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Attaccato al futuro

17 Novembre 2006

E' morto il 10 novembre l'ultimo autore di fantascienza fisicamente più vecchio del genere letterario stesso: Jack Williamson. Me ne sono accorto oggi leggendo il blog di Bruce Sterling, che oltre ad essere un noto autore cyberpunk è anche un commentatore che offre spunti sempre molto interessanti sulla realtà circostante.

I suoi libri erano polpettoni assolutamente indigeribili dopo gli anni 30 e 40, space opera ante litteram con il giusto mix di avventura e romance, di invenzioni incredibili ed eroi senza macchia e senza paura. Ha cominciato a pubblicare sulla leggendaria Amazing Stories di Hugo Gernsback, per poi proseguire a pubblicare intere saghe: dalla Legione dello Spazio (la sua prima e migliore opera) fino ad arrivare a quelle scritte con Fredrick Pohl, altro specialista della space saga che andava molto di moda negli anni 60-70 ma che ormai trova poco spazio nella fantasia dei lettori più svezzati. Ciò non toglie che ripensare a un ragazzino di 20 anni che nel 1926 scrive di spazio, antimateria, alieni e astronavi su una rivista, tirando su qualche soldo quando la fantascienza non esisteva neanche come genere definito in quanto tale, è un immagine lattiginosa che riempie di un po' di nostalgia per tutte quelle cose che nella propria vita si sono viste nascere, diventare comunità e poi venir depredate dall'istinto commerciale e dall'incapacità di coniugare comunità e soldi. Un esempio per tutti, per quanto mi riguarda: i giochi di ruolo e la parabola Stratelibri/Avalon, con tutto il rispetto per le cose anche buone che hanno saputo fare alle volte. 

Un altro pezzo di storia se ne va, e non sarà certo l'ultimo, ma è sempre un'ottima scusa per parlare di cose interessanti che giacciono nel passato di molti di noi 🙂

 

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