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Archivio per la categoria ‘movimenti tellurici’

La magia della periferia

25 Febbraio 2007 1 commento

Ieri verso le otto e mezza di sera partiamo dall'Isola alla volta di Settimo Milanese, profonda periferia ovest di Milano, in fondo a via Forze Armate, oltre il paese unito a Milano solo dal punto di vista amministrativo di Baggio, luogo natio di alcune delle più rivoltose eresie che hanno scosso la città nei secoli in cui la religione era l'unica scusa politica per una guerra, o quasi.

Le vie appena oltre il dedalo di Baggio sono lunghe, nebbiose e umide, cosparse di capannoni che sembrano essere solo una decorazione in onore della Milano faber ammirabile dalle corsie trafficate della tangenziale. Portano i nomi di inventori e sperimentatori, che si diramano dall'unica via che porta il nome originale da qualche secolo, via Cusago, che prende il nome dal posto a cui conduceva (e conduce).

Il capannone di via fratelli Wright è messo a disposizione da un comune amico che produce stufe e quando arriviamo ospita le band che musicheranno la serata. Il buffet è già stato assaltato, ma l'atmosfera è piacevole, familiare, assolutamente priva di formalità e convenzioni. The CaT si aggira spacciando recensioni del libro decisamente lusinghiere, io e il mio socio ci intratteniamo con i cw presenti sparando cazzate. Vedo gente che non vedevo da anni, dai tempi in cui BredaOccupata era il crocevia di tutta la scena milanese, volenti o nolenti, con cui parlo del libro, di Milano, di calcio, di politica e della situazione demenziale e deprimente in cui le persone che vivono nella città si inabissano, supine ad accettare ogni sopruso e ogni schifezza mascherata adeguatamente da una campagna stampa o da qualche attempata scusa dal sapore medioevale.

Iniziano a suonare le band, un sound molto leggero e piacevole. Gli attori del laboratorio teatrale si avvicinano al microfono e cominciano a leggere dei brani del libro. Devo dire che il riassunto della piacevolezza della serata sta nel Sant'Ambrogio Swing, in cui il capitolo in cui Sant'Ambrogio in punto di morte rivive tutto il suo contributo alla storia di Milano, nei suo chiaroscuri, nelle sue contraddizioni, nel sangue versato, viene accostato a questo sound leggero anziché ai gregoriani con cui l'ho sempre associato nella mia mente.

Come abbiamo chiosato con il mio socio, blanca e hellas alla fine della serata, ogni momento surreale è un germe di potenziale sovversione, e quindi apprezzabile in sé e per sé, di questi tempi malati di poca propensione a cambiare le carte in tavola solo per il gusto di farlo.

 

 

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Pubblicata la seconda parte del racconto lungo ispirato ai fatti di Catania

23 Febbraio 2007 Commenti chiusi

Stasera dopo immense traversie delle ultime due settimane io e il mio socio siamo riusciti a far uscire i capitoli dal 5 all'8 del racconto lungo ispirato ai fatti di Catania, Novecento e uno. Speriamo la loro ironia faccia sorridere anche voi.

Vi aspettiamo comunque domani sera in quel di Baggio per la serata di presentazione di Monocromatica organizzata da virgolaz

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Support the WINDers struggle!

22 Febbraio 2007 Commenti chiusi

Support the WINDers struggle!E' uscita la newsletter di cospirazione precaria, da cui cito testualmente la mobilitazione dei 275 dipendenti WIND che si stanno muovendo benissimo e in barba ai tentativi di addomesticazione del sindacato (CISL in testa). Chiunque stia leggendo è pregato di rilanciare il messaggio! 

Alimenta la catena di San Precario
contribuisci a spezzare le catene della precarietà

Nei primi giorni di questo caldo gennaio 2007 Wind/Infostrada ha comunicato, prima informalmente e poi ufficialmente, di voler esternalizzare alcuni servizi e, conseguentemente, i 275 dipendenti del call center di Sesto San Giovanni ( Mi ).

Ciò che accade in Wind è anche un tuo problema. E' un problema di noi tutti/e Ti chiediamo, quindi, che tu sia o meno un cliente Wind, di partecipare alle due azioni di supporto:

ACTION 1 -> MAIL STRIKE
Compila il form e intasagli la mail.

