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Venezia a Milano, sei: pensieri solidi

19 Settembre 2009

 

Terzultima giornata di film a Milano direttamente da Venezia. Si comincia presto con un bel documentario di Stefano Consiglio intitolato L’Amore e Basta sull’omosessualità. Una decina di interviste a coppie omosessuali che esplorano che cosa significhi amare qualcuno dello stesso sesso, che cosa significhi una famiglia, normalità, diversità e via discorrendo. Mai noioso, multilingue e multiculture, da vedere con curiosità e per cancellare i pregiudizi. Nelle scuole. Voto: 7.

Dopo pranzo tocca al Leone d’Oro Lebanon di Samuel Maoz. Chiariamoci: se me lo presentano come film sulla guerra in Libano il voto è 2, dato che non parla e non riflette su quell’esperienza; anzi, direi che ha una posizione un po’ subdola a proposito, facendo trasparire come di mezzo ci fossero ancora aggressori siriani e come tra i guerreggianti gli unici dotati di pietà fossero gli israeliani (considerato il diverso trattamento riservato dai falangisti e dai protagonisti a un prigioniero di guerra). Un po’ lontana dalla realtà come rappresentazione di quell’evento storico. Se invece è un film sulla guerra il voto sale perchéè molto ben realizzato, intenso e lucido, anche se alla fine si rimane con la sensazione che il problema sia solo che la guerra la devono fare i professionisti e non poveri ragazzi impreparati o civili inermi. Mi pare un po’ poco per uno che viene da un Paese costantemente in guerra con chiunque gli capiti a tiro da 50 anni a questa parte. Voto: 8 la realizzazione, 6 il resto, 7 la media.

Per concludere la giornata ci facciamo irretire dall’ultimo film con Mastrandrea (anche produttore in questo caso) con la regia di Claudio Noce, Good Morning Aman. E’ la storia di un ragazzo romano di origine somala e di un coatto un po’ psicolabile, condita di silenzi e flussi di pensieri che non si riescono a discernere. La mia sensazione è che il buon Valerio a sto giro abbia toppato di brutto: neoneorealismo senza tanto spessore e un po’ intellettualoide nel tentativo di dire tutto senza dire niente. Tradotto in parole povere: due palle infinite, e manco ci si capisce un cazzo. Bocciato. Aspetteremo il prossimo. Voto: 4.

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  1. Viola
    21 Settembre 2009 a 23:23 | #1

    Ciao Nero,
    anche a me è piaciuto il documentario “L’Amore e basta”, peccato che non basti mai solo l’amore, non so perchè…o forse lo so. Io so che ciò che è diverso da noi fa paura e deve essere respinto. Altro che tolleranza. Comunque il documentario mi è piaciuto, forse un po’ buonista, ma sicuramente storie d’amore edificanti.
    W l’amore.
    Ciao Viola

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