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Finalmente una partita di calcio

5 Ottobre 2008

Dopo il primo tempo con la Roma e le partite con Torino e Panathinaikos, l’Inter gioca finalmente una partita di calcio e non una specie di aborto vicino alla sufficienza dal punto di vista della qualità sportiva. Giochiamo dignitosamente – anche se ancora lenti – e sembriamo un po’ più desiderosi di onorare la centenaria storia del gioco del football. Fisicamente ci sono dei problemi e quindi se corri poco ma vuoi tenere saldi i "principi di gioco" come dice Giuseppe da Setubal, devi passare dal 4-3-3 (dove devi correre una cifra) a un più saggio 4-4-2 per quanto offensivo tu lo voglia. Il risultato si vede, anche se i troppi sprechi in zona conclusiva determinano i soliti minuti di sofferenza che ogni interista sembra obbligato a scontare ogni giornata. Il sole è ancora lungi dall’emergere sull’orizzonte nerazzurro, ma aggiungendo un po’ di grinta e di precisione al gioco che finalmente un po’ si è visto possiamo vedere cose egregie. Come già scritto la prova di maturità anche per Mourinho sarà l’Olimpico tra due settimane, ma lo sarà anche per giocatori che devono dimostrare di avere voglia di vincere e di convincere.

La partita è a senso unico, con il 90% del tempo passato nella metà campo del Bologna. Solo un movimento repentino e imprevedibile di Cordoba, insieme allo stupore del Capitano e alle dita tassellate sulla linea di porta di Julio Cesar conducono i rossoblù ad alleviare un perentorio due a zero. Da lì in po’ una volta sistemata la confusione in campo è di nuovo un assolo interista. Peccato non riuscire a concretizzarlo e tranquillizzare i 50mila spettatori. JC proprio per questa indecisione merita un voto insufficiente in pagella, e sembra esser tornato indietro di svariati mesi nel suo percorso per quanto riguarda le uscite e la capacità di trasmettere sicurezza al reparto difensivo, vero quid in più dei portieri fuoriclasse. Maicon è straripante come al solito: non gli riesce solo il gol, ma è un peccato alquanto veniale in una squadra ferma e poco mobile come è ora l’Inter. Cordoba e Rivas fanno il loro mestiere: il primo dovrebbe scontare una pena corporale per il gol del Bologna, ma rimedia con diversi recuperi; il secondo gioca un’egregia partita ma si infortuna, vittima della Maledizione Nerazzurra sul Difensore Centrale, che non ci ha fatto giocare due partite di seguito con la stessa coppia di stopper. Zanetti come terzino sinistro non si trova perfettamente a suo agio, ma sradica palloni e imposta soprattutto nel finale quando il forcing del Bologna sale dando sicurezza dove si annidavano ansie. L’assist a Mores non toglie nulla alla sua prestazione.
In un centrocampo a quattro Vieira migliore in campo mostra cosa vuol dire averlo al 100%: incredibile, fa quello che vuole quando vuole come vuole. Muntari corre per tutti quelli che non lo fanno, sulle aperture se la cava, sui passaggi brevi e medi mica tanto, ma i suoi polmoni e i suoi muscoli ci servono: qualcuno gli spieghi che nel calcio non si può intervenire con le gambe a forbice all’altezza del petto dell’avversario. Quaresma prima a sinistra e poi a destra si vede che gioca con la testa tesa a dimostrare qualcosa: quando si rilasserà farà meglio, intanto copre, torna, e ferma gli avversari sulle ripartenze. Mancini è meno teso del portoghese, ma se non impara a battere i calci d’angolo lo strangolo direttamente dal secondo blu. Possibile che gli anni scorsi sulle palle inattive tutti si cagavano addosso contro di noi, e da sei mesi non riusciamo a mettere un cross decente. Qualcuno faccia qualcosa. Cambiasso entra e si mette a fare il centrale difensivo tutto San Siro ne applaude il tempismo: il fatto che parta dalla panchina dimostra la nostra qualità anche tra le seconde file, sempre che la si possa definire così. Stankovic entra e non capisce quando allargarsi e sovrapporre sulla fascia, ma a parte questo torna al tiro in porta cum gaudium. Davanti Ibra fa quello che vuole, ma non riesce a fare i gol più facili: in compenso fa un gol incredibile e rischia di farne altri splendidi. Con altre squadre questa imprecisione e scarso cinismo può costarci caro. Adriano ha imparato a fare alcuni movimenti tattici, anche se non i tagli del vero attaccante – che peraltro non ha mai saputo fare. Peccato che non riesca più a tirare in porta e i suoi scatti sono qualcosa che fa male al cuore (per chi ce l’ha). In ogni caso meglio Adriano così che non quello degli ultimi due anni. Obinna entra e corre, gliene do atto. Devo vederlo in campo un po’ di più per decidere se il bluff dell’Everton ci ha dato un vantaggio o una zavorra. Speriamo che per una volta ci vada di culo.
 

