sarebbe non concentrarsi su quanto di buono si è fatto e si può ancora fare. Con l’Europa l’appuntamento è l’anno prossimo.

Update: leggo solo ora le dichiarazioni che avrebbe rilasciato Mancini. La cosa era nell’aria, ma di teste vuote e ossa rotte avevamo già fatto il pieno. Non mi pareva necessario dirlo dopo questa partita e con la necessità di sostenere psicologicamente la squadra per le ultime giornate di campionato. Finalmente – molti penseranno – il masochismo interista è tornato a galla. Tutto il terreno che aveva conquistato in tre anni dalle mie parti (ci ho messo molto ad apprezzarlo) è vanificato da questa uscita da vera e propria testa di cazzo. Grazie per pensare sempre prima alla squadra…

Update a mente fredda: breve analisi delle dichiarazioni di Mancini
Ci sono varie ipotesi sul loro senso. Potrebbero essere una semplice vigliaccata: io me ne vado, e quindi me ne lavo le mani, la patata bollente la passo a qualcun altro. Nonostante tutto, fatico a credere che sia questo il senso delle parole del tecnico. Mi pare più verosimile che siano una delle due cose: un modo per scuotere i giocatori (se lo spogliatoio crede in lui farà di tutto per vincere e per convincerlo a restare), o un modo per mettere alle strette la società e concerdergli almeno parte di quello che lui vuole in termini di management della squadra (i nodi principali sono chiaramente la programmazione del mercato sia sul fronte cessioni che sul fronte acquisti). Non so come finirà, ma a me come tifoso lascia il senso che quello che ho fatto la notte dell’11 marzo 2008 non sia vissuto come importante, in una società che ancora fatica a capire come si lavora nel calcio moderno. E ho il timore che i vantaggi di un allenatore più forte con la stessa dirigenza, non valgano la candela di dover ricominciare a costruire un ciclo quando eravamo a metà del guado. Ma d’altronde, se non facessimo qualche follia, non saremmo l’Inter. Saremmo qualcos’altro e io non l’amerei così tanto 🙂

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  1. b.
    12 Marzo 2008 a 10:14 | #1

    ho apprezzato la tua lettura della partita. Se permetti aggiungo una cosa, che ti dico da mesi!
    La Champions, al contrario del nostro campionato, è composta da squadre che, bene o male, giocano a calcio. Purtrppo l’Inter affida il carico da 90 a giocate individuali (la mano del mister, ahimè, è per lo più psicologica (ed evidentemente Mancini non sa caricare la squadra) e di movimenti dell’abc del calcio, difensivi e offensivi, per assicurare stabilità). IN pratica lInter gioca basandosi solo sulle individualità. Che contro Empoli Livorno Catania, ecc (tranne che contro Milan e Roma e Juve in pratica), in Italia spopolano e fanno quello che vogliono. In Europa è diverso. In Europa ci vuole sapienza tattica e capacità di leggere la partita dopo 3 minuti. E giocatori che non hanno paura a ritrovarsi el balon tra i piedassi. Era fin troppo evidente che dietro, i due centrali del Liverpool, soffrivano le palle in verticale. Eppure, l’Inter ha proseguito con i suoi tic e toc passando per un inguardabile Stankovic.
    E anche Ibra, la cui classe è indiscutibile, ha passato 25 minuti a nascondersi. Poi ha dato la palla a Cruz ed è parso riprendersi. Infine ha ciccato la palla gol. Torre l’ha messa dentro. Ahimè la differenza è stata quella (con l’attenuante che Ibra forse non era al meglio…altra sfiga)Vabbè mi spiace per te, socio, però a sto giro siete usciti contro la squadra peggiore che si potesse incontrare e senza sfigurare.
    ciao
    b.

