Google continua l’operazione 1985
Era un po’ che non ne parlavo. D’altronde accadono moltissime cose e ormai è un argomento in cui si dilettano un po’ tutti, quindi risulta meno interessante per me, dato che è invece qualcosa che mi ha incuriosito diverso tempo addietro. Nell’ultimo aggiornamento parlavo di come le mosse di Mountain View confermassero la sensazione di molti, ovvero che il prossimo orizzonte strategico di Google sia la fornitura di servizi non solo di ricerca ma di operatività in senso generico a misura di individuo: la partecipazione all’asta sulla banda precedentemente assegnata alle televisioni analogiche è andata male o forse è andata perfettamente. Google non ha vinto nessuna delle aste, ma ha convinto l’FCC a inserire una clausola che rende le tecnologie che sfrutteranno tali bande accessibile anche a terzi (oltre alle TelCo vincitrici delle relative licenze). Non solo, ma Brin, Page e Schmidt stanno lavorando a tecnologie in grado si usare gli "spazi" elettromagnetici tra una banda e l’altra di questo ampio spettro. Le cose messe insieme non sono difficili da capire: Google dispone del più grande strumento di calcolo del pianeta, quello con maggiore spazio a disposizioni e con maggiori capacità di elaborazione. Non solo, ma dispone anche di un grandissimo credito e di un enorme quantità di ottimi cervelli messi a lavorare sui propri orizzonti. Fornire il miglior sistema di ricerca è stato il primo passo per mettere a disposizione tutta l’informazione del mondo di tutti (come dice la compagnia) oppure di dare forma al modo in cui le informazioni ci rappresentano la realtà (come dicono i maligni); il prossimo passo è quello di convincere milioni di persone a usare un solo computer (quello di Google) per fare tutto in maniera più efficiente, e di comprare solo dei terminali per l’accesso a breve termine dei propri materiali, una sorta di zainetto elettronico a fronte di un enorme studio condiviso da qualche parte (nei sotterranei di proprietà di una singola compagnia… ehm…). Non è male intrinsecamente, ma è un cambiamento di prospettiva notevole, che forse varrebbe la pena considerare con maggiore attenzione che non con un entusiasmo che ne celi i limiti. In ogni caso Google è sicuramente diversi passi avanti rispetto a ogni altra compagnia IT ed è l’unica società ad avere un rapporto paritario con le grandi TelCo nonostante la diversa potenza (forse solo Apple si avvicina a questo tipo di rapporto, e non a caso G e A presto si accoppieranno in una Santa Alleanza difficilmente interpretabile se non come il più importante fenomeno semiotico, sociale, culturale e neurologico prima ancora che economico del nuovo millennio). Qualcuno probabilmente ne sa più di me sulle prossime mosse, ma io azzardo: produzione conginuta di apparecchi Apple e Google per la massima usabilità e funzionalità; appoggio dati sulla "nuvola" informatica di Google; accessibilità 24/7 attraverso strumenti ampiamente diffusi e infrastrutture consolidate come quelle delle frequenze televisive; pervasività assoluta di una facile manipolazione delle informazioni a tutti i livelli della nostra vita. Fico, per alcuni versi, scary, molto scary, per altri.
Centri il punto, carissimo. Considerato il fatto che campo grazie a google, sono anni che rifletto sulle mosse e le implicazioni del fenomeno più spaventoso e affascinante di questa decade.
Il “motorone”, che come giustamente fai notare, ormai si è evoluto in ben altro (diciamo che la ricerca è la punta di un mastodontico iceberg), sta cambiando e cambierà le nostre vite in un modo talmente radicale che…quando sarà avvenuto ci sembrerà così naturale da non notarlo nemmeno.
Senza contare che la mole di dati che già ora hanno a disposizione, fa un baffo a qualsiasi echelon; la stanno usando da un pezzo, sempre più apertamente e con grande, grandissimo profitto.
…Scary, molto scary…