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Ibra l’oracolo di Atene

17 Settembre 2008

Prima di Champions: fin qui tutto bene. E’ vero: il girone dell’Inter non è insormontabile, ma nessun avversario va sottovalutato. Il Panathinaikos in casa può contare sul sostegno della bolgia del suo pubblico, e uno scherzetto l’anno scorso (e pure quello prima in effetti) lo abbiamo già subito in un clima simile. Quest’anno no, va tutto a gonfie vele. Nel primo tempo i nerazzurri sotterrano i greci senza nessuna discussione: solo una fortuita deviazione di Matrix su tiro dai 30 metri rischia di cambiare gli equilibri di una partita già instradata, ma finisce sulla traversa davanti a un attonito Julio Cesar. Il copione è facile: i greci a tutta birra per dieci minuti, imbelli, l’Inter che domina con il possesso palla e con le avanzate precise e ordinate. Il gol al 27esimo di Mancini è tutto di Ibra – che nel frattempo se n’è mangiato uno grande come una capanna: arpiona la palla e se la tiene legata al piede in maniera decisamente improbabile (e forse anche fortunosa), appoggia a Mancini che è solo come un cactus in mezzo al deserto e non deve fare altro che insaccare. Nel secondo tempo il copione cambia: l’Inter scende di tono, soprattutto a centrocampo, e aggiunge qualche svarione difensivo per illudere i greci di poter fare qualcosa, tipo pareggiare. Il risultato alla fine sono solo tiri dalla distanza, solo un paio realmente pericolosi, e un paio di cross velenosi. Per la prima volta da anni l’allenatore dell’Inter fa gli stessi cambi che farei io, esattamente quando li farei io: Muntari per uno stanchissimo Vieira, Figo per un inconsistente (almeno dopo i primi 25 minuti del primo tempo) Quaresma, e all’80esimo Adriano per un Mancini che ha dato tutto quello che aveva. Perfetto: infatti arriva puntuale il secondo gol, che è anche in questo caso almeno al 50% di Ibra, che inventa una palla filtrante per Adriano da solo davanti al portiere. In altri tempi Adriano avrebbe chiuso gli occhi e sparato di potenza sperando di centrare la porta: stasera no, alza gli occhi, e alza di precisione la palla sopra il portiere in uscita. Che la cura Mourinho serva anche al più irrecuperabile delle nostre palle al piede? Speriamo.

I singoli. Julio Cesar oggi non appare in una delle sue migliori giornate, spesso appare sorpreso, e sbaglia due uscite nell’area piccola che sembrano farlo tornare a quello immaturo del primo anno all’Inter: speriamo che sia un caso e che la ripetizione del dribbling che a Napoli sbagliò e ci costò la vittoria sia una sua personale forma di esorcismo. Maicon è meno straripante del solito, sta nel suo, copre e ingaggia un duello con Ivanschitz degno di lui (vero è che il giocatore greco era ben più fresco): ordinato. Maxwell invece spinge di brutto, ma non si intende a perfezione con chi gli sta davanti, sia Quaresma Figo o Mancini: in crescita. Matrix gioca meglio dello scorso anno, peggio dell’anno di grazia post mondiale, e commette le sue solite ingenuità, un fallo stupido a centrocampo, due-tre palle perse a caso: certo la mossa del geco con cui fa finta di prenderla di testa e poi invece si sdraia a terra è degna del miglior mimo di corso vittorio emanuele. Cordoba è al rientro dopo mesi di infortunio e si vede: non possiamo chiedere il massimo, ma c’è di che essere soddisfatti.
A centrocampo giochiamo a tre. Vieira gioca un tempo a un buon livello, anche se è ancora lento, e al sessantesimo esce stremato, ma integro: un miracolato. Cambiasso tiene insieme tutto e tutti, non molla mai: sicurezza. Zanetti è la nota stonata: per la prima volta lo vedo appannato, lento e stanco, e addirittura si fa sradicare la palla ben due volte dai piedi!! Muntari entra e porta un po’ di freschezza in un momento in cui c’era bisogno disperatamente di ossigeno: prezioso. In attacco molte cose vanno affinate: la mia sensazione è che manchino ancora un po’ di automatismi e che manchi sempre a Ibra la punta che lo accompagna di fianco nei momenti clou. Se ne accorgerà sia Ibra sia Mourinho, e la solfa cambierà. E poi saranno cazzi per tutti. Veniamo agli interpreti. Quaresma gioca 25 minuti, poi scompare: spero che sia questione di forma e di necessità di entrare nei ritmi agonistici. Mancini: bene, bravo, bis. Figo. la dimostrazione che può giocare solo quando gli altri vanno alla metà della velocità, altrimenti fa una figura di merda: se ne faccia una ragione e bona lì. Ibra è di un’altra categoria: smaltita la sbornia di sabato fa dei numeri da circo e i gol sono più suoi che dei marcatori del tabellino; alla faccia di chi dice che non è decisivo. Adriano è la sorpresa della serata: è certamente un po’ bolso, ma negli occhi ha un’umiltà che non vedevo da parecchio tempo, e nei piedi i colpi di un giocatore che non è più un bambino. Speriamo che duri.

Intanto cresciamo e vinciamo, e questo conta più di tutto, alla fine dei conti. Almeno nel calcio, che vi ricordo non è uno sport, ma molto di più. 

Categorie:spalti e madonne Tag:
  1. montalbano
    17 Settembre 2008 a 9:03 | #1

    macsell l’è no ù terzì, è un centrocampista esterno, quando rientrerà civu non ci saranno nemmeno i due cross pericolosi da destra.
    ciao Fulvio

  2. ppn
    17 Settembre 2008 a 14:01 | #2

    Hai palrato male di zanetti.
    Dimmi tu se hai più amicizie tra gli odontotecnici o tra i fisoterapisti, poi alle lesioni sub-letali che sarò costretto a procurarti ci penserò io di conseguenza.
    Sei anche in malafede, perchè sono sicuro che anche tu hai riconosciuto benissimo che quando zanetti ha perso palla era circondato da torme di uomini rana nazi-ninja (nazi-ninja frog men, hai presente?) ovviamente invisibili a occhio nudo se non si sa dove cercarli con lo sguardo.

  3. nero
    17 Settembre 2008 a 15:30 | #3

    ti giuro ppn soffro quanto te, ma infatti non gliene voglio per la prestazione opaca. so che si rifarà con gli interessi 🙂

  4. ppn
    17 Settembre 2008 a 16:55 | #4

    Ti giuro nero, anche se soffri quanto me ora, appena ci vediamo vedrai che soffrirai più tu.
    Ormai ne hai parlato male.
    Cosa dovrei fare, fartela passare liscia?
    Zanetti è uno dei pochi motivi per cui riesco ad apprezzare il calcio.
    Perciò del sangue dovrà pur scorrere, ti pare?

  5. Kundo
    20 Settembre 2008 a 15:35 | #5

    Basta!
    Occupatevi di cose serie: http://www.republicoflakotah.com

    .. e nero ti ricordo il tuo prossimo viaggio: http://www.crazyhorse.org/webcam.shtml

    In alternativa collabora: http://www.progetto-lince-italia.it/

    K

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