  2. 12 Marzo 2008 a 11:00 | #2

    la sconfitta ti fa bene.
    guadagni in lucidita’ e realismo. per la prima volta concordo con te sul commento.
    resti borioso e piagnina come solo gli interisti sanno essere… ma sei interista, che possiamo farci. :))

    ora comunque rallegrati: se perdete quell’ignorante in panchina avete un futuro luminoso quanto il vostro presente (che resta quello di 2 scudetti e 2 coppe italia in 3 anni). anche ieri “ciuffolone” ha cazziato completamente l’atteggiamento: sono scesi in campo tutti spaesati e col vitello in pancia. l’impressione, a giudicare dalla prestazione di burdisso e stanko e’ che cio’ che piu’ sa trasmettere ai giocatori sia l’ignoranza.

    l’unica botta di fantasia e’ quella sul pubblico. e’ vero che l’ho vista in televisione.. ma l’impressione e’ anche ieri sera siate stati semplicemente ospiti.

  3. Lupetto
    12 Marzo 2008 a 11:19 | #3

    Poi alla fine ho finito per vedere la partita, rivalita’ a parte mi avrebbe fatto piacere vedere l’inter hai quarti.
    Sinceramente la partita, dal punto di vista del gioco della palla, non e’ stata piacevole, il liverpool non e’ mai uscito una volta dalla difesa palla al piede.. sembra giocassero a pallavolo, in perenne attesa della sponda di torres. Non per niente le uniche azioni pericolose che hanno infastidito la difesa interista sono partite da grossolani errori della stessa difesa, passaggi orizzontali, alcune diagonali scandalose, difficolta nella gestione del pallone. Per il resto ieri il liverpool non mi e’ sembrato tutto sto squadrone e quando riuscivate a ripartire in velocita’ per loro erano seri problemi, ho visto piu volte i centrali di difesa sparare la palla in tribuna. Ecco, se devo dire la mia, forse ieri sono mancate proprio queste ripartenze con una gestione di palla veloce, e con un uomo che la sappia gestire – che ieri mancava -, con inserimenti degli attaccanti veloci e ficcanti.
    Vebbe’ dai e’ andata male, in champions ci sta che esci agli ottavi di finale perche non imbrocchi la partita. Quello che non ci sta invece e’ l’attegiamento della squadra, in campo e fuori, e le reazioni post-partita.
    Ne esce un ambiente per niente bello(io ancora non ha capito perche si vuole rinnovare un contratto a un giocatore che e’ stanco di giocare ad alti livelli e demotivato, solo per questioni di brand).
    Per quanto riguarda il tecnico sai gia come la pensiamo noi romanisti, per noi e’ una tragedia. Se prendete uno come benitez, con lo squadrone che avete, i giochi sono finiti per tutti davvero, speriamo
    rimanga mancio 🙂 con le sue dichiarazioni e la sua gestione fantasiosa dei moduli in campo.
    Le dichiarazioni negli spogliatoi e alla stampa poi….e poi dite che siamo noi romanisti che facciamo ste cose!!!! scuserai la parola, ma hanno ragione quando dicono che e’ un Coglione!

  4. ameba00x
    12 Marzo 2008 a 12:33 | #4

    anche io ho visto la partita e speravo davvero (oh, davvero, non scherzo) che l’inter passasse, altrimenti il campionato sarebbe stato piu’ difficile.
    Non e’ successo , secondo me per alcuni motivi: zenga porta jella (mi sto grattando) e Mancini ha sbagliato formazione mettendo dentro dei morti viventi (Vieira in primis) e non sapendo motivarli a dovere.

    Azioni emblematiche sono l’egoismo per il gol personale invece che 2 appoggi facili facili e “l’occasione” a vieira nella quale manco si e’ sforzato a rincorrere il pallone.

    dici bene: 10 giocatori e un leone ma di squadra nemmeno l’ombra. il liverpool ha fatto quello che doveva fare e spero sinceramente di non beccarlo ai sorteggi visto che lo ritengo una mina vagante in europa.

    Le dichiarazioni di mancho mi danno piu’ fiducia nel campionato, non me le aspettavo proprio e mi pare che lo spogliatoio sia davvero in crisi.

    Okkio al palermo… l’inter davanti e dietro tutti quanti!

  5. 12 Marzo 2008 a 13:14 | #5

    non ho sofferto piu’ di tanto perche’ ormai ci sono abituati. Voglio aggiungere che con la difesa di ieri e con gli errori grossolani che abbiamo fatto poteva finire anche peggio.

