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Inter in Wonderland: cogli la prima mela

20 Marzo 2011

Eccoli, entrano in campo con la possibilità di recuperare i tre punti agli odiati cugini. Eccole, le fiere nerazzurre. Tutti i tifosi chiedono solo una cosa: gli occhi di tigre. Strizzano gli occhi dagli spalti, aguzzano la vista: facciamo gli occhi del tigrotto. Squadra quasi titolare, passano 30 minuti e zero tiri in porta. Facciamo almeno lo sguardo del gatto selvatico in amore. Niente. Per i primi 45 minuti controlliamo gioco, palla e partita, ma non ci facciamo praticamente vedere dalle parti di Rosati.


Di fronte a noi un Lecce rintanato dietro la linea della palla per poi ripartire a pieni ranghi e cercare il gol in contropiede. Nessuno si capacità della svogliatezza con cui alcuni giocatori interpretano la gara: che Pandev faccia quello che può passi, soprattutto dopo il match point di martedì sera, ma che Maicon non abbia smaltito la sbornia per la sconfitta rossonera della sera precedente è inaccettabile. Colosso, di fronte non hai Robben o Ribery, ma un Mesbah qualsiasi.

Fortunatamente, al settimo del primo tempo dopo essersi mangiato un gol fatto solo da spingere in porta, il Pazzo caccia in fondo al sacco il gol del definitivo e finale 1-0 che ci porta a -2 dalla capolista. Leo coglie la prima mela, ma come al solito non coglie i suggerimenti che da tutto lo stadio gli piovono addosso per togliere qualche giocatore senza fiato in mezzo al campo per sostituirlo con qualcuno con un po’ di ossigeno e un po’ di gamba. Lo fa solo al settantesimo, poi all’ottantaduesimo, e poi al novantatresimo. Un po’ tardi considerato che la squadra è in apnea a centrocampo dal sessantesimo.

Alla fine però, l’importante era vincere, fare i tre punti, e i nostri eroi lo hanno fatto, rischiando di farmi venire un infarto come al solito. Il vero neo del match è il giallo (meritatissimo) a Lucio e i non gialli (che avrebbero ampiamente meritato) ai salentini, ma si sa che con Orsato non siamo fortunati. Partita chiusa con due tiri e un gol e con una paratissima di Julio Cesar che ci salva per l’ennesima volta. Fossi stato io l’allenatore avrei tolto qualcuno al trentesimo per scuotere la squadra, ma chi vince ha sempre ragione. E se cogli la mela, scopri il peccato e con esso il godimento.

  1. perply
    20 Marzo 2011 a 19:22 | #1

    grande nero…vengo pure qui a leggerti

  2. nero
    20 Marzo 2011 a 20:58 | #2

    grazie perplessa. speriamo simone mandi in porto il suo progetto =D

I commenti sono chiusi.