ACTION 2 -> CALL STRIKE
chiama, chiama e richiama ancora il 156.
Non gioire se prendi la linea, gioisci se trovi occupato !

Partecipa alle azioni

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Per approfondimenti puoi leggere i seguenti articoli:

Wind: perchè 275 lavoratori via in un soffio?

Esternalizzazioni alla Wind: i come e i perchè in un'intervista

Wind, spensieratezza ed evasione nelle esternalizzazioni

Wind: un po' di numeri…del 2006

Visita il loro Blog

 

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Categorie:movimenti tellurici Tag:

Prima presentazione di Monocromatica a Baggio

19 Febbraio 2007 3 commenti

 

Nel contesto delle più spinte periferie urbane avverrà la prima presentazione del romanzo Monocromatica, scritto a firma collettiva Blackswift dal sottoscritto e dal suo socio. I giovani (si fa per dire) e intraprendenti attivisti baggesi avevano previsto di realizzare la serata al Barrios, ma la ristrutturazione del luogo li ha obbligati a cercare in fretta e furia un nuovo luogo dove assiepare tutti gli eventi della densa serata: dalla lettura di alcuni brani del libro da parte del laboratorio teatrale baggese, fino a una mostra fotografica ispirata al libro e a una recensione. Ovviamente per i meandri del capannone industriale ci aggireremo anche noi, in forma pseudo-anonima.

La serata ha anche la funzione di autofinanziare il Punto San Precario Evolution che sta facendo sfracelli di datori di lavoro e grandi imprese in questo scorcio d'annata (e non solo).

Per il programma completo potete dare un'occhiata su virgolaz.it (c'è anche una pseudo neuro locandina). Per i più pigri il tutto è sabato 24 febbraio 2007 a partire dalle ore 21.00 (penso di aver desunto); sulla strada per arrivare al capannone sono un po' vaghi ma adesso li sollecito 🙂

 

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Fissato l’appello per i condannati per i fatti dell’11 marzo

14 Febbraio 2007 1 commento

 

Oggi sono stati fissati i giorni per il ricorso in appello delle 18 persone condannate in primo grado per i fatti dell'11 marzo 2006 a Milano in Corso Buenos Aires. Non ho notizia circa le iniziative che si promuoveranno, ma faremo sapere quanto prima: 15 giugno 2007, 5 e 26 ottobre 2007. Speriamo di non trovare di nuovo un giudice che non guarda neanche i video e che i quattro anni diventino zero.

Per approfondimenti trovi tutto su dovevadoevado, in particolare il dosser sull'innocenza degli arrestati

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Categorie:movimenti tellurici Tag:

Censure e fregature

13 Febbraio 2007 1 commento

Da uno dei tanti blog di malati di mente che si occupano di tecnologie oggi recupero il link a un blog fatto da ex dipendenti di google: ovviamente si sa che gli ex sono sempre un tono sopra le righe per quanto concerne il proprio passato (vale per tutti, me incluso, un po' perché lo si conosce meglio, un po' perché la passione non si crea né si distrugge, ma si trasforma :), ma devo dire che alcune segnalazioni fatte con dovizia di fonti sono interessanti. In particolare mi è balzata all'occhio quella circa la rimozione da parte di youtube (ormai proprietà della Google, Inc.) di un video che non aveva nessun altra pecca se non quella di criticare violentemente il corano: il precedente è abbastanza agghiacciante, quantomeno da parte di un colosso statunitense, paese la cui costituzione santifica la libertà di parola quasi più dei soldi.

Fossimo stati in Italia non ci si sarebbe stupiti manco per un secondo. La prova di tutto questo è la querelle che ormai va avanti da un paio di anni tra indymedia e la procura di roma sulle famose foto del papa ritratto in vesti naziste: dopo due anni di infruttuose ricerche e soldi dello stato spesi a caso per fare rogatorie internazionali, i pm si devono arrendere all'evidenza che tracciare l'autore di una informazione in rete, inseguendo confini nazionali e accorgimenti tecnici, è un gioco che nel caso del reato (che definire obsoleto e contrario alla libertà di espressione, nonché alla natura laica dello Stato Italiano ci sembra fin troppo clemente) come vilipendio di confessione religiosa.