    Zanetti si e’ battuto, altri sono rimasti spaventati, ma e’ la solita storia dell’Inter in Champions; evidentemente non siamo una squadra da Champions, ci siamo fatti eliminare pure da Valencia e Villareal, c’e’ poco da fare.

  6. nero
    12 Marzo 2008 a 13:19 | #6

    ti ricordo che tu dicesti “2-0 e passiamo ai rigori”, mortacci tua 🙂
    Cmq evidentemente il mancio non sa motivare i giocatori a sufficienza e sicuramente non mette in campo quelli che sicuramente non si cacano (Crespo e Figo per dirne due). Cmq non ho sofferto piu’ di tanto perche’ ero impegnato a tifare come un ossesso e per la prima volta ho visto uno stadio caldo e non scettico almeno fino al gol e anche nel finale.
    Le dichiarazioni di mancini invece mi preoccupano di piu’, ma se san siro si tiene caldo i giocatori spero lo sentiranno.

  7. 12 Marzo 2008 a 16:22 | #7

    Oggi risentivo Mancini, dice che non aveva senso mettere subito Figo perche’ la partita poteva durare altri 30 minuti (e in effetti era questo l’obiettivo) e diciamo che come cosa ha un senso.

    Riguardo le motivazioni io vedo la squadra piu’ motivata adesso con Mancini che anni fa, quando giocavano senza convinzione. Certo sono mancati in gare importanti, ma del resto giocatori come Ibra mancano sempre in gare importanti. Ecco col senno di poi magari Crespo avrebbe potuto avere un senso.

    Riguardo le mie previsioni, e’ ovvio che io devo essere ottimista per trasmettere anche ottimismo agli altri, come direbbe Berlusconi

    Anzi ti linko anche il video che mi ha trasmesso la filosofia dell’ottimismo contro il pessimismo imperante:
    http://uk.youtube.com/watch?v=eFzDL7tscJ0

    Per cui, vinceremo lo stesso, anche la scempions. Prima o poi.

  8. casual romanista
    12 Marzo 2008 a 18:42 | #8

    alcuni spunti:
    1. Il Cretino finto allenatore ha dimostrato ancora una volta di essere quello che è: un presuntuoso e incapace tecnico. Mai stato troppo intelligente neanche da calciatore e ieri sera l’ha dimostrato con quell’uscita inopportuna. Ringraziate i 6 punti di vantaggio che non sono pochi…

    2. Ancora una volta (come messo in evidenza dal buon beirut di cui condivido tutto) giocate a calcio come 40 anni fa, peccato che il football è cambiato e che anche le cosiddette piccole sono più organizzate di voi ed esprimono un calcio migliore. Il Fenerbahce contro di voi ne è stato l’esempio.
    Il calcio italiano è in crisi perché tolte 2/3 squadre di buon livello le altre sono piuttosto scarse. Non è un caso che gli altri campionati siano tendenzialmente più equilibrati e che soprattutto hanno squadre più competitive nelle coppe.

    3. Il tuo passaggio sul “poco peso politico dell’Inter in Europa mi fa ridere. Ma che c’entra? In 180′ non siete riusciti neanche a fare un gol!
    A questo punto ti faccio notare che nel Liverpool c’era un certo GErrArd e un calciatore israeliano…mmhhh mi puzza sta cosa…

    4. Che Ibra sia un mezzo fenomeno è indiscutibile ma in coppa segna 1 gol ogni 4/5 partite. Torres ne ha fatti 4 in 6 partite, Vucinic idem con meno partite 😛

    5. A differenza degli altri “tifosi della Roma” io ieri sera ero molto contento. Ovvio no?! Anche se ora come dice ameba siete ancor di più favoriti per vincere lo scudetto..non dovete pensare ad altro ihihihih

    6. Venerdi a Nyon dalle palline non uscirà il vostro nome.
    Punto e basta.

    saluti low coast

  9. nero
    12 Marzo 2008 a 19:43 | #9

    come il tuo solito hai abbassato il livello della discussione

    in compenso spero che moratti non faccia minchiate e con tutto il male che posso volere a mancini rimandi ogni decisione a giugno, anche se le sue dichiarazioni si inseriscono preoccupantemente a livello quattro del seguente schema scientifico:

    http://www.interistiorg.org/…d=228&Itemid=31

  10. casual romanista
    12 Marzo 2008 a 20:05 | #10

    Ci vai in puzza.

