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Risse con la terza squadra dei gobbi

2 Dicembre 2006

La terza squadra dei gobbi, il Siena (ricordiamo che la seconda è il Messina), orfana di Moggi la mette dal primo minuto sulla rissa. Riescono a farci ammonire i due diffidati nell'ignavia dell'arbitro De Marco che è evidentemente doriano (se fosse genoano, dopo l'anticipo di B di ieri sera avrebbe trattato i cugini bianconeri dei gobbi in maniera diversa), e dei suoi collaboratori De Santis (un nome un programma) e Rosi.

Il primo tempo pare poco più di un allenamento, anche se il Siena si convince che tra scarpate, gomitate e arbitro girato dall'altra parte, potrebbe anche portare a casa un pareggino fastidioso. Burdisso gliela piazza implacabilmente à la Matrix, e il Siena affonda.

L'Inter rientra in campo per l'allenamento di sabato ma si rilassa un po' troppo e il Siena riesce a farsi dare un rigore che da lontano sembra certo (da vicino mi dicono un po' meno). Julio Cesar para in maniera esemplare e suona la sveglia. Crespo la sente e se ne va solo a segnare dopo aver scartato due difensori con una freddezza encomiabile e aver messo a sedere il portiere. Golasso.

Il resto del secondo tempo sprechiamo molto ma il Siena non esiste più se non per i calci e i colpi di gomito e di mano, che però De Marco non vede mai, e neppure i due guardalinee anche se avvengono a tre centimetri dal loro naso. Siamo primi e i due diffidati saltano empoli.

Grande rammarico: Figo mette insieme i suoi tre numeri a partita al 93' e si guadagna un rigore grande come una casa che gli viene negato per puro dispetto dall'arbitro di Genova. Se eravamo zero a zero, era meglio che la giacchetta rossa aspettava la celere per portarlo a casa.

 

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