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  1. spacecozza
    5 Ottobre 2008 a 18:58 | #1

    Incredibile rete di colui che non è di questo mondo. Tutti in piedi per lo Zingaro di Svezia (se poi decidesse anche di mettersi a fare cose normali, farebbe 3 goal a partita).
    Incredibile precognizione dei signori Ibrahimovic, mai nome fu più azzeccato (considerando prosaicamente anche il 740 del giovanotto).

    Vorrei poi applaudire l’ottima Genoa-Napoli, una partita divertente, vissuta e vinta da un Genoa che non si può più ignorare. Milito è veramente un gran bel giocatore.

  2. beirut
    5 Ottobre 2008 a 21:16 | #2

    brava spacecozza! Anche dall’alto della bausceria interista riesci a contemplare l’esistenza di un fuoriclasse in una squadra di seconda fascia…:-)
    El Principe non è ancora al massimo, tra l’altro…e come ho ampiamente previsto quest’estate (il mio socio può testimoniare) segnatevi il nome di Sokratis (il Papa Greco): ha 20 anni e diventerà bello forte. (e oggi Lavezzi mi ha impressionato ma con la Nord al Ferraris si parte sempre con un gol in più…)

    “sarò sempre con te, non la guardo su sky”

    beirut

  3. ppn
    6 Ottobre 2008 a 9:58 | #3

    ….ma se non capite un cazzo di calcio e soffrite di miopia selettiva, non è che devi per forza scrivere di calcio.
    Mo’ salta fuori che il Capitano ha sbagliato…
    E’ chiaro, se non si è così dannatamente prevenuti, che tra le fila degli avversari militasse l’Uomo Invisibile. Il gran bastardo è stato efficacemente bloccato da Maicon per quasi tutta la partita -con chi credi che gesticolasse e blaterasse?- ma poi si è spostato e al momento giusto ha infidamente tirato il suo colpo basso proprio al nostro amato Capitano.
    Arriva al punto di osare mettere in dubbio l’operato di Zanetti lo trovo imbarazzante e disdicevole.
    Ah…caro vecchio medioevo, quando ancora si potevano sbruciacchiare gli eretici come te!

  4. spacecozza
    6 Ottobre 2008 a 18:45 | #4

    Ecco chi devia i palloni a Ibra, chi impatta con Obinna solo davanti al portiere, chi tira i pizzicotti ad Adrianone quando non riesce a girarsi in area.
    Dev’essere anche lo stesso che insegue Quaresma per quasi tutta la partita facendolo dannare per mezzo campo e lo costringe a tirare con la parte sbagliata del piede.
    Grazie Ppn, un’altra volta mi hai aperto gli occhi.

  5. ppn
    7 Ottobre 2008 a 10:22 | #5

    …ma non sono sicuro che si possa sempre dare la colpa all’Uomo Invisibile. Ogni tanto è anche colpa del Dirigente Invisibile, dell’Arbitro Invisibile, dell’Allenatore Invisibile.
    Hai presente no, ci sono i Fantastici Quattro e (invisibilmente) nel mondo del calcio ci sono i Fantastici Invisibili Quattro.
    A volte ovviamente sono un comodo appiglio per tifosi che non volgiono essere realistici -manica di stronzi, cosa sarà mai dire che un giocatore ha fatto una cazzata?- ma certe volte è proprio palese che la colpa sia tutta loro.

    (ah, e ovviamente a capo dei F.I.Q. c’è il nemico Numero Uno: una procace dark-lady che ce l’ha a morte con l’Inter: la sua identità è segreta ma tutti la conoscono come La Sfiga)

    ok, ora basta, vado a prendere le medicine.

  6. kundo
    7 Ottobre 2008 a 12:30 | #6

    PPN non risparmiare sugli acquisti di medicinali!

    K

  7. ppn
    7 Ottobre 2008 a 16:39 | #7

    …mi sono comprato una mini ruspa della Bobcat e un trapano da minera su ebbay e ora mi è facilissimo prelevare i soldi necessari dai bancomat.

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