    Mi sembra di aver argomentato bene quello che penso, sei tu che non hai risposte ne’ senso dell’umorismo.
    Che te devo dì “che mi dispiace?” ahahaa
    Proprio proprio NO. Io godo, in maniera sana e costruttiva e soprattutto antagonista!

    Di tattica non ne parlo perché l’Inter non sa neanche che cos’è e vi siete abituati sì a vincere ma giocate male. Io ne so qualcosa, ho avuto Don Fabio Lamerda Capello..

    Avrei voluti aggiungere una cosa, caro il mio rosichino, visto che difficilmente ieri hai visto il post partita:

    NESSUN giocatore dell’Inter tra gli intervistati ha detto che gli dispiaceva che Mancini andasse via a fine stagione. Cruz ha fatto il vago. Cambiasso (che adoro in quanto gran giocatore e persona molto intelligente) ha detto che non c’era nulla né commentare né da farne un caso.
    Gli altri sulla stessa onda di Cruz facevano finta di nulla e dicevano che bisognava pensare al campionato e che non era il momento per fare certe uscite.
    Qualcosa è successo ma non ieri.

    Ora ciao rosichino, buon finale di campionato, tanto le ultime (nostre) speranze si decideranno tra sabato e mercoledì prossimo.
    Se noi facciamo 6 punti (in 2 partite difficili, Milan e Lazie) ci saranno un paio di mesi scarsi di fuoco 😉

    saluti da chi rivolera’ ad aprile con la ryan air.

  11. nero
    12 Marzo 2008 a 20:22 | #11

    tu hai argomentato ma non cose interessanti: il riferimento alla politica non era una giustificazione per l’eliminazione di ieri (e se leggessi il post senza boria lo noteresti), ma una constatazione di un problema che per me è rilevante.
    Sul fatto che giochiamo male (nel 2008) sono pienamente d’accordo, ma in molti casi le individualità ci hanno messo le toppe. E questo conta.
    Che qualcosa in casa Inter sia successo tempo fa non è un mistero per nessuno, ma io come interista cerco le soluzioni non le manfrine come fai tu: e la soluzione in questo momento è Mancini fino a giugno, poi chi vivrà vedrà.

    Che il campionato fosse chiuso lo dicevate voi e quei mena rogna dei giornalisti. Per me il campionato si chiude quando lo dice la matematica, e di strada ce n’è ancora.

    Il resto sono cose da romanista, non mi spreco manco 🙂
    PS. suca 🙂

  12. |k|
    13 Marzo 2008 a 0:10 | #12

    c’era un altro gufo che guardava la partita, e la commentava, quella merda di walter zenga.
    Ora, a parte aver regalato alla Storia [sì, quella con la S maiuscola] un’uscita a vuoto in una semifinale mondiale consentendo a Claudio Paul Caniggia di metterla dentro [e facendo cantare noi atalantini], con la solita classe che lo distingue è già pronto a ballare sul cadavere di mancini, pronto a fare il “traghettatore”…
    ieri ha fatto una telecronaca con lo stile “ne so di più io” con veramente poca classe…
    per il resto: della champions league non me ne frega un cazzo, quasi vorrei retrocedere per affrontare il brescia. Pronti voi con i presidenti miliardari a fare le battutine di superiorità, il nostro presidente [oltre a essere in coma] non scuce un soldo, giochiamo con maxi pellegrino, guarente e floccari ma non ce ne frega un cazzo…

  13. 13 Marzo 2008 a 10:39 | #13

    a karle’, guarda che zenga l’altra sera era evidentemente gonfio di grappini mentre commentava la partita.
    continuava a fare battute inutili e ridacchiare, tra un bicchierino e l’altro. non lo valuterei con troppa attenzione. :))

  14. nero
    13 Marzo 2008 a 13:16 | #14

    Il finale è quello per ora ragionevole: commento di smentita dell’allenatore, commento di fiducia formale del presidente. Rimane l’obiettivo del campionato e la certezza che un rapporto si è concluso e con lui questo ciclo interista (che per ora a noi tifosi piaceva nonostante tutto). Vedremo che sarà, in calce vi metto un articolo dei soci interisti che mi pare sensato, anche se fatto a malincuore considerato che né per le bizze di Mancini né per quelle di Moratti ho particolari simpatie.