In pratica la procura di Roma ha dovuto ammettere quello che in molti hanno cercato invano di spiegare: in primo luogo non si può sapere chi ha pubblicato il post perchè indymedia (come tutti i server autogestiti che si rispettino) non tiene log di alcun tipo; in secondo luogo rincorrere la legislazione italiana (luogo in cui si persegue il reato), brasiliana (luogo in cui è registrato il dominio) e americana (luogo in cui è ospitato fisicamente il server) e farle quadrare è un compito che andrebbe preso di petto per questioni più gravi che non una vignetta satirica.  

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Categorie:jet tech, movimenti tellurici Tag:

Napolitano e gli effetti positivi del suo embolo

13 Febbraio 2007 Commenti chiusi

 

Sarò breve, che già molti ne commentano: è evidente che il suo nuovo ruolo ha causato un embolo abbastanza grave al Presidente Napolitano. Il Migliorista infatti non è noto per le sue posizioni rivoluzionarie, ma da un vecchio comunista come lui mi sarei aspettato qualcosa di meglio che una posizione talmente assecondante le voglie revisioniste che tanto vanno per la maggiore nel nostro paese e non solo (non penso che serva citare Dell'Utri e la sua commozione per i diari del duce… e meno male che anche sulla Gazzetta lo stigmatizzano 🙁

Tutto sommato però un effetto positivo le uscite di Napolitano ce l'hanno: no, non quello di rafforzare gli estremismi nazionalisti in croazia, che non ne hanno bisogno, ma di risvegliare un tot di intelligenze che riprendono parola per ricordare la Resistenza, quello che è accaduto appena 50 anni fa, e perché i morti non sono tutti uguali, né le guerre civili un comodo paragrafo in libri di storia obsoleti. Da questo punto di vista va dato merito a Carmillaonline di pubblicare parecchie cose interessanti e, anche nel passato, per nulla scontate. Forse più persone dovrebbero leggerle e farle leggere in giro. 

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Q.E.D. update: il testo del decreto e qualche commento

7 Febbraio 2007 Commenti chiusi

Sotto trovate il testo del decreto legge (che dovrà quindi essere approvato o bocciato entro 60 giorni, la quaresima per il moralismo calcistico). Commentiamo un attimo a caldo un po' tutte le voci (faccio notare che correggerò alcuni punti di vista espressi nel precedente articolo sui quali sono stato convinto che dicevo delle cazzate 🙂

articolo 1 comma 1: la mano dura; probabilmente per dimostrare di essere un governo forte anziché affrontare temi gravi come precarietà e guerra a viso aperto ci si nasconde dietro una norma che mette il grugno duro davanti agli interessi economici delle società di calcio. Con una piccola postilla: le deroghe le ha decise il governo, le proroghe pure, i ritardi sono colpa delle amministrazioni comunali nel 90% dei casi, quindi si punisce le società per mandare un messaggio allo Stato, che però emette la punizione. Kafka era un dilettante.

articolo 1 comma 2: divieto di vendita di biglietti in blocco. questo significherà che io andrò allo stadio più facilmente in trasferta (quando riaprono le porte), ma provate a chiedere alla DIGOS se sono più contenti così. Chi ha ammazzato Spagna è venuto giù in una macchinata, e via dicendo. I tempi di un numero maggiore di accoltellati ogni domenica è vicino, ma non saranno sbirri e quindi non contano

articolo 2 comma 1: indurimento del regime DASPO. era prevedibile. poco da dire.

articolo 2 comma 2: novità interessante, perché prevede pene per le società che coinvolgono come stewart gente che si è presa il DASPO o che ha avuto precedenti "violenti". Vista con ingenuità parrebbe un modo per evitare che la polizia privata negli stadi sia fatta dagli stessi soggetti che fanno macello nelle curve. Vista con malizia, un tocco di genio per legittimare il decreto.

