Inter in Wonderland: paludi distorcenti
La Serie di Oz per i cavalieri di Mourlino ricomincia dal terreno di non gioco in quel di Verona. La distesa di forma vagamente rettangolare è nota come le "paludi clivensi" da chi le frequenta abitualmente, territorio di caccia delle temibili pantere distorcenti, capace di demolire le certezze degli avversari manipolando le loro percezioni. Per fortuna, non sono gli unici felini sul campo, perché tra i nerazzurri c’è anche il nuovo arrivo Panter, titolare dopo sei mesi di inattività e già più in forma di Amantone Mancini. Speriamo che l’Olympique se lo pigli (Amantone, che avete capito?).
La partita segue la solita mefitica pausa invernale che quest’anno ha riportato i nerazzurri in Tribai, da dove siamo tornati come di consueto con un bollettino medico degno dell’incontro con peste bubbonica e tre o quattro altre malattie incurabili a scelta: morti e feriti a mazzi, e squadra in emergenza. Presidente, per un milione di euro, facciamo che non ci andiamo più in quel posto di merda? Grazie.
Nonostante tutto la squadra messa in campo è la migliore possibile: dietro in campo tutti i difensori titolari disponibili (Colosso-Orco-Speedy Ramiro-Crystal), in mezzo tutti i centrocampisti titolari disponibili (il Capitano d’Acciaio e Barbalbero in campo con una valigia in mano e quindi ancora più rallentato del solito). Davanti tutti gli altri.
La spregiudicatezza paga, insieme all’effetto distorcente delle paludi che annebbia per tutta la gara lo scarsissimo arbitro: l’intervento di Speedy su Pellissier secondo noi è rigore, ma secondo l’arbitro no, e non si capisce se sia più annebbiato a lasciar correre oppure a non decretare comunque un rigore contro l’Inter (cosa che di solito aiuta la carriera). Sul ribaltamento di fronte combinazione tra tutti gli attaccanti tranne il desaparecido Principe e palla in gol. Per noi il gol è di Panter: è troppo bello il gol della vendetta su Lotirchio per non assegnarglielo anche se la palla di Supermario è dentro di un metro.
La partita continua e l’effetto distorcente sull’arbitro pure: alla fine della partita i cartellini saranno 11 in una partita molto corretta. Pensa se giocavano Samp e Juve, finiva 7 contro 7. Parliamo dell’arbitro perché la partita è immonda: dal fango emergono solo le qualità dei nostri e soprattutto una sontuosa partita d’addio di Barbalbero che non disputava una tale prova dal 2007. Fortunatamente I tempi degli eptennali in zona cesarini sono finiti. La sua felicità per la centesima partita in Serie di Oz viene festeggiata con un trenino dell’amore con Renegade Yepes: è l’immagine che vogliamo conservare di quella grandissima fuoriclasse che è stata Patrizia per noi, anche se per pochi match all’anno.
Per il resto segnaliamo una gran partita di Panter, dell’Olandesina Volante e di Supermario, che rilascia una commovente intervista alla fine del match che tocca il cuore di ogni interista ("quelle ammonizioni sono stupide, a volte capita… anzi a me capita). Da rimarcare anche il match di Pellissier votato all’autodistruzione e pluricolpito dalle artiglierie volontarie e involontarie nerazzurre: riesce però nell’impresa non impossibile di stendere Crystal con una testata fortuita, frattura all’osso parietale del cranio e stagione finita con ogni probabilità. Speriamo il meglio per il nostro eroe, ma questo significa che il Presidente dovrà accelerare l’acquisto di un centrale e/o di un terzino sinistro.
Nel finale l’Astronauta vede il campo in nerazzurro proprio quando è chiaro che non sarà mai un giocatore della Beneamata. La Trivella dopo una gran partita contro la viola e l’infortunio si conferma un mezzo giocatore. Uff… Ci avevamo creduto. Ora come sempre in gennaio due giorni di calciomercato e poi di nuovo la Serie di Oz, sperando di non avere un altro posticipo a -10 gradi centigradi. I miei piedi non sopravviverebbero.
faccio notare solo che il giudice sportivo, quella merda gobba di tosel, ha multato mario 7.000 euro per gli applausi al pubblico (e 15.000 l’inter per gli uh-uh a luciano che dimostrano lo stato cerebrale della nostra curva).
Notare anche che quando tutto lo stadio di torino lo insultava come una scimmia, la multa è stata di poco più di quella comminata a mario.
Come al solito in Italia le vittime devono anche pagare le spese del disturbo che arrecano ai carnefici. Sai mai che venisse loro in mente di alzare la testa.
Che vomito.