Google, Oblivion e il sesso
E' un po' di giorni che non scrivo, assorto nell'evoluzione dei ragionamenti su noblogs.org con i soci autistici, ma oggi ho preso un po' di tempo per dare un occhio ai miei blog preferiti e ci ho trovato parecchie cose interessanti. No, non sto parlando dell'impiccagione di Saddam, vera e propria manovra ispirata dalla logica mafiosa di Bush che sfuggirà di mano in maniera orribile, ma del mio solito pallino di Google, della sua monocultura, e degli strumenti di aggregazione ed elaborazione delle informazioni sparsi per la rete.
A parte le ovvie autocritiche di chi prevedeva la scomparsa nel vuoto cosmico di Google dopo l'affare con Youtube, è interessante notare che la previsione di una commercializzazione estrema dei contenuti di YouTube sia andata a colpire proprio il bersaglio. Ma non è la cosa più interessante di queste feste circa Google, quanto l'improvvisa sparizione, e successiva riapparizione dai risultati di ricerca della maggior parte dei siti amatoriali di sesso e pornografia. La cosa ha scatenato un'ondata di commenti estremamente caustici rispetto alla possibiilità di google come promotore di una monocultura per nulla libertaria, anche da personaggi che non sono esattamente degli estremisti di sinistra.
Nel frattempo, sempre da boingboing, ho scovato un'intervista che confronta due portali di recente lancio, la cui funzione dovrebbe essere quella di far emergere le news più interessanti in una forma capace di aggregare pareri e suggerimenti da una comunità di utenti (un po' quello che indy non è riuscita a fare se non con un collettivo editoriale, nonostante le ottime premesse): da un lato il progetto digg.com (commerciale) e dall'altro il neonato progetto NewsTrust. Quest'ultimo è molto promettente, non solo per la sua natura no-profit, ma sopratutto perché il suo obiettivo è proprio quello di aumentare la visibilità delle notizie in base a criteri che non sono quelli spettacolari dei media mainstream. Staremo a guardare dove va a finire, nel frattempo il consiglio è quello di provarlo.
Concludiamo questo post un po' caotico e modello cestino di capodanno, con una carrellata sulle previsione per il 2007 (e valutazioni su quelle cannate del 2006 🙂 e una menzione per il Chaos Computer Congress natalizio di quest'anno, che come al solito è estremamente ricco di trucchetti interessanti: purtroppo è fuori dalla mia portata economica e di tempo in questo periodo 🙂
Mentre leggete tutti i link, torno alla mia incazzatura per le vicende di mercato dell'Inter in questo scampolo di festività invernali.
In realta’ l’articolo segnalato da boingboing e’ molto parziale. Di recente c’e’ stato un update di google che ha penalizzato moltissimi siti, non solo quelli per adulti. Gli algoritmi di google sono state modificati e, per esempio, sono scesi nei risultati molti siti strettamente correlati agli eventi di fine anno quali siti monotematici sul capodanno o sul natale, soprattutto se abbastanza amatoriali.
La modifica degli algoritmi ha toccato sicuramente un buon numero di altri argomenti e pare che recentemente comunque si siano stabilizzati i risultati (cosa che succede sempre dopo i grandi update).
L’argomento andrebbe un po’ approfondito, non e’ cosi’ semplice come viene proposto da boingboing
Ovviamente siba non pretendevo fosse così semplice, però considerato che ho sempre segnalato le situazioni un po’ curiose nel mondo di google, mi pareva brutto non segnalare un po’ questa situazione, che vede nei siti erotici amatoriali la punta di un iceberg che riguarda la manipolazione di ciò che percepiamo come i parametri di una realtà soggettiva mediata.
cmq se potessi segnalare dei link di approfondimento su questa modifica di algoritmo sarebbe figherrimo 🙂
Un po’ di aggiornamenti sulla christmas dance con tanto di link per approfondire ci sono qui http://www.giorgiotave.it/forum/posizionamento-nei-motori-di-ricerca/25050-christmas-dance.html
Il forum di giorgiotave e’ decisamente uno dei punti di riferimenti italiani per quel che riguarda motori di ricerca, seo e tematiche affini
Sempre su google particolarmente interessante questo post sul loro blog ufficiale http://googleblog.blogspot.com/2006/12/how-we-came-up-with-year-end-zeitgeist.html in cui chiariscono come anche nelle piccole cose google possa definire cosa e’ di moda e cosa no
Zeitgeist non è una novità .
E’ stato uno dei primi servizi implementati da google, dopo la ricerca, ed è stato il servizio che ha spinto John Batelle, a scrivere il libro più noto sulla storia di Google, e una delle basi principali per il libro scritto da Ippolita e anche molte delle critiche che stiamo elaborando circa il modello economico/ontologico di Google.
non sto dicendo che e’ una novita’, solo che in quel post blog google ha dichiarato per la prima volta che la top10 annuale di zeitgeist e’ basata NON sulle parole chiave piu’ cercate, ma sui trend di ricerche. Se una parola chiave non aveva quasi nessuna ricerca nel 2005 ma ne ha tante nel 2006, anche se non e’ tra le piu’ ricercate in assoluto su google viene indicata nella top10.
Vengono segnalate le mode quindi e non le parole chiave piu’ ricercate come invece sembrava fosse.