La noia è una brutta bestia
Nel mio girovagare odierno per i meandri dei miei e degli altrui feed RSS mi sono imbattuto nell'ennesimo studio curioso più per le intenzioni perniciose che per i risultati. Perché questo baldo giovane ha speso giorni e giorni a verificare il grado di plagio all'interno delle voci di wikipedia, scoprendo che ammonta a un buon 2% (WOW!), e che le fonti principali sono altre enciclopedie. La cosa non stupisce, senza dover necessariamente rievocare tutte le discussioni sulla cultura come prodotto collettivo, perché le descrizioni ben fatte di voci enciclopediche non hanno giustamente bisogno di essere riscritte, ma semplicemente di essere diffuse. La cosa che giustamente aizza un po' di molestia è l'attitudine a non ricambiare il plagiarismo da parte di wikipedia e di chi gestisce il progetto, che in cerca di ulteriore visibilità si lamentano quando brani dalle proprie voci vengono riusati liberamente da altri… Ah, la sana vecchia abitudine della proprietarizzazione del comune, quando la perderanno gli esseri umani?