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Modern fantasy e storia

8 Dicembre 2006

La pellicola di Guillermo Del Toro manifesta due influenze molto forti: il fantasy moderno della generazione di Neil Gaiman (il mostro della seconda prova di Ofelia è una citazione lapalissiana del Corinzio di sanmaniana memoria, e tutti i personaggi fantastici del film sembrano usciti da The Dreaming o da Fables della DC Vertigo) e la storia spagnola (e messicana, che per alcuni versi sono molto simili (almeno in alcune fasi della guerra civile che ha dilaniato di due paesi in periodi storici molto differenti).

Il Labirinto del Fauno è un ottimo film, ben girato e con ottimi attori; la sceneggiatura tiene alta la tensione se si eccettua qualche caduta in corrispondenza della parti più smaccatamente fantasy che risultano un po' calate dall'alto (la scena finale e un po' il c'era una volta iniziale). Il contorno storico è molto accattivante (per lo meno per chi ama la storia dei movimenti di liberazione e di resistenza) e alla faccia di Pansa e soci che tanto spadroneggiano sui media di questi tempi, mette al posto giusto partigiani e fascisti, e i loro reciproci modi di agire. Il colonnello pur nella sua esagerazione grottesca del finale è un personaggio che calza a pennello tutto ciò per cui il fascismo è stato spazzato via, e i personaggi partigiani (in particolare Mercedes) hanno dei guizzi molto umani.

Tutto il soggetto lo sento molto vicino (sia per il meccanismo misto di fantasy, noir e realtà storica che mi ha preso la mano in Rapsodia Monocromatica, sia perché il prossimo romanzo che volevo mettermi a scrivere ha un meccanismo narrativo molto simile), e soprattutto la predisposizione ad avversare ogni forma di potere e di cieca obbedienza mi ha dato molta soddisfazione (soprattutto per l'effetto sui tamarri paradestroidi che frequentano le sale del centro nei giorni di festa).

Ho concluso la serata con un ottima conferma della tesi del film su soldati e gente in divisa, intervendo per placare un controllore ATM che stava quasi mettendo le mani addosso a un ragazzino che non voleva dargli il documento. Appena sono intervenuto sono comparsi tre simpatici finanzieri che hanno pensato di intimorirmi chiedendomi i documenti. Vedendo che non funzionava sono passati a minacciarmi di farmi restare per 24 ore in caserma in attesa di accertamenti, e vedendo che neanche questo funzionava hanno cercato di intavolare una polemica dialettica che ha portato me a scompisciarmi dal ridere, e loro a rosicare amaro fino a quando, dopo aver visto la mia sfilza di precedenti ma l'assenza di motivi per trattenermi, hanno dovuto mollarmi. Il momento migliore è stato potergli dire, in risposta alla domanda "con tutti quei precedenti contro di noi, avevo ragione a voler fare accertamenti….": "maresciallo, quei precedenti sono tutti ampiamente giustificati. Arrivederci". La faccia intesita del maresciallo è stata impagabile, e sarebbe bello che Della Porta e soci interessati alla percezione di sé delle forze dell'ordine ammettessero le turbe psichiche e la voglia di esercizio arbitrario del potere che anima indistintamente chi porta una divisa.

Voto complessivo: 7,5

Categorie:cinema, oscuro scrutare Tag:
  1. ppn
    24 Dicembre 2006 a 17:22 | #1

    R. dove compaiono i mie commenti, cosa devo fare, non sono così tanto smanettone da caèire cosa succede.
    Aiuto!

    f.

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