    Intanto lo scrivo qua, così poi sarà testimonianza dopo quest’estate. Io penso che sia necessario mettere mano pesantemente allo spogliatoio, chiunque ci sarà, e diventare grandi come società una buona volta: Figo finisce la carriera con un gesto non degno di lui; Vieira, Cesar, Maniche, Adriano e Recoba se ne devono andare fuori dal cazzo; Suazo, Crespo, Jimenez, Matrix, Burdisso, Solari possono restare se accettano la panchina come principale occupazione con relativa questione di ingaggio; promuoviamo tre primavera (Balottelli, Bolzoni, Fatic) e compriamo tre centrocampisti seri con i controcazzi. Chiunque venga avrà in mano una squadra epurata dai rompicoglioni (Vieira in particolare sono convinto che sia rimasto un fottuto gobbo maledetto) e in grado di competere. Questo non lo deve fare nessun altro che il Presidente d’accordo con chi sceglierà come prossimo allenatore.

    Adesso a noi tifosi non resta che fare quello che sappiamo: gridare per la squadra, indipendentemente dai giocatori, dal tecnico e da qualsiasi altra cosa.

    Ecco i link: interistiorg

  15. 13 Marzo 2008 a 14:59 | #15

    adriano e’ tre anni che scazza con mancini in qualsiasi modo. sono due idioti a confronto.
    ma se ne cacciate uno, l’altro secondo me faresta gran bene a tenerlo perche’ se ha voglia di giocare e’ ancora devastante.
    certo, a quel punto sarebbe ben dura inserire pure cassano…

  16. b.
    13 Marzo 2008 a 15:28 | #16

    ahahahah le pagelle di interistiorg sono fantastiche…

    Su Mancini ti ho già detto: cao bao!

    Su Moratti…è una situazione antipatica:-P un po’ come il “è difficile” di Del Neri o lo “svilupparsi di situazioni individuali in divenire” di Spalletti…

    cmq sia l’Inter regala sempre momenti fantastici.

    per cauz: Zenga terribile è riuscito a dire che Torres era in fuorigioco (!!!). Su una cosa concordo: che l’Inter doveva fare stile Everton ieri: ogni palla buttarla “DI LA'”.

    ciao
    b.

  17. brunoconti
    13 Marzo 2008 a 17:17 | #17

    questa volta infierire è inutile;
    siete tornati ad essere gli inconcludenti di sempre.

    ho visto la partita gufando abbestia
    ma la non-squadra in campo era sfilacciata e, come dice saggiamente b., aggrappata alle individualità. alla fine la gufata era superflua.

    la “rometta”, invece, fa sempre più paura…
    dicci nero, ti sei guardato la partita col real, giusto per rifarti gli occhi?

    la vostra “marcetta” è ormai inter-rotta,
    come le sinapsi di quel bifolco di mancini.

    alla prossima sventura e…
    FORZA ROMA!

  18. 13 Marzo 2008 a 18:08 | #18

    brunoconti a maggio/giugno facciamo tutti i conti e vediamo chi ha vinto scempions e scudetto

  19. nero
    13 Marzo 2008 a 22:49 | #19

    nigtholo sei buddace e perserveri nell’errore. Ai bruno conti non si risponde, si attende, poi si vedrà. Io spero che la squadra si ripigli, tutto qua .

  20. ameba00x
    14 Marzo 2008 a 12:54 | #20

    a chi cita Vucinic, re degli zingari,, si ricordi che fa gol ogni 73′ in coppa …

    io ora mi guardo il sorteggio: http://video.uefa.com/…VSLiveASX/S001B000V01.asx ……

  21. lupetto
    15 Marzo 2008 a 0:18 | #21

    e se non lo guardavi era pure meglio!!

    magari sei tu e non tempestilli a portare sfiga 😀

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