articolo 3: la pena per disordini in occasione di manifestazione sportiva (incluso l'imbrattamento!!!!) è punito da 1 a 4 anni. In pratica se ho uso una bomboletta per scrivere una roba su un muro mi prendo un anno di galera. Democratico, non c'è che dire…..

articolo 4: aumento della flagranza a 48 ore. E anche questo era prevedibile e scontato…

articolo 6: fiancheggiamento per i reati ultras… Sempre più perplesso.

articolo 7: le aggravanti della resistenza a pubblico ufficiale sono portate a un minimo di cinque anni. Se continuiamo così per un insulto a uno sbirro ci sarà la ghigliottina.

articolo 8: interruzione rapporti economici con tifoserie. Uno dei pochi punti interessanti del decreto, ma di fatto non si capisce come impediranno di mettere in piedi associazioni fantasma, e soprattutto la multa complessiva per le società che contravvengono all'articolo è da 20 a 120 mila euro. Mah.

articolo 10: dice che le società che usano lo stadio devono pagare i rinnovi. Se io fossi una società mi costruirei il mio stadio e manderei in culo tasse e comuni. Alla faccia del libero mercato.

articolo 11: unico articolo che prevede una misura non repressiva. E' di una genericità sconcertante e desolante.

articolo 13: un po' di censura gratis, che sennò poi come si fa a non ricordarsi che metà del governo viene da un area che ha conservato la nostalgia solo per la parte più merdosa dell'esperienza sovietica?

Conclusioni 

Ce n'è proprio bisogno?  Forse sì. Il decreto è la classica toppa sulla falla dopo che l'acqua è entrata. I toni duri servono solo a mascherare l'impotenza e la carenza di idee chiare su cosa sia il mondo del calcio e il mondo degli stadi. I consigli delle DIGOS di mezza italia ("consentite le trasferte ma vietate gli striscioni") non sono stati minimamente presi in considerazione; i consigli dei tifosi e dei presidenti di tutta Italia ("non fate giocare a porte chiuse che succede un macello peggio e che in ogni caso punite solo chi ama andare allo stadio; i deliri peggiori succedono fuori dallo stadio") sono entrati da una parte e usciti dall'altra; le misure applicate sono esclusivamente relative all'ambito del controllo e della repressione (alcune in odore di incostituzionalità palese, ma mi pare che ormai con la Costituzione un po' tutti ci si sciacquino le palle…). 

Sono quasi certo che nel giro di due settimane, tre al massimo si farà un bel tavolo per ammorbidire il tutto, magari con una bella scappatoia per facilitare il passaggio degli stadi nelle mani delle società senza alcuna restrizione (o con restrizioni per cui è più conveniente pagare la multa che preoccuparsene, sul modello dei cartelloni pubblicitari sulle impalcature di ristrutturazione dei monumenti). Alla fine: tutta facciata brutta e cattiva, nessuna sostanza se non per chi (come me) ama andare allo stadio. Si vede che Amato e la Melandri hanno visto partite solo raramente nella vita. La cosa più sconcertante è l'ipocrisia generalizzata: a questo punto apprezzo di più i presidenti che hanno trattato il calcio per quel che è, un'industria con le sue necessità, non nascondendosi dietro un dito fatto di falsa etica e buone speranze.

 

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La sottile arte della repressione e le sue conseguenze dirette

7 Febbraio 2007 1 commento

 

Oggi ho finalmente tempo di commentare un paio di notizie: mi rendo conto io stesso che diventeranno presto obsolete, nel marasma di merda che ci apprestiamo a dover ingoiare, ma vi assicuro che ne vale la pena.

