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Responsabilità penale personale e internet

17 Novembre 2006

Continua la saga dell'assurdo nell'Italietta provinciale anche per quanto concerne le tecnologie. Da un mesetto, i detentori del dominio indymedia.org sono tempestati di richieste da parte dell'Interpol per una inchiesta avviata dal simpaticissimo pm Vitello per vilipendio alla religione più di un anno e mezzo fa, relativa a vignette satiriche sul Pontefice, Maledetto XVI. In uno stato ufficialmente laico e privo di una religione di stato, nel XXII secolo, uno si aspetterebbe che un art. come il 403 del codice penale sia una barzelletta in attesa di essere depennata dalla legislazione italiana; invece ogni codicillo è usato saggiamente da magistrati in cerca di notorietà e sgherri in cerca di repressione facile per esercitare pressioni futili quanto fastidiose su chi cerca di fare altro nella vita.

D'altronde, è consolante vedere che la scure della censura e della minaccia repressiva non si abbatte solo sui siti del cosiddetto movimento, ma che la verve priva di sense of humour del soglio pontificio agisce ad ampio raggio. La speranza è che in questo modo la cosa non sia vista come la solita stupidata da comunisti (il volgo è pieno di espressioni di un massimalismo che le teorie economiche del movimento paiono rigorose analisi socio-economiche al confronto), ma come un problema reale, al quale dare il giusto peso. Prima o poi gli italianetti si incazzeranno o no? Questo non è dato saperlo ma il problema delle religioni e del loro rapporto con la vita civile è sicuramente una chiave di lettura fondamentale per i prossimi due-tre decenni almeno nella strutturazione della società e nello svilupparsi dei conflitti interni alla nostra vita di tutti i giorni. Porsi il problema in maniera meno ideologica e semplicistica della Lega Nord o di Magdi Allam (speriamo presto poterci salutare con un "pace all'anima sua") forse  aiuterebbe.

In compenso è vagamente consolante come in America gli economisti e gli osservatori di nuove tecnologie cominciano a sottolineare come la responsabilità penale, nel mondo moderno, sia strettamente personale, e come quindi eventuali illeciti debbano essere semmai ricondotti a chi li ha commessi e non generare generici episodi di censura e repressione 'ndo cojo cojo. Si sa però che sparare nel mucchio è sempre più facile e che a tenere con le mani in mano sbirri e carabinieri, poi finisce che si mettono a fare altro. <g>

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