Home > oscuro scrutare, spalti e madonne > La vita di un tifoso vale meno della vita di un poliziotto

La vita di un tifoso vale meno della vita di un poliziotto

11 Novembre 2007

 

Il 2 febbraio di quest’anno, durante gli scontri intorno allo stadio di Catania in occasione del derby siciliano con il Palermo muore Filippo Raciti. Subito scatta il can can mediatico e i campionati vengono sospesi: a tempo indeterminato – si dice – ma in realtà poi per una sola giornata, dato che il circo deve continuare.
A distanza di nove mesi da quei fatti, e dopo l’ipotesi che Raciti sia morto per imperizia delle stesse forze dell’ordine e di una loro manovra con una camionetta più che per un’aggressione diretta di un ultras, del caso non si parla più. Le conseguenze concrete del can can mediatico sono: carcere preventivo per una-due persone che non si sa neanche se effettivamente siano colpevoli dell’omicidio; pochissimi arresti per gli scontri che hanno coinvolto centinaia di persone (dei quali dubito che la polizia non conosca nulla); un pacchetto repressivo che ha inasprito le norme su resistenza e reati contro le forze dell’ordine, che è stato praticamente istantaneamente applicato più che altro in ambito politco (vedasi il caso di Villa Ada e altre situazioni di piazza in cui un mezzo insulto a un poliziotto sta facendo rischiare anni di galera a quale attivista).

Stamattina in un autogrill del centro italia un’auto di laziali e una di juventini si incrocia per caso. Scatta un’aggressione e la conseguente chiamata alla polizia. Dalle prime notizie la polizia stradale all’arrivo, non sapendo bene che fare riesce a lasciar partire un colpo di pistola ed ammazzare un tifoso laziale di meno di trent’anni. Io la scena me l’immagino bene: il
superpoliziotto pompato da mesi e mesi e anni di propaganda pro interventista delle forze dell’ordine sui "criminali" per garantire la sicurezza che tira fuori la pistola pensando di essere il giustiziere della notte, e che commette
una sciocchezza tragica, per esempio sparando dietro alla macchina dei laziali in fuga (qed non ci sono andato molto lontano), o qualcosa di ancora più stupido e irragionevole, a meno che non si ritenga che due sprangate equivalgano a una pallottola.

Ragione vorrebbe che si sospendesse il campionato e si varasse un pacchetto speciale per i crimini commessi in servizio dalle forze dell’ordine. Ma così non avverrà: si sospenderà inter-lazio, si troveranno giustificazioni all’omicidio volontario commesso dal poliziotto, si vieteranno le trasferte (causando ancora più incidenti per strada, per caso, totalmente incontrollabili) sostenendo che la colpa sta tutta lì. E il circo andrà avanti come se nulla fosse.

Ancora una volta quando le forze dell’ordine sbagliano, si gira la frittata e si da la colpa al mostro più vicino. Di dignità nella politica italiana e nell’emergenza democratica che stiamo vivendo se ne vede poca. Ancora una volta si scambia il problema con la soluzione, perché alla fine la verità è che per tutti la vita di una persona normale o peggio ancora di un criminale vale meno di quella di un poliziotto.

UPDATE: qed la decisione del Viminale è quella di sospendere Inter-Lazio, di vietare le trasferte e di far svolgere regolrmente il resto delle partite con solo 15 minuti di ritardo sul fischio di avvio. Che schifo.

 

  1. mazzetta
    11 Novembre 2007 a 18:10 | #1

    invece pare che tu ci abbia preso anche con la macchina:

    >>>La vittima stava andando in auto a Milano per la partita contro l’Inter insieme ad altri tre tifosi laziali. Questi ultimi sono stati portati alla questura di Arezzo per essere ascoltati come testimoni. A riferirlo sono altri supporter della Lazio che, dopo aver appreso la notizia della morte del tifoso, hanno raggiunto la caserma della polizia stradale di Arezzo. Sempre nell’area della caserma si trova l’auto su cui viaggiava la vittima, una renault Megane. La macchina ha il finestrino posteriore sinistro infranto.

    Il questore: “Un tragico errore” “E’ stato un tragico errore”. Lo ha riferito il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe. “Il nostro agente era intervenuto per evitare che i tafferugli tra due esigui gruppi di persone, che non erano stati individuati come tifosi, degenerassero con gravi conseguenze per entrambi. Esprimo profondo dolore e sincere condoglianze alla famiglia della vittima”.

  2. mnk
    11 Novembre 2007 a 19:34 | #2

    A quanto pare il fatto è avvenuto alle 9 di mattina,ma fino alle 12 non si è saputo niente.Come mai?
    Perchè l’identità del poliziotto non viene rivelata subito?
    Perchè le istituzioni proteggono un assassino?
    Siamo alle solite.

  3. 11 Novembre 2007 a 19:38 | #3

    Ci hanno messo tanto perche’ cercavano un calcinaccio che avesse deviato il colpo…

  4. nero
    11 Novembre 2007 a 21:50 | #4

    fabbricavano una scusa per quanto accaduto (tra le 9 e le 12). che schifo.

