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Inter in Wonderland: operazione piombo fuso

20 Settembre 2009

 

Con poco più di 72 ore di riposo dalla prestazione sulle barricate milanesi gli uomini del Mago Mourlino si recano in visita ai Troll dell’Isola dalle Acque Verdi. Nome molto poetico, meno poetico è quello che aspetta i nostri eroi in nerazzurro. Allo stadio dedicato a un santo che nessuno sa che cazzo abbia fatto il campo è inondato di piombo fuso e i ragazzi dopo essere entrati sul terreno di gioco prima del riscaldamento per saggiarne la consistenza si ritrovano le gambe avvolte in simpatici gambali di metallo. Si mette male, ma si deve giocare.
Il primo tempo non c’è storia: i nerazzurri corrono a metà della velocità e non vedono la biglia. I troll sono immuni al calore e tanto per andare sul sicuro si sono cosparsi da capo a zampe di bitume. Impossibile fermarli un po’ per la scivolosità un po’ per la differenza di velocità. Nella confusione il Colosso si appoggia a uno dei troll per riposarsi un attimo e quello infido come una muta di serpi (sull’Isola i rettili si muovono in branco, a differenza delle nostre latitudini) si butta a terra. L’arbitro Orsetto non aspetta altro e fischia il calcio di rigore: i nostri eroi in svantaggio anche nel punteggio oltre che nella situazione lievemente condizionante di non essere in grado di resistere al calore lavico che attanaglia il campo. Orsetto non demorde e distribuisce cartellini a caso: gente che li merita non viene manco guardata di striscio, gente che stava parlando con i tifosi viene ammonita e minacciata di espulsione. Forse nel cocktail prepartita hanno esagerato con l’lsd.
I nostri eroi rientrano in campo più determinati: dentro Supermario e la Statua di Sale, fuori il nostro metronomo e un Bambino d’Oro misto Piombo. L’alchimia non perdona: diavolo di un Mourlino! Il sale dell’involucro di tiago motta lentamente abbassa la temperatura del terreno e il Sant’Elia diventa una specie di deserto lunare tagliente e dalla superficie irregolare. Dopo due fiammate sulle ultime pozze di metallo incandescente i troll subiscono finalmente gli scatti dei nerazzurri liberati: il Principe non perdona per ben due volte e i ragazzi festeggiano il vantaggio. Orsetto non gradisce e il nervoso accentua ancora di più gli effetti di distorsione dell’lsd sui suoi sensi. Non si capisce come Astori finisca la partita in campo. Ma non c’è tempo per pensare, perché Orsetto capisce che deve fare qualcosa di più: espelle Mourlino lasciando tutto in mano all’Apprendista Stregone Baresi (che prende dal Mago il notes senza guardarlo negli occhi per non confessare di non aver studiato l’alfabeto magico).
Il terreno mano a mano che passa il tempo si fa sempre meno regolare e i nostri non riescono a fare 5 passaggi di fila: l’ossigeno fatica ad arrivare al cervello e calcolare le traiettorie degli spunzoni di metallo è veramente difficile. Sbagliamo qualche occasione, ma anche i troll, non più aiutati dal campo amico sparano su Crystal e su Plutone due gol fatti. E non solo in campo i cervelli sono in debito d’ossigeno, dato che agli ennesimi ululati contro Supermario i commentatori si sbilanciano fino a dire che si tratta di un "gesto discutibile", anche se le norme federali sancirebbero quantomeno la squalifica del campo, se non una interruzione della partita (almeno l’UEFA dice così). Ma si vede che insultare il suocero morto di un calciatore italiano è più terribile che ululare cori razzisti nei confronti di un altro calciatore italiano, però negro. Chi lo sa. Misteri della fede.
Finisce con una vittoria immeritata dei nerazzurri, che però vale 3 punti anche se non sembra. Forse un pareggio sarebbe stato più giusto, ma nella guerra della Serie di Oz non c’è spazio per le recriminazioni. E tra 72 ore c’è da tornare sul campo a San Siro. Forza ragazzi. Mourlino ammazzali tutti (se lo dice quel nano orrendo di Brunetta posso dirlo pure io).

 

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  1. 21 Settembre 2009 a 0:20 | #1

    che culo, dico solo, che culo; ci stavano asfaltando e abbiamo rischiato sia di prendere il secondo quando stavamo sull’1-0, e allo stesso modo quando stavamo sul 2-1.

    Snejder non sa battere le punizioni, e’ definitivo, e’ impossibile che ogni volta le tiri sulla barriera; perche’ non le fanno battere ad eto’ che effettivamente ha un tiro un filo migliore? Peccato per Thiago Motta, non so se hai notato ma quando e’ uscito e ha messo Chivu abbiamo rischiato tantissimo, quell’infortunio proprio non ci voleva, a centrocampo eravamo messi davvero male.

    In attacco Milito e’ meraviglioso, se solo avesse azzeccato il tiro col Barca oggi parleremmo di un’altra Inter; cmq l’impegno in coppa si e’ sentito sul serio, speriamo di riprenderci col Napoli.

    Forza Inter.

  2. nero
    21 Settembre 2009 a 8:55 | #2

    che sneijder non stia battendo bene le punizioni è lampante.
    che non le sappia battere è discutibile, dato che l’ha sempre fatto.
    secondo me e secondo molti altri è una questione fisica. Speriamo no?

    Per il resto d’accordo su tutta la linea 🙂

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