Ieri un giudice di parma, imbeccato da una pm diessina che si è pure messa a citare Nanni Moretti sgridando gli imputati in aula perché non contriti e gli avvocati della difesa perché non supini al suo supremo senso della legalità, ha condannato tre persone che hanno passato un giorno e mezzo su un tetto dopo un tentativo di occupazione (e due giorni in carcere in attesa della convalida dell'arresto) a sei mesi con la condizionale (uno) e un anno di libertà controllata (gli altri due). Facciamo notare che tutto questo avviene perché quanto avvenuto mentre loro erano sul tetto (e che ovviamente non gli può essere imputato per concorso dato che erano SUL TETTO) nelle strade (scontri dopo un aggressoine della polizia a un presidio, blocchi stradali conseguenti) è di "estrema gravità" (termine giuridicamente inappellabile), e che la gravità del "danneggiamento" (questo il reato a cui si stanno associando ultimamente le occupazioni, se non direttamente "devastazione" come nel caso di Roma….) è dedotta da un preventivo di ristrutturazione per DUE STANZE di UN MILIONE DI EURO (a casa mia si chiama peculato). Facciamo anche notare che il soggetto a cui sono stati dati SOLO sei mesi con la condizionale è INCENSURATO e INDENUNCIATO, mentre quelli a cui hanno rifilato un anno di libertà controllata non hanno ottenuto lo stesso beneficio perché INCENSURATI ma DENUNCIATI (dal che deduciamo che il principio dell'innocenza fino a condanna è quantomento finito nel cesso dei tribunali italiani).

Notizia due: la richiesta (che presumo arrivare dal simpaticissimo capo De Gennaro, capo e basta, non ha più senso specificare alcunché) di inasprire le pene per la resistenza a pubblico ufficiale con l'uso di armi improprie o lancio di oggetti (che il SAP voleva trasformare direttamente in tentato omicidio!) è stata accolta dal prode Amato, che ne inasprirà la condanna da 3-15 anni a 5-15. Ve lo traduco se non lo capite da soli, anche se non andate allo stadio: se vi capita di prendervi a sassate con un poliziotto per qualsivoglia motivo, anche un sassolino piccolo così tirato alla macchina che passa per stizza, vi prendete 5 anni (cinque).

Sommiamo a questa le recenti sentenze illuminanti e processi nei confronti dei movimenti (lasciamo pure stare lo stadio per un attimo): al processo San Paolo decine di ragazzi vengono massacrati al grido di "uno di meno" dentro un pronto soccorso, uno dei carabinieri presenti viene riconosciuto con una mazza da baseball (ed è tuttora in stato di arresto per spaccio di droga), un filmato immortala un ps e un cc che menano a terra una persona inerme, ma vengono condannati solo i compagni a 2 anni e rotti per resistenza (adesso ne avrebbero presi 5); per i fatti dell'11 marzo (che adesso qualcuno vorrà paragonare ai fatti di catania mi aspetto) 18 persone, dei quali non c'è alcuna prova che abbiano fatto nulla, si sono prese 4 anni per devastazione e saccheggio; a Roma vanno per la maggiore rapina aggravata (autoriduzione in un supermercato), devastazione (occupazione di una casa), associazione sovversiva ai fini di estorsione e sovversione dell'ordine economico (occupazione di case, plurale).

Quale sarà secondo voi l'effetto di tutto questo? Io lo dico schiettamente, se per occupare un appartamento rischio 15 anni e per tirare due sassi rischio 5 anni, tanto vale che mi prendo un bel cannone e me la rigoverno così, svoltandomi al minimo una bella rapina. Penso che molti sbirri sappiano tanto quanto me che questo è quello che accadrà (non con me che sono un povero coglione che non saprebbe manco uscire da una rissa senza prendere gli schiaffi, ma con un totale di gente che vive o meglio sopravvive a malapena in periferia), e spero si ricordino di questo "memento mori" quando la situazione sarà come in Inghilterra o negli Stati Uniti, dove agenti e non cadono come mosche. Non serve andare lontano per accorgersi che il modello repressivo porta solo a questo, a un inasprimento in cui chi non ha niente da perdere, farà perdere molto al concetto di civiltà. La barbarie è il modello americano/inglese, la barbarie che qualcuno vorrà cavalcare: auguri!

 

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Q.E.D. le riforme drastiche all’italiana

6 Febbraio 2007 2 commenti

 

Bene, iniziamo ad aprire il vaso di Pandora, e ci accorgiamo che anche questa settimana, come tutte le volte, le riforme drastiche si fanno all'italiana, cioé cambiando tutto per non cambiare nulla, con il piano sotterraneo di ottenere con una scusa quello che non si è potuto ottenere ragionando limpidamente (controllo sociale maggiore, nuove avventure di cementificazione sempre ottima scusa per il riciclaggio, ecc. ecc.).

