Maggiori dettagli sul sequestro del militante dell’MTD Lanus: Carlos saprebbe riconoscere uno dei suoi rapitori
A voi la traduzione del secondo comunicato sul sequestro e la simulazione di fucilazione di Carlos, un militante dell'MTD di Lanus e del Fronte Popolare Dario Santillan (trovate qui il primo comunicato).
Lunedì 5 marzo 2007
Comunicato Stampa
Dettagli circa il sequestro, interrogatorio e simulazione di fucilazione di Carlos Leiva
"Credo di poter riconoscere uno dei rapitori", ha affermato il nostro compagno di fronte alla giustizia. Protesta al Ministero dell'Interno e convocazione dello Spazio Memoria, Verità e Giustizia
Questa mattina Carlos Leiva, sequestrato per 7 ore lo scorso venerdì 2 marzo nella Capitale e interrogato circa le sue attività sociali e politiche come membro del MTD – Fronte Popolare Dario Santillan, ha presentato attraverso i propri avvocati una denuncia al Tribunale Federale numero 5 della Capitale Federale, nella persona del Dr. Oyarbide e alla Procura numero 5 nella perwsona dei dottori Comparatore e Ebers, nella quale sollecita essere riconosciuto come querelante. Nella denuncia, il nostro compagno ha specificato maggiori dettagli circa il suo sequestro, affermando:
"Dopo un certo tempo che mi trovavo nell'edificio dove mi tenevano prigioniero è arrivata una nuova persona che si è diretta verso di me, mi ha tolto il cappuccio e comincia a dirmi che lo conosco. Questa persona non era una delle tre che mi avevano portato nell'auto perché la sua voce era diversa da quella delle altre. 'Guardami, se sai chi sono, mi conosci, non fare il coglione', mi diceva mentre mi passava un'arma che ho riconosciuto essere una piscola lungo il volto sotto il mento, su un lato e sull'altro del volto mentre mi ripeteva di guardarlo, dato che lo conoscevo. Io tentavo di tenere la faccia verso il pavimento per timore che se lo avessi guardato in faccia mi avrebbero fatto qualcosa, ma in seguito alle manovre che questa persona faceva con l'arma sulla mia faccia ho dovuto muovere la testa e per un attimo ho avuto una visione chiara di chi era. Qualche ora dopo, quando ero più calmo mi è parso di riconoscere il viso, e l'ho posto in relazione con una persona con cui ho avuto una discussione durante la mobilitazione del 26 febbraio ad Avellaneda. Nel tempo in cui sono stato senza cappuccio non mi sono guardato molto intorno, però ho potuto vedere che c'erano altre persone nel posto, due o tre in quel momento, con la testa coperta con cappucci e che l'auto con cui mi avevano portato lì era parcheggiata dentro l'edificio."
Nella denuncia Carlos racconta anche il momento più drammatico, quando hanno simulato la sua fucilazione:
"Dopo altro tempo che non potrei quantificare, un'altra persona mi si avvicina, mi leva dalla sedia e mi mette in ginocchio. Sento che dice: 'E' finita. Il capo mi dice di farti fuori, sarai il secondo desaparecido'. In quel momento per la disperazione mi sono messo a gridare e non ho sentito altre cose che mi ha detto, ma ho sentito la corsa della canna dell'arma e il rumore del grilletto più volte sopra la mia testa. Dopo di ché la persona mi dice: 'Mi sa che questa non funziona, dammi l'altra'. Prende un'altra arma e dice: 'Però non facciamolo qui, facciamolo nell'altro posto'. Mi rimettono in auto, usciamo dall'edificio e giriamo per qualche tempo, forse una mezz'ora."
Nella denuncia completa di Leiva e dei suoi avvocati presentata oggi, si chiede in pratica che si "ordini al Ministero dell'Interno e al Ministero della Sicurezza della Provincia di Buenos Aires di inviare foto e nomi degli agenti di polizia o dei servizi che sono stati impiegati con la funzione di partecipazione nelle operazioni durante la mobilitazione della nostra organizzazione del 26 di febbraio 2007 ad Avellaneda". Carlos Leiva crede di poter riconoscere la persona che si è mostrata a viso scoperto durante il suo sequestro come uno dei presunti agenti di polizia in borghese con i quali sia lui personalmente che altri compagni hanno avuto una forte discussione durante quel corteo per la commemorazione degli assassinii di Dario Santillan e Maximiliano Kosteki.
