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Etica Criminale, Poetica Materiale

18 Febbraio 2008

Devo dire che Il Fiore del Male è stato uno dei libri biografici più belli che ho letto, e quando l’ho finito l’emozioni che avevo provato a ogni pagina ancora  mi inseguivano. Etica Criminale di Massimo Polidoro non è un’esperienza così forte, ma devo dire che è un resoconto molto umano (come testimonia la nota di postfazione scritta dal protagonista del libro, Renato Vallanzasca) e molto sentito di un periodo che è ormai definitivamente tramontato, di una città e di un modello di vita che non esistono più.

Massimo Polidoro pone fortemente l’accento in maniera un po’ romantica sulla malavita di un tempo, sulla sua etica, sui suoi principi così vicini a quelli dei militanti in molte parti, e cerca di confrontarla con la malavita di oggi, con il diffondersi dello spaccio che ha soppiantato le rapine, con la gretta sopravvivenza alle spalle degli altri che ha soppiantato il coraggio di agire in prima persona. E’ una visione molto romantica della vicenda di Vallanzasca, e non mi stupisce che lui l’apprezzi, da buon cuore tanghero e egocentrico, ma paradossalmente non troppo lontana per come l’ho sempre vista io dalla realtà. D’altronde se Vallanzasca le ha vissute in un certo modo le sue vicende, anche la loro rappresentazione più simile alla psiche del bel René sarà quella più vera. 

Qualche mese fa ha aperto www.renatovallanzasca.com, che è entrato nella top ten dei miei feed più seguiti, e mi risulta che sia anche ormai l’attività più frenetica dell’impenitente rapinatore. Il blog è molto denso ed è curato dalla sua attuale moglie (Antonella D’Agostino) e da altri ragazzi che hanno voglia di dare uno strumento in più di evasione al loro amico. Il blog è altamente consigliato e devo dire che se sulla politica non ci intendiamo proprio, sulla visione circa il giornalismo Renato Vallanzasca potrebbe essere eletto mio portavoce 🙂

Ora nei prossimi tempi spero di riuscire anche a leggere il libro scritto da Antonella proprio sul bel René. Intanto posso solo omaggiarlo quando scrivo delle strade che hanno visto parte della sua vita, siano esse Giambellino o via Porpora, e sperare che in qualche modo – qualunque modo – torni presto libero.

Voto: 7

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