Le proposte che si stanno svelando dopo l'incontro di ieri tra governo, sbirri e FIGC, hanno il sapore del già visto e soprattutto dell'acclimatamento alla verve qualunquista à la Riotta (eh, sì, ci sta proprio sul gozzo). Cerchiamo di analizzarle una per una: la fonte è mista gazzetta, corriere, repubblica

1. DIVIETO STADIO PREVENTIVO, A PULIRE I BAGNI (nel decreto): cambia il famoso DASPO, l'interdizione dalla partita che finora colpiva chi si era reso colpevole di reati da stadio. Sarà svincolato da aspetti penali, basterà cioè una denuncia o un rapporto di polizia che segnali la pericolosità sociale. Così, l'interdizione riguarda anche i minori. Per evitare che la firma in questura tra primo e secondo tempo sia seguita da un viaggio allo stadio il Viminale pensa di impegnare i diffidati in lavori di pubblica utilità per tutta la partita: esempio citato da Amato, «pulire i bagni». La diffida salirà, dai tre anni fino ai possibili 10, come in Inghilterra.

Eccola lì, primo punto, prima stronzata colossale. Sui lavori socialmente utili possiamo pure essere d'accordo, ma su tutto il resto siamo alla follia. Sui dieci anni sfioriamo il ridicolo, basterebbe vedere cosa ha fatto un qualsiasi politico in dieci anni, o che ognuno guardasse la sua storia personale per rendersi conto di quanto sono lunghi dieci anni. Ma è soprattutto l'allargamento del DASPO alla cosiddetta pericolosità sociale che dovrebbe mettere tutti in allarme: che cosa vuol dire "basta un rapporto di polizia"? Che cosa si intende per "pericolosità sociale"? A nessuno viene in mente la psicopolizia? In pratica significa che tutti i soggetti politicizzati con una scusa o con un'altra verranno estromessi dallo stadio (e parlo pure in prima persona), anche se sono degli angioletti sugli spalti; inoltre si da tutto il potere decisionale in mano agli sbirri, che notoriamente usano il loro cervello con molto criterio su certe cose. 

2. ARRESTO IN DIFFERITA SALE A 48 ORE (dl): la polizia potrà arrestare in flagranza di reato differita fino a 48 ore chi è riconosciuto colpevole di un reato grazie a una foto o ad altri mezzi (riprese); cade la dizione «con altre prove», che aveva sollevato dubbi di costituzionalità.

Secondo colpo, seconda vaccata. A questo punto potremmo pure dire che è flagranza di reato pure stare sul cesso. Peraltro sono passate ben più di 48 ore e dei responsabili del delitto di Catania neanche l'ombra. C'erano 1500 poliziotti, 300 ultras catanesi, ma gli inquirenti non sono in grado di riconoscere nessuno. Gatta ci cova, o no? Al di là di questo inviterei tutti i giornalisti a farsi un giro circa gli scambi di persona, per poi  spiegarmi come verrà organizzato il contrappasso di questa norma, ovvero chi risarcisce chi viene arrestato ingiustamente? Chi paga? Faranno anche una norma che obbliga i solerti investigatori a pagare per chi si fa la casanza, come dire, a free? Viene il dubbio che quei nazisti degli ultras del Brescia abbiano drammaticamente ragione… A pagare saranno sempre gli stessi (anche quando i morti per mano delle ffoo sono dieci volte tanto che viceversa, non mi risulta infatti che nessuno si sia scandalizzato per la morte di Furlan, tanto per dirne uno che non è della mia parrocchia)

3. TRASFERTE PIÙ CONTROLLATE, NO BLOCCHI BIGLIETTI (dl): sarà vietato alla società ospitante di cedere a quella ospitata per la vendita blocchi di biglietti: i tifosi che vorranno andare in trasferta dovranno comprare singolarmente, e nominativamente, i tagliandi. In sostanza, niente più torpedoni di ultras.

