Home > spalti e madonne > Inter in Wonderland: pareggismo senza limitismo

Inter in Wonderland: pareggismo senza limitismo

15 Febbraio 2010

 

Il Mago Mourlino manda in campo una formazione che sulla carta dovrebbe spaccare il culo ai passeri. E anche ai tarantolati partenopei. Invece quest’ultimi partono a mille all’ora, con in mano una piantina accurata delle buche del campo del San Paolo che permette loro di vincere ogni singolo rimpallo o controbalzo. Pazzesco. I nostri costruttori di gioco sono mezzi conciati, e in ogni caso pressati da tre avversari per volta: non si capisce se Mourlino abbia istruito i nerazzurri a giocare in slow motion, o se gli uomini di Mazzarri Vien dal Mare abbiano tutti fatto visita a una camera iperbarica nella notte.
In campo per 15-20 minuti c’è solo una squadra e non è prima in classifica. A centrocampo gli azzurri scorrazzano come vogliono e non c’è un raddoppio uno che funzioni: il Pelato non vede biglia da 270 minuti, l’Olandesina è ancora traumatizzato dalla squalifica e Calimero viene fatto a pezzi ogni contrasto, tanto che all’intervallo non rientrerà in campo per insufficiente percentuale di componenti corporei atti a disputare un match di calcio: non è mica un macronauta! Dopo 20 minuti i tarantolati si calmano un secondo, non prima di aver centrato da 30 metri una traversa clamorosa e di aver impegnato Giulione in una parata strepitosa su colpo di testa di Denis.
Mourlino ordina: fate girare la palla e fateli stancare. Detto fatto. E Rosetti, fedele alla sua missione, ci nega un rigore clamoroso per una parata in area di Contini (nessuno mi venga a dire che quello è un movimento naturale delle due braccia, per piacere). Calimero si toglie anche lo sfizio di centrare l’incrocio dei pali con un tiro incredibile. Ma il primo tempo finisce a reti inviolate.
Nel secondo tempo rientriamo con Marika al posto di Calimero, guadagnamo in qualità e perdiamo un pochino in forza. Ma il Napoli corre meno e gli eroi nerazzurri emergono. Oltre alle piantine i partenopei montano delle calamite sugli scarpini e diventa difficile portare via palloni, ma nessuno capisce perché non si riescano a fare tre passaggi di fila quando si supera la metà campo. Per 15 minuti spingiamo: il Principe viene abbattuto in mezzo all’area ma per l’ennesima volta Rosetti chiude entrambi gli occhi; la Pantera ha la palla giusta ma la spare in faccia al portiere.
Mourlino suona l’ordine in controtendenza: teniamo palla e teniamo il pari. I partenopei si rifanno sotto e centrano un palo clamoroso con Quagliabella, poi sprecano due palle nitiderrime con Denis. Soffriamo, ma portiamo i carri armati fuori dal San Paolo con un punto a fronte degli zero conquistati negli ultimi due anni.
La squadra sembra un po’ imballata: problema di testa? di gambe? di cosa? Ce lo dica Mourlino. Di sicuro alcuni interpreti sono un po’ conciati: il Leone sopra tutti e a seguire il Pelato. Nelle ultime sette fuori casa, sei punti. A parte la vittoria di misura con il Chievo non vinciamo in trasferta da novembre. Qualcosa che non quadra c’è. E la dimostrazione è che il migliore in campo è stato il Capitano d’Acciaio, indice chiaro che la squadra non ha girato per nulla. Dopodiché i punti persi sono quelli con il Parma e non certo un pareggio a Napoli, ma una prestazione negativa via l’altra non si può archiviare come se non fosse nulla. Certo, abbiamo messo fieno in cascina, ma non durerà per sempre. Certo, contro di noi le squadre arrendevoli come quelle viste contro le nostre dirette inseguitrici in questo turno non si vedono mai. Ma non possiamo cercare alibi. Se vuoi vincere, devi mordere. Sempre. Devi giocare a calcio e dimostrare sul campo la tua superiorità. Stasera e non solo stasera si vede quanto il progetto Mourliniano sia ancora acerbo: gli manca quella continuità e solidità che hanno fatto del vate di Setubal un fenomeno calcistico. Stringiamo i denti e guardiamo avanti. Però i pareggi hanno un po’ rotto le palle. Onestamente. 

Categorie:spalti e madonne Tag:
  1. ppn
    15 Febbraio 2010 a 15:13 | #1

    Anche io mi sono rotto le palle dei pareggi

  2. ppn
    16 Febbraio 2010 a 2:19 | #2

    Chi cazzo sei, millantatore pusillanime clone di sta minchia?

    Nero, qui qualcuno usa il nome per fare commenti inutili e privi di vérve. E’ un’onta che va lavata, possibilmente nel sangue.
    Minchia, almeno se devi usare il mio nick fallo per offendere nero, non per un quote del cazzo.

  3. ppn
    16 Febbraio 2010 a 8:34 | #3

    E tu chi sei? Perchè infami ppn? Nero, quello vero sono io!!!

  4. nero
    16 Febbraio 2010 a 10:22 | #4

    brutta bestia il lunedì eh? =D

  5. ppn
    16 Febbraio 2010 a 13:05 | #5

    lunedì nero!!!

  6. ppn
    16 Febbraio 2010 a 17:41 | #6

    Quale sport praticava nero da giovane, insieme ai suoi amichetti?
    Sport, non attività ludica, quello lo sanno tutti.

    Dove? Voglio il luogo preciso.

    Prima di questo inutile blog a quale altra stronzata si è dedicato senza successo, nell’ambito della comunicazione underground?

    Come si chiamava il gatto di Chen, pace all’anima sua?

    Dove ha passato otto giorni a camminare l’impiastro nero, qualche anno fa? Con chi?

    Cosa provocò la sofferenza che mi riversò contro il nero, quell’estate al piomboni, al grido di “figlio di puttana mi hai fatto male!”

    C’è solo un ppn che sa queste cose e se vuoi fare il ninjia del cazzo fallo in strada che è il periodo giusto, non qui.

    Ma vedi te che gente…

  7. ppn
    17 Febbraio 2010 a 10:48 | #7

    ti dico della Scozia e del basket cosa cambia? Falla finita clone!!!

  8. nero
    17 Febbraio 2010 a 18:28 | #8

    non ho mai giocato a basket. manco per divertirmi. anzi, in effetti, è uno dei pochi sport che mi annoia 🙂

  9. ppn
    17 Febbraio 2010 a 19:55 | #9

    …basket…che sfigato.

  10. Pier Ponzio Nattu
    17 Febbraio 2010 a 20:38 | #10

    …mi avete scoperto!
    Però vi immaginate nero che gioca a basket? A me fa ridere.
    Buona a tutti

  11. ppn
    17 Febbraio 2010 a 23:31 | #11

    …sempre ridere in qualunque attività fisica si cimenti.

  12. nero
    17 Febbraio 2010 a 23:39 | #12

    coglionando un po’, ma tu hai calcato la mano… a buon intenditor…

    =D

  13. Kundo
    18 Febbraio 2010 a 12:39 | #13

    Già ha i piedi quadri… non voglio pensare al suo atletismo su un parquet…

    K

  14. ppn
    18 Febbraio 2010 a 14:47 | #14

    …che sono io che ti ho sfottuto per la tua scarsa coordinazione psicomotoria, non l’altro…uff…

    [pw=ipiri]

    😉

I commenti sono chiusi.