  5. 12 Novembre 2007 a 1:27 | #5

    Il male di questo calcio sono innanzitutto i poteri alti. Stiamo parlando di uno sport che produce qualcosa come l’1% del PIL nazionale. E’ inevitabile che con tanti interessi non si faccia altro che un gran sparlare …

    L’aver istituito l’osservatorio del viminale è solo uno dei tanti provvedimenti che hanno inasprito il clima. Di scontri effettivi tra ultras di fazioni diverse non se ne verificano da nni. Invece gli scontri tra polizia ed ultras sono incrementati notevolmente.

    Sarebbe il caso di considerare questo problema come un problema sociale invece di etichettarlo semplicemente come “violenza negli stadi”

  6. Andy
    12 Novembre 2007 a 13:05 | #6

    e tanto per gradire oggi apro il giornale e leggo che Casini dichiara:”comunque siano andate le cose le forze di polizia vanno ringraziate per il lavoro che svolgono tutte le domeniche”.Io spero che un pulotto per un tragico errore pianti una palla in testa a casini e alla sua neo-moglie.

  7. ppn
    14 Novembre 2007 a 17:11 | #7

    …si possono trovare dei resconti più o meno dettagliati dell’accaduto (o almeno la versione ufficiale)?

    Leggo che la mercedes degli “juventini” con cui i tipi stavano litigando è stata rintracciata e che non era presente al momento dello sparo…

    ???

    Ma se non era presente i laziali con chi si stavano menando così ferocemente da dovergli sparare?

    Non ho ben capito la dinamica dei fatti…se ci sono dei link utili mi piacerebbe farci un giro…

  8. nero
    14 Novembre 2007 a 20:53 | #8

    una ricostruzione completa non c’e’, a meno di non rileggerti il link delle dirette di repubblica e ricostruirla piano piano anche tu.

    Cerco di fare un sunto, di quello che si e’ capito e metto pure i punti oscuri che pero’ mi paiono relativamente pochi.

    Alle 9 di mattina una mercedes con degli juventini e una auto con dentro alcuni laziali tra cui Gabriele Sandri (e forse una terza auto che appare e scompare nei report delle ffoo) si incrociano per caso all’autogrill: si guardano male e poi si menano un po’ (quanto non si capisce; ne’ si capisce bene l’entita’ della situazione).
    Della rissa si accorgono due pattuglie della stradale dall’autogrill dall’altro lato dell’autostrada e avviano le sirene per far desistere la rissa. In effetti la cosa pareva finita e le auto si stanno allontanando (forse la mercedes e’ gia’ sgommata e quella di Gabriele Sandri no).
    A questo punto pare che sia stato sparato il primo colpo in aria (non e’ certa la cosa), e poi un secondo colpo ad altezza uomo (un testimone lo ha visto a braccia tese e gambe divaricate mentre spara il ps), che centra l’auto che stava andando via e uccide Gabriele Sandri.
    Gli amici si rendono conto e tirano dritto al primo casello per portare soccorso al loro amico, ma trovano i ps al casello e l’ambulanza, ma non c’e’ piu’ nulla da fare.

    Nelle tre ore successive la notizia che si diffonde (ad opera della questura di Arezzo mi pare evidente, forse con la complicita’ di Sgalla, il responsabile comunicazioni della Polizia di Stato) e’ che in uno scontro molto violento tra tifosi in autogrill c’e’ stata una collutazione ed e’ partito un colpo che ha ucciso un tifoso.
    Nel giro di poche ore si sospende Inter-Lazio ma il capo della polizia Manganelli si impunta con la Federcalcio perche’ le altre partite si giochino, mentre non viene smentita la versione dei fatti, anche se il fatto che i proiettili abbiano colpito Gabriele al collo in macchina cominciano a circolare.

    Diventa chiaro nelle prime ore del pomeriggio (verso le 13:30/14:00) che la versione della polizia non quadra, ma ormai il circo e’ avviato e tutti gli ultras di italia pensano che un poliziotto ha ammazzato uno di loro durante una colluttazione.

    Solo in serata, durante una comica conferenza stampa in pieno stile scuola Diaz (lettura del comunicato e domande vietate ai giornalisti) il questore di Arezzo ammette che potrebbe essere stato un tragico errore; nel frattempo la versione di cui sopra (dato piu’ dato meno) e’ gia’ circolata per le interviste degli amici di Gabriele.

    Il giorno dopo il ps si trincera dietro la versione dei due spari in aria, e poi dello sparo in aria e dello sparo partito per caso, “abituato a inseguire i criminali nei campi”. Infine l’emergere di un tizio dell’area di servizio da dove hanno sparato che afferma di aver visto il ps con le braccia tese e le gambe divaricate, aggrava la posizione del ps.

    Nel frattempo durante la giornata di domenica a Bergamo un po’ di gente fa scontri con la polizia e sfascia una recinzione per convincere il questore a sospendere la partita; a Milano c’e’ un corteo nazistoide ultras Inter+Lazio che fa un po’ di danni a un commissariato e alla rai in corso sempione; in alcuni campi gli ultras rimangono fuori dallo stadio; in altri entrano ma girano gli striscioni; a Roma nella serata gli ultras si danno una punta all’Olimpico e si scatena il finimondo, con gli sbirri ben nascosti sapendo che se si facevano vedere rischiavano di lasciarci le penne.

    Penso di essere stato completo.

    ciao
    suca.

I commenti sono chiusi.