Questa è una delle poche cose ragionevole. Sottrae da mani troppo leste il business della gestione della trasferta e contemporaneamente fa sì che più gente possa andare a vedersi i match, organizzandosi con i propri soci o quant'altro. Certamente se vuoi colpire i gruppi organizzati di tifosi la misura coglie nel segno, e dirò che personalmente poter andare a vedere una trasferta senza dover stare nello spicchio dei nazisti non può che farmi piacere.

4. SICUREZZA E STADI, NIENTE PIÙ PREZZO DEL POLLO (dl): basta al cosiddetto 'prezzo del pollo', ovvero quelle società che per aggirare il limite dei 10.000 posti entro il quale adeguarsi al decreto Pisanu dichiarano agibilità per 9.999 spettatori: la soglia entro la quale lo stadio deve essere a norma sicurezza (tornelli) sarà 6.500-7000 posti.

La domanda sorge lecita: perché se ci sono solo 6.500 ultras non c'è problema, la situazione è gestibile? E soprattutto uno si chiede: ma ammettono così candidamente di essersi fatti prendere per il culo da decine di società di calcio? Vabbé sarà che la dignità viene da un'altra scuola di pensiero rispetto alla politica italiana

5. STOP AGEVOLAZIONI A TIFOSI CHE PROPAGANDANO VIOLENZA (dl): sarà fatto divieto ai club di offrire agevolazioni ad associazioni di tifosi non in regola, o che propagandino con ogni mezzo la violenza.

Eccolo, il barlume di saggezza, subito spento dal fraseggio ardito. Interrompere i rapporti tra società e gruppi di tifosi è una delle parti più sensate del progetto, ma collegarlo a "chi propaganda la violenza" è la ciliegina moralista sulla torta. Chi decide cosa vuol dire propagandare la violenza? Chi decide chi è IN e chi è OUT?

I rapporti tra gruppi ultras e società, le connivenze mafioso economiche sono note a chiunque vada allo stadio: gestione dei parcheggi, del merchandising, dei biglietti, delle contestazioni (Galliani e Lotito/Chinaglia docet, ma anche il nostro presidente, Moratti, non è andato tanto meglio). Annullarle mi pare un ottimo passo non soltanto per riportare i gruppi di tifosi a essere quello che sono, ma soprattutto a eliminare la figura del tifoso professionista (anche se a base criminale mediamente) che onestamente è priva di senso. No al calcio moderno vuol dire anche questo. 

6. BASTA CON LA MALA INFORMAZIONE (dl): è il punto più delicato del decreto, i tecnici già sanno che sarà difficile tradurlo. Ma ci sarà l'obbligo di mettere in campo un'informazione adeguata e persuasiva contro quella di alcuni organi locali (il pensiero è alle radio) fautori dell'idea «avversario=nemico».

Altro episodio da psicopolizia. Ancora non entra in testa a nessuno che il reato di opinione non è neanche novecentesco, ma addirittura una bolla temporale targata Ottocento.

7. PENE PIÙ SEVERE ED AGGRAVANTI (disegno di legge): saranno inasprite le pene per chi detiene o per chi lancia oggetti contundenti o violenti. L'incremento sarà modulato anche per rendere inattaccabile l'arresto in flagranza differita. Introdotta l'aggravante specifica del danno alle forze dell'ordine

Vabbé, questo era scontato. Anche qui sarebbe carino che si avesse anche una norma, come dice Gianni Mura, sugli "ultras tra le ffoo". Ma dubito che la vedremo mai, e soprattutto che la vedremo mai applicata (direi che il caso San Paolo DOCET). 

8. STRISCIONI AL BANDO (ddl): è solo un'ipotesi, sulle tracce della ricetta spagnola dove sono vietate anche bandiere. È un punto che divide gli esperti, si vedrà in queste ore se introdurre il divieto di esposizione di striscioni di qualsiasi tipo.

