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Fare senza dimenticare quel che si voleva fare

22 Maggio 2007

"Ciò che Ulisse salva dal loro, dalle droghe di Circe, dal canto delle Sirene, non è solo il passato o il futuro. La memoria conta veramente – per gli individui, le collettività, le civiltà – solo se tiene insieme l'impronta del passato e il progetto del futuro, se permette di fare senza dimenticare quel che si voleva fare, di diventare senza smettere di essere, di essere senza smettere di diventare" [Italo Calvino, Corriere della Sera, 10 agosto 1975] 

Un tempo gli intellettuali a disposizione erano diversi, ma abbiamo perso anche loro insieme al ricordo di troppe guerre e all'avvento dell'opinione svilita e abusata, senza coscienza. Che abisso.

Ho letto questa frase prima di andare a letto. Sono stato perseguitato da un sogno in cui cercavo di leggerla a diverse classi di ragazzini e ragazzine di ogni età. Ogni volta che provavo a leggerla succedeva qualcosa che mi impediva di farlo correttamente: venivo interrotto, oppure sbagliavo un verbo, o l'intonazione e le pause richieste dalle virgole, oppure la lingua mi si incagliava trasformando le parole in suoni inarticolati. Non mi sono svegliato tranquillo.

 

  1. kundo
    24 Maggio 2007 a 9:40 | #1

    Questo posto mi fa alquanto paura…. evito commenti, ma la realtà è quella descritta.

    Kundo

  2. Kundo
    24 Maggio 2007 a 9:46 | #2

    oooppppps intendevo post e non posto….

  3. ppn
    26 Maggio 2007 a 10:35 | #3

    Anche posto va bene…

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