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Movenze negli apparati: De Gennaro se ne va, ma dove?

20 Giugno 2007

 

Oggi grande giornata per un eventuale osservatorio sulla sicurezza dalla parte giusta degli apparati: il tgcom ha annunciato che è finalmente pronta la bozza di riforma del codice penale, ma io non ne trovo traccia in nessun dove. Sono molto curioso. Per ora alcuni interventi sembrano interessanti, ma sono gli articoli abrogati che faranno veramente la differenza, oltre che la questione della gestione del concorso. In questo senso sembra molto interessante che uno dei punti chiave sia l'annullamento delle attenuanti generiche: può sembrare una sfiga, ma in realtà così a occhio e croce potrebbe essere testimonianza di un codice improntato a evitare l'aleatorietà che con le ultime legislazioni di emergenze e le ultime tendenze giuridiche tendeva a spopolare (vedi 11 marzo). Diverso è se vengono toccate solo le attenuanti senza intervenire sul complesso del codice su questo punto.  [adesso gli avvocati che seguono il mio blog mi pigliano a scarpate, ndb]

Sempre oggi arriva la notizia che tutti aspettavamo da molti anni: viene rimosso De Gennaro da capo della polizia. Potrebbe succedergli il prefetto Antonio Manganelli, fedelissimo vice capo della polizia, e soprattutto padre protettore di Francesco Gratteri (cosa che per me e tutti gli implicati nel processo Diaz Pascoli vuol dire solo una cosa: cazzi amari), oppure Achille Serra, il poliziotto democratico ma dal pugno di ferro, protagonista del successo di Firenza (FSE) e Roma (più e più volte), uomo della sinistra in vista dei prossimi sconvolgimenti del panorama politico. Il punto però a questo punto è: perché viene rimosso l'uomo degli americani (l'unico ad aver ricevuto un'onoreficenza dell'FBI senza essere americano) con i cassetti pieni di segreti, il capo della polizia più longevo dai tempi di Arturo Bocchini (il capo della polizia del Duce e ispiratore dei vituperati TULPS)? E soprattutto dove andrà a finire?

Non è un segreto che lui vorrebbe fare il capo di una versione unificata dei servizi segreti (cosa molto osteggiata sia da SISDE che da SISMI) o di un coordinamento europeo dei servizi, che però al momento vanta come tentativo il sodalizio capeggiato dai carabinieri e con sede a Verona. La caccia è aperta: qual è la strategia di Gianni? Mica penserete che si levi così per andare in pensione? 🙂

 

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