La stronzata più grossa era nell'aria: ora mi si deve spiegare che cazzo c'entrano striscioni e bandiere con la commissione di un reato. Uno stadio senza boato, senza colori, tanto vale senza pubblico, che stadio è? Speriamo che i "tifosi buoni" si incazzino tanto quanto i "tifosi cattivi" e magari pure i giocatori. Come al solito si butta via il bambino con l'acqua sporca. La gazzetta spinge sul modello inglese che prevede che anche dire "cazzo" allo stadio sia reato, ma mi auguro che prevalga la comprensione dell'italica attitudine alla bestemmia profusa. Ci vorrebbe un ministro dell'interno veneto per capire.

9. BASTA DEROGHE, STADI A NORME O PORTE CHIUSE (ddl): l'indicazione di prassi è già immediata, l'ha fornita Amato annunciando che d'ora in poi se lo stadio non è a norma si gioca a porte chiuse. Ma nel ddl ci saranno «misure immediate per l'applicazione e l'adattamento del decreto Pisanu» in materia di stadi.

Certo, come no? Infatti già si parla del fatto che solo 5 squadre su tutta la serie A faranno le spese degli eventi di Catania (il "povero" Ruggeri ha ragione a lamentarsi, dato che a pagare sono guardacaso solo le piccole). A parte l'ovvia argomentazione che gli stadi vuoti non sono stadi, uno mi deve ancora far capire come stadi più sicuri DIMINUISCANO gli scontri ALL'ESTERNO dello stadio. Un mistero che la ministra Melandri (quanto sei caruccia, ma non capisci proprio una fava di sport, e tantomeno di calcio, e non è un atto di sessimo gratuito, purtroppo 🙁 ) non è mica riuscita a spiegare, ripetendo solo il mantra del "gli stadi non a norma chiudono per sradicare la violenza": da un ministro ci aspetteremmo un po' di approfondimenti in più sul collegamento tra misure, motivi, ed effetti.

10. LA POLIZIA FUORI, GLI STEWARD DENTRO (ddl): sarà stabilito che l'ordine pubblico al di fuori degli impianti spetta, di norma, alle forze di pubblica sicurezza. Dentro, invece, ogni club dovrà avere una propria forza privata, i famosi steward, per controllare il pubblico. Sarà il Coni a formare e pagare l'istruzione di questi 'agenti'.

Quindi fuori ci scapperà un altro morto, con tanto di lutto nazionale. Mentre dentro questi stewart che poteri avranno? Come saranno scelti? Perché il dubbio che mi viene (comprovato dai primi esperimenti) è che i peggio nazisti invaghiti di una seppur molto succedanea forma di divisa diventino tutti da capi ultras a steward, con buona pace del clientelarismo e anche di chi sta nell'opposta fazione. Così quando allo stadio dirò nazista a qualcuno mi toccherà pure fare rissa con lo stewart, prendermi un bel DASPO, e regalare l'abbonamento. Non c'è che dire, un'ottima idea. Certo, il governo potrebbe stupirmi e regolamentare questa cosa degli stewart in maniera intelligente, dato che levare gli sbirri da dentro lo stadio è l'unica cosa giusta di questo pezzo di proposta: meno sbirri = meno tensioni; tifosi misti = meno derive ideologizzate. I nazisti quando li metti in mezzo alla gente normale diventano quasi delle persone con cui si può ragionare: provare per credere, quasi ti riesce di fargli venire dei dubbi.

11. E IN FUTURO STADI DI PROPRIETÀ (ddl): il disegno di legge stabilirà un principio per gli anni avvenire. Le società di calcio potranno solo avere stadi di proprietà o in concessione pluriennale.

Eccolo lì il vero obiettivo di tutti: anni che se ne parla, ma lo Stato e i Comuni da un lato non voglio perdere introiti importanti, e dall'altro le società non vogliono assumersi più di tante responsabilità anche se invece vorrebbero più introiti. Forse con la scusa di Catania si riuscirà finalmente a trovare un accordo: più introiti per tutti! Basta alzare il prezzo del biglietto e sottrarre ai precari e ai poveracci l'ennesimo pezzo di vita, tanto avranno sempre la televisione, di cosa si lamentano?

Per favore pietà. Due proposte su undici appena sopra la soglia di dignità. Il livello di fattibilità ridicolo, il livello di identità con le misure precedenti abnorme. Il gattopardo non poteva che essere stato scritto e ambientato in Italia. Che due palle.

 

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