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Cannes a Milano, due: poche cose e non particolarmente interessanti

14 Giugno 2007

 

Seconda giornata della rassegna milanese sul festival di Cannes. Anche oggi non riesco a scuotere il mio entusiasmo, ma almeno uno dei tre film che ho visto è stato divertente, e uno aveva un gran bel lavoro di inquadrature e fotografia.

Tout est pardonné, è una specie di piccola quotidiana tragedia familiare fatta da un francese anziché da un italiano: ritmo lento, regia e fotografia ordinarie, attori ordinari, trucco urfido, sceneggiatura pallosissima. Un flop: il tipico film francese che fa odiare il cinema francese quello buono. Per mera buona creanza gli affibio un insufficienza misurata, dato che per arrivare ai livelli di noia di Tehilim si deve impegnarcisi. Voto: 5.

Le Voyage du Ballon Rouge di Hou Hsiao Hsien è forse il meno peggio della giornata: sembra un film fatto da un regista appena uscito dall'accademia del cinema (un po' come il doppio del regista tra i protagonisti del film, Song Fang), ma alcune cose ne tradiscono la maggiore esperienza. La parte visiva è estremamente curata, con una insistenza molto interessante (per me) su specchi, riflessi, ombre. I doppi delle immagini protagoniste del campo visivo si sostituiscono alla visione principale e viceversa, in un continuo gioco di luci e messa a fuoco. Buone inquadrature, richiami costanti, e un tema del film in più rispetto all'originale del '56 citato e omaggiato per tutta la durata della pellicola. La grande pecca è questa infatti: due ore sono veramente eccessive. Gli attori (in particolare la sempre apprezzabile e apprezzata Juliette Binoche e il piccolo ma veramente bravo Simon Iteanu), le musiche e l'ennesimo gioco di sdoppiamenti con il teatro delle marionette gli regalano anche qualche stellina in più nel mio notes. Voto: 7.

Ultimo film della giornata è il nuovo Smiley Face di quel pazzo furioso mitomane di Gregg Araki. Il suo pregio migliore è la sua attrice protagonista e il sorriso che ti evoca durante tutto il film. Ma il suo spessore si ferma qui. Plauso anche per l'ironia con cui tratta il marxismo, che però riabilita spargendo le pagine del Il Manifesto su tutta la California. Voto: 6.

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  1. Kundo
    14 Giugno 2007 a 10:00 | #1

    Gradirei approfondimento su film di arraki. grazie
    Anche via mail grazie.

    Ringrazierò con birra (che tu non bevi e quindi me ne farò 2 io). Grazie

    K

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