E' molto preoccupante che di fronte alla gravità istituzionale e alla pubblicità che hanno assunto i fatti, dal governo nazionale non si sia mostrato il minimo interesse per gli eventi. L'unica dichiarazione del Ministero dell'Interno che al momento è stata rilasciata è la risposta alle domande di diversi operatori dei media con un "no comment". Ricordiamo al Ministro dell'Interno, il Dr. Anibal Fernandez, che anziché vegliare per la sicurezza degli abitanti di questo paese, con la sua attitudine di diniego di questi gravi fatti non sta facendo altro che aumentare il velo di impunità che nasconde questi e altri fatti che continuano ad accadere: la sparizione di Julio Lopez, la mancanza di indagini circa il sequestro di Luis Gerez, oltre al rapimento del militante di HIJOS avvenuto mesi fa nella capitale, al caso simile accaduto a Venado Tuerto, l'attacco contro militanti del Movimento Evita di un anno fa, nella stessa zona del Commissariato 30 della capitale dove venerdì è stato sequestrato e liberato Leiva, come anche le innumerevoli minacce che si susseguono senza che NESSUNA SIA STATA INDAGATA E SENZA CHE I RESPONSABILI DI NESSUNO DI QUESTI FATTI SIANO STATI INDIVIDUATI O IMPUTATI DI ALCUNCHE'.
Sappiamo che i gravi fatti vissuti dal nostro compagno Carlos Leiva non sono diretti né specificatamente a lui né alla nostra organizzazione, ma sono parte di una serie di azioni che tendono a seminare terrore in tutto il tessuto sociale e nelle organizzazioni popolari, e come Fronte Popolare Dario Santillan chiediamo a tutti di partecipare alle riunioni per l'organizzazione dello Spazio Memoria Verità e Giustizia. In quella sede, durante l'organizzazione delle attività per il prossimo 24 marzo, uniremo la denuncia di questo caso alla denuncia degli altri casi, perché tutti insieme si possa decidere cosa fare concretamente per fare sì che le richieste di chiarezza su tutti i fatti trovino una risposta.
La prossima riunione dello Spazio Memoria, Verità e Giustizia è martedì 6 marzo, alle 18.30 presso i locali della Federacion de Asociaciones Gallegas, Chacabuco 955, Capitale Federale.
Chiediamo che il Governo Nazionale identifichi gli agenti in borghese impiegati per infiltrare le mobilitazioni; chiediamo anche che questa pratica illegale cessi immediatamente
Sentenza e Condanna per tutti i repressori di ieri e di oggi!
Ritorno immediato e in vita di Julio Lopez!
Indagini per tutte le intimidazioni e le minaccie contro i militanti popolari!
**LAVORO DIGNITA' E CAMBIAMENTO SOCIALE**
Dario Santillan, Maximiliano Kosteki e tutti i caduti nella lotta, presenti!
Fanno parte del Fronte Popolare Dario SantillaN:
Gran Buenos Aires: MUP de Quilmes, Fcio. Varela, Alte. Brown y La
Matanza, MTD Lanus, MRV 26 de junio, MTD Lomas, MTD "Dario Santillan" Alte.
Brown, Centro Popular Agustin Tosco, MTD "La Verdad" de Guernica, Coop. de
Trab. Rurales de San Vicente, Coop. de Trab. Solidarios, FTC de Ezeiza, MTD
de Ezeiza, MTD "Javier Barrionuevo" de E. Echeverria, MTD La Canada, CTD
"Trabajo y Dignidad" de Fcio. Varela, Agrup. de trabajadores "Herramienta"
de Ezeiza, Mov. de Trabajadores Comunitarios de Lujan.
La Plata- Berisso- Ensenada: MUP de La Plata y Veronica, MTD de La Plata, MTD de Berisso, COPA La Plata (AULE, Cambium, MUECE, El pelo de Einstein, Minga, Idea), Red de Comercio Justo, Grupos educativo-infantil Juanito Laguna y Tiburones y
Mojarritas, Agrup. de trabajadores "La Fragua".
Rosario: Frente Santiago Pampillon – El Grito, CTD "Anibal Veron".
Capital Federal: MTD "Dario Santillan", MTD Lugano, Centro Cultural Tupac Amaru, Agrupacion Territorial Companeros.
Tucuman: Coord. de Organizaciones Barriales Autonomas.
Mar del Plata: Mov. Universitario de Base "Dario Santillan", Solidaridad
Antimperialista Latinoamericana.
Rio Negro: MTD "Dario Santillan" de Cipolletti.
Formosa: MUP de Ibarreta