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La Coppa dei Cachi: uno, piccolu, ma uno!

6 Maggio 2010

 

Arriva la prima finale. E gli eroi nerazzurri la portano a casa. Un caco bello sugoso, dal retrogusto acido e rancoroso come il Paese che rappresenta, che i nostri ragazzi spolpano senza pietà. Formazione con un Orco in meno, ma con un’Olandesina in più, anche se la sua presenza dura solo 2 minuti, e ci pensa un giocatore il cui cartellino è di proprietà del nostro Presidente a spaccare il giocatore migliore, come predetto dal Vate: alla faccia di lealtà e correttezza sportiva, due parole che al calcio della Capitale certamente non calzano a pennello. Entra il Figliol Prodigo. E gioca un’ottima partita.
La partita è tesa, dinamica, ma la superiorità nerazzurra è indubitabile: e la frustrazione sale da parte giallorossa, sale, sale, sale. L’Inter sfiora più volte il vantaggio, i rosicatori professionisti giocano in undici dietro il pallone sperando nel contropiede vincente. Sfiorano il gol una sola volta, ma ci mette la mano l’Acchiappasogni. Poi il Principe si inventa un gol incredibile: lanciato, con quattro uomini che lo rimontano, spara un missile sotto l’incrocio. Come dice un mio amico: se spari forte nel sette, vinci sempre. E così sarà.
Dopo il gol l’Inter controlla la partita, fa correre gli altri, rischia il raddoppio, perde Speedy per problemi muscolari sostituito dal Muro che doveva riposare. I rosiconi picchiano duro, durissimo, ma sembrano immuni alle sanzioni. Chissà che prosopopea di dichiarazioni e tribunali all’Aia ci sarebbero stati se il gesto del pugno e il pugno vero e proprio di Mexes contro il Figliol Prodigo e Matrix l’avesse fatto uno con la maglia nerazzurra… Chissà. L’Inter non molla, fino alla fine. Fino a quando il "Capitano che è un esempio per i bambini" si copre d’onore con due calcetti in testa a un interista a terra e con un calcione da dietro al Figliol Prodigo, collezionando finalmente un bel rosso diretto. Noi invece portiamo a casa il primo titulo, picculo, ma pur sempre uno. Sorridendo felici.
Un ringraziamento a tutta la squadra, per la grande partita, e per non aver paura della violenza, del rancore e degli appoggi ipocriti e viscidi di cui la Squadra della Capitale e del Parlamento gode. Stasera ho visto una grande squadra di uomini veri conquistare un titulo e una piccola squadra di uomini piccoli piccoli sbraitare stizziti perché non li hanno fatti vincere. Anziché parlare di vergogna, forse qualcuno dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza, e pensarci ben più di due volte prima di fare i moralizzatori della domenica.
 

Categorie:spalti e madonne Tag:
  1. Kundo
    6 Maggio 2010 a 11:57 | #1

    Filippo Filippo!!!

    K

  2. vecchie maniere
    6 Maggio 2010 a 17:38 | #2

    Grande totti! ne’ sportivi ne’ ospitali!
    :p

  3. ppn
    7 Maggio 2010 a 15:46 | #3

    Totti non è antisportivo, è diversamente sportivo.

  4. mao
    10 Maggio 2010 a 10:52 | #4

    Questa vittoria è un ottimo augurio in vista della ormai sicura conquista di champions e campionato, ormai è fatta!

  5. nero
    10 Maggio 2010 a 17:51 | #5

    ancora che insisti. maledetto gufo. sgrat

  6. mao
    14 Maggio 2010 a 17:12 | #6

    evvai!

    partita bagnata, partita fortunata!